giovedì 31 luglio 2014 19 vostri commenti

Selfie d'annata

"Schiaccia schiaccia e corri qua... dai... ora... ma no vedi che non c'è il lumino rosso.. vai a rischiacciare... veloce che il nonno non ce la fa più a stare in piedi... pronti... no no aspetta che han suonato la porta... vai un po' a vedere chi è.... vieni vieni Pinuccia mettiti qui che ora schiaccia e ci facciamo l'autoscatto... dai premi... ora bravo... c'è il rosso... fermi fermi fermiiiiiiii.... vai un po' a vedere.... CLICK... nooooo"

Questi eravamo noi, nemmeno troppi anni fa. 
Dopo essere arrivati a casa e aver chiesto se qualcuno ci aveva cercato per caso, dopo la merenda davanti ad un telefilm e l'entrata furtiva in cucina per rubare qualcosa dalla pentola, a volte ci poteva scappare un selfie... pardon un autoscatto.
Alta tecnologia in quel momento.
Come dimenticare quegli attimi fermi ad aspettare il click che non arrivava mai. Prove su prove per vedere se ci si stava tutti. Momenti di panico alternati ad euforia per arrivare poi al click proprio mentre qualcuno si alzava per rischiacciare il pulsante.
Ora... beh meglio non dire niente va, altrimenti rischio di prendermi delle botte da vecchietto lamentoso.

martedì 29 luglio 2014 38 vostri commenti

L'orrore del silenzio


"Due piccoli corpi giacciono sul tavolo di metallo dell’obitorio dell’ospedale di Al Shifa, nella città di Gaza. Omama, 9 anni, ha l’avambraccio destro lacerato e carbonizzato, e la parte superiore del cranio schiacciata. Vicino a lei c’è il fratello di sette anni. Nessuno sa ancora il suo nome. Potrebbe essere Hamza o
Khalil. I parenti non riescono a identificarlo perché non ha più la testa. Anche i genitori di Omama e del fratello sono stati uccisi."
Sharif Abdel Kouddous, The Nation, Stati Uniti
da Internazionale n.1061

Questa è la realtà di Gaza.
Un'immagine di una bambina che raccoglie libri dalle macerie. La voglia di ricominciare, di andare avanti negli occhi di una persona che non ha mai visto la pace.
E la cronaca di un orrore che si fa fatica anche a leggere.
Mentre oggi continuiamo ad assistere a bombardamenti, morti nei campi profughi, negli ospedali. Ancora 9 vittime tra bambini che giocavano in un parco.
Ascoltando le parole di Netanyahu che dice "Non c'è guerra più giusta", e il silenzio del resto del mondo.

giovedì 24 luglio 2014 38 vostri commenti

Storicamente astenuti


Ci sono governi e governi, paesi differenti e scelte da fare. Il nostro, diciamolo francamente, non si è mai distinto per coraggio ed intraprendenza in politica estera, casomai lo abbiamo quasi sempre visto camminare all'ombra di qualcuno.
E infatti mentre il governo dell'Ecuador ha deciso di ritirare il proprio ambasciatore da Israele il nostro si è affrettato ad allinearsi agli altri strati europei nell'astenersi sul voto della risoluzione Onu per indagare Israele per crimini di guerra. Qualcuno potrà dire che le risoluzioni contano poco, e può anche essere vero, ma nel frattempo noi come al solito ci siamo messi al riparo. 
Che ad astenersi non si sbaglia mai.

mercoledì 23 luglio 2014 27 vostri commenti

Party italiano

Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ci mancherebbe altro. In queste ore in cui la carcassa della Concordia sta navigando verso il porto di Genova viene da pensare però che l'assurdità di certe persone, la mancanza di coscienza vada ben oltre ogni previsione.
Vedere il comandante Schettino imputato al processo per il naufragio della nave da Crociera, felice e contento ad un party di Vip (li chiamano così) nella bella Ischia fa venire i brividi. 
Come quelli  che magari hanno fatto a gara per parlargli e invitarlo. Si tratta di quella parte di paese che se ne frega di tutto, della legge in prima battuta e del prossimo. Quelli che pensano di avere diritto a fare qualunque cosa, quelli che hanno votato tutto l'arco parlamentare, gli arrivati, i superiori trasversali in ogni dove, quelli che ne La Grande bellezza Sorrentino ha dipinto come gli annoiati che non lo fanno vedere.
Immagine allo stato puro di un paese che nemmeno la Commedia dell'arte saprebbe più mettere in scena.
lunedì 21 luglio 2014 29 vostri commenti

Sangue che non andrà mai via

13 anni fa in una scuola di Genova, la Diaz, la stessa dove da piccolo andavo a trovare mia nonna che faceva la bidella, negli stessi corridoi, nelle stesse aule...

''Stavamo entrando nei sacchi a pelo quando abbiamo sentito urlare 'arriva la polizia'. Qualcuno ha chiuso il portone della scuola, noi ci siamo messi contro il muro con le mani alzate. Non e' servito a nulla. Gli agenti hanno cominciato a picchiarci con il manico dei manganelli, a tirarci addosso sedie e banchi. Ci riparavamo la testa con le mani. Ma non si sono fermati finche' nella scuola non hanno fatto il loro ingresso dei funzionari in borghese''.
Anna Martinez, 25 anni, assistente sociale

13 anni... e a rivedere quei posti vengono ancora i brividi per quello che è successo, per quello che non è stato fatto, per i silenzi, per le promozioni date ai colpevoli...

13 anni fa in una caserma di Genova, la stessa che vedevo per andare agli allenamenti...


«Farete la stessa fine di Maria "Sole"»... «Compagno, io t'ammazzo»... «Vuoi rivedere i tuoi figli? Allora firma»...

13 anni fa, calci, sputi, torture.
Cariche delle polizia su gente inerme, anziani picchiati in corso Italia e un ragazzo morto.
Una città che divenne Buenosaires anni 70.
Sangue che non andrà mai via... in quella piazza dove sono nato.
giovedì 17 luglio 2014 60 vostri commenti

In attesa

Indizi di metà luglio.
Allestimento cameretta.
Ecografie.
Esami.
Elenco nomi da scegliere con tanto di scontri diretti.
Lista delle cose da ricordare.
Sorrisi continui di Ernest.
Lista delle cose che mancano.
Borsa pronta a bordo letto.
Prove di partenza verso l'ospedale.
Oggetti misteriosi di cui non si conosce l'uso.
Sorrisi continui di Ernest.
Regali, regalini, magliettine, gonne minuscole, tutine davvero piccole e accappatoi con orecchie.
Colloqui con ostetriche, ginecologi, neonatologi.
Frasi ricorrenti incontrando le persone....
"E godetevela ora che poi..."
"Bravi uscite ora che poi..."
"Tra un po' basta uscite..."
"Vedrai..."
"Ah voglio proprio vederti..."
Sorrisi continui di Ernest.
Corsi preparto con video tipo telenovela piemontese.
Ma cosa starà succedendo ad Ernest?
Dimenticavo...
... continui sorrisi di Ernest.
giovedì 10 luglio 2014 36 vostri commenti

Le porte accanto

E' come se avessi ancora davanti a me la rampa della scala della prima casa dove abitavamo. Gradini che sembravano valichi, niente ascensore naturalmente.
L'altra sera assemblea di condominio. Non è di questo che voglio parlare ma di un piccolo fatto che è accaduto durante la riunione. Uno di quei flash che mi ha riportato a quei gradini, a quelle porte, a quegli anni.
Nel bel mezzo dell'assemblea fatta nell'atrio del palazzo una porta si apre. Esce una simpatica vecchietta che abita da sola e ci guarda, salutandoci come se fosse natale. Chiedendoci, prima di chiudere, per ben tre o quattro volte se avevamo bisogno di qualcosa.
Cose d'altri tempi. In un periodo, ormai lungo, in cui prima di aprire si guarda sette volte dallo spioncino, si fa finta di non conoscere il proprio vicino, non ci si saluta per le scale e se si ha bisogno di un pezzo di burro non viene neanche in mente di suonare alla porta accanto.
Erano i tempi in cui non si chiudevano porte in faccia.
giovedì 3 luglio 2014 24 vostri commenti

Quando un Cavaliere intervista... Ernest risponde

Ora non vorrei annoiarvi troppo con le mie risposte ma se volete leggere qualcosa di mattina presto invece del solito quotidiano, al posto dell'editoriale preferito, al posto del fumetto o del giornale gratuito che tutti i giorni attendete al semaforo... appoggiate un attimo la tazzina del caffè e fate un salto sul sito del Cavaliere oscuro del web lì troverete una mia intervista. Tranquilli non me la sto tirando è che non so come altrimenti chiamarla. Come si suol dire... a domanda rispondo! Non sempre, a volte anche  Ernest fa finta di non sentire le domande specialmente quelle del tipo "perché non hai fatto la spesa?"... "hai buttato la spazzatura?".
Scherzi a parte, ringrazio molto il Cavaliere per lo spazio che mi ha concesso sul suo blog che è sempre ricco di spunti interessanti, come ho detto da lui queste sono occasioni per conoscerci meglio e discutere.

Ecco il link dell'intervista... http://websulblog.blogspot.it/2014/07/intervista-ernest-del-blog-i-diari.html#.U7UAW_l_tqU

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