Non ho mai amato particolarmente le piante. Tutto è nato da un regalo fatto a mia moglie prima che iniziasse la pandemia. Un Bonsai di Acero verde per il suo compleanno.
Non avevo però tenuto conto di una cosa, mia moglie non aveva voglia di stargli dietro. Da lì è iniziato il mio rapporto con i bonsai. Piccole piante che racchiudono grandi segreti, necessitano attenzione e delicatezza. In una parola, cura.
Un po' come succede con i tatuaggi, uno chiama l'altro e ora sul mio poggiolo non c'è più spazio. Ho perso il conto.
Il resto lo ha fatto la pandemia probabilmente. Stare in casa per un po' ha risvegliato qualcosa che prima non conoscevo. Vedere il ciclo della vita in una pianta è affascinante, prendersene cura e magari fare qualche lavoro anche con tua figlia vicino.
Sono solo all'inizio, si fanno sbagli e purtroppo a volte si pagano con qualche Bonsai che si deve salutare. Ma attendo la meraviglia di una gemma che si fa vedere per la prima volta o un frutto che che la sera prima non c'era.
E respiro, tanto.