giovedì 29 maggio 2014 41 vostri commenti

Euroscettici?

Ci sono strategie che non si capiscono alla prima. Hanno bisogno di analisi e magari di qualche approfondimento, o forse sono troppo complicate per essere capite da noi poveri cittadini europei.
Quindi ci sarà sicuramente qualcosa di complicato  che non riusciamo a comprendere nelle manovre dei partiti che non vogliono l'Europa unita, il suo parlamento e tutto il resto che però partecipano alle elezioni europee per entrare a Bruxelles. In quel caso l'Euro è ben accetto.
mercoledì 28 maggio 2014 23 vostri commenti

Meglio la terza classe


Ci sono cose che fanno riscoprire l'importanza di viaggiare in treno.
martedì 27 maggio 2014 23 vostri commenti

Déjà vu

4...3...2..1... partiti. Il valzer delle girandole è appena incominciato, pronti a salire sul carro del vincitore e seguire la scia del nuovo faro italiano in stile fonzarelli.
Sembra che ora Renzi piaccia a tutti. Messe da parte le sue dichiarazioni pro Marchionne, i pranzetti con Silvio, la sua tabella di marcia dei provvedimenti non rispettata, il suo mal sopportare i sindacati,  il silenzio sugli esodati e il suo comportamento da primo della classe. Perché è uno furbo... perché ha tempi giusti... perché è uno che sa comunicare... cosa non si capisce bene.
Sembra di avere già sentito queste cose qualche anno fa riferite ad altra persona.
lunedì 26 maggio 2014 11 vostri commenti

Scheda Crociata


Alla fine lo scudo crociato è nel DNA dell'italiano. La democrazia cristiana non è mai sparita, come si diceva in una canzone ha fatto dei giri immensi e poi è ritornata. Come un barattolo di biglie che cade spargendo a destra e a sinistra il suo contenuto, per ritrovarsi poi dopo anni di nuovo insieme.
Probabilmente è quello che vuole l'italiano, ma lo abbiamo sempre saputo altrimenti non si spiegherebbero i vent'anni di Berlusconi.
Perde l'imperatore di Arcore ma nonostante il calo ci sono ancora 4 milioni e mezzo di persone che riescono a mettere la croce sul partito di un pregiudicato, fondato da due individui che sono in carcere e in attesa dell'estradizione. Ma sapevamo anche questo degli italiani.
Un milione e mezzo di italiani hanno deciso di affidarsi ad un personaggio come Salvini votando Lega, così come poco più di un milione hanno sposato la causa dell'ex delfino Alfano che si sta preparando a fare la fine di Fini.
Grillo perde 2,5 milioni di voti probabilmente tornati all'ovile del pd o caduti nell'astensionismo. E da oggi entra di diritto nel club delle dichiarazioni rimangiate visto che aveva detto che in caso di sconfitta se ne sarebbe andato. 
Io come al solito faccio parte delle riserve indiane col mio 4% della Lista Tsipras, un'occasione persa come sempre da quelli che dicono di avere voglia di sinistra e appena hanno l'occasione votano da un'altra parte. Ma sapevamo anche questo degli italiani.
Cosa rimane di tutto ciò?
Il dato che tutti snobbano perché troppo impegnati a festeggiare. L'affluenza. Il 42% degli italiani non è andato a votare.
Questo paese non vota più, non è interessato a questa politica. Tutta, Grillo compreso.
O forse come ha sempre fatto delega ad altri le decisioni, badando solamente a ciò che ha intorno, non più in là del proprio naso.
"Perché bisogna cambiare tutto per non cambiare niente".

lunedì 19 maggio 2014 25 vostri commenti

40 anni al Cubo


In casa più o meno lo abbiamo avuto tutti.
E' una di quelle cose che di solito spunta fuori quando si rimettono a posto i cassetti. Colti da un lampo di malinconia per i tempi andati ci si riprova quei 2 o 3 minuti.
Rosso a destra, giallo a sinista, su giù e gira. Confesso di non esserci mai riuscito e anche di avergli dedicato pochissimo del mio tempo.
Ma la domanda che mi sono sempre posto è questa. A cosa pensava Erno Rubik quando inventò 40 anni fa il Cubo che ha fatto impazzire mezzo mondo? Chissà magari alla situazioni politica italiana.
Ricordo ancora le leggende metropolitane dell'amico che lo aveva finito in pochi minuti, per non parlare degli scatti d'ira per non venirne a capo.
Altri tempi. Ora girano le soluzioni su internet. 
Le nostre generazioni, con tanti difetti, non erano alla ricerca delle scorciatoie, anche perché non esistevano. C'era chi rinunciava, ma era pur sempre una scelta, chi non ci si metteva nemmeno, ed era una presa di posizione, e chi invece ce la faceva e diventava l'eroe, per poco, della scuola.
Ora abbiamo gli speedcuber, cioè concorrenti che si affrontano per la risoluzione del cubo.
5"55 il record di un olandese. Il primo italiano ha impiegato 6"86 per risolverlo.
Tenendo conto che il signor Rubik ci mise un mesetto prima di risolvere l'enigma inventato da lui, tra 30 anni forse ci riuscirò. 
Dubito.



venerdì 16 maggio 2014 18 vostri commenti

Calci di stato


La foto dice tutto. Anche troppo. Perfetto riassunto di quello che i governi stanno facendo da anni. Cioè prendere a calci il loro popolo che chiede giustizia, lavoro, uguaglianza e pace.
La risposta dei potenti è questa. A volte arriva in forme più nascoste in altri casi mostra la reale natura della politica dei nostri governi.
In questa immagine non c'è solamente il consigliere del presidente turco Erdogan che prende a calci un manifestanti ma ci sono tutte le autorità che in questi anni hanno calpestato, e continuano a calpestare i diritti civili delle donne e degli uomini.
Per terra in quel momento ci sono le mamme greche che allungano le braccia per ricevere del cibo, ci sono gli studenti turchi assieme a quelli cileni, ci sono le persone che a Genova hanno sfilato per chiedere un nuovo mondo e una nuova economia.
Quel calcio lo abbiamo preso tutti e non abbiamo fatto niente.
giovedì 15 maggio 2014 11 vostri commenti

Mani mai pulite

Dobbiamo fare mea culpa. Alzare la mano e dire che in questi anni abbiamo sbagliato tutto, ci siamo seduti dalla parte sbagliata. La legalità in fondo non porta da nessuna parte, non fa notizia, non interessa, non infiamma le platee dei dibattiti. Insomma in una sola parola è noiosa.
Volete mettere con il revival del compagno (non mio e aggiungerei di quattrini) Greganti.
Volete mettere con la pantomima del Pd che prima vuole proteggere Genovese e poi fa due calcoli e sembra che ora lo molli in mezzo al guado. 
Tutta adrenalina che entra.
Non più Hammamet ma il Libano!
Brividi che salgono lungo la schiena ascoltando le notizie che sembrano di nuovo quelle degli anni 90, quando Paolo Brosio soggiornava davanti al Palazzo di Giustizia aspettando l'uscita di qualche manetta. 
Quello stesso palazzo di giustizia che ora ci offre una puntata piena di suspense con lo scontro tra Bruti Liberati, procuratore capo, e Robledo procuratore aggiunto. Un mistero che solo Jessica Fletcher potrà svelare.
Quindi aspettiamoci il prossimo reality che entrerà in ogni casa, dove i concorrenti verranno eliminati se giudicati troppo onesti dal cittadino-telespettatore che sembra sempre più gustare il marcio che avanza.
lunedì 12 maggio 2014 28 vostri commenti

Socialmente utili a loro insaputa

In fondo li abbiamo giudicati male in questi anni.
Tutti vogliono fare, o hanno fatto, del lavoro socialmente utile.
Un ex presidente del consiglio ex cavaliere ex P2 che fa animazione invece di scontare la pena in carcere, facendo campagna elettorale e minacciando un suo ritorno in parlamento.
Certi atti però sono contagiosi. Infatti dall'esilio in Libano, dove in questi giorni abbiamo scoperto esserci un sistema sanitario miracoloso, Dell'Utri tra una pagina e l'altra dei falsi diari di Mussolini ci fa sapere che se tornasse vorrebbe però fare i servizi sociali.
Qui si apre un problema sindacale a mio avviso. Credo si debba fare attenzione perché visto l'antico vizio italiano che si rifà a Mani pulite, mai finita, è probabile che il lavoro degli educatori e degli animatori sia a rischio vista la concorrenza dei nostri politici che si danno ai servizi sociali.
Attendiamo le prossime dichiarazioni di Scajola che da ex ministro dell'inteno ha aiutato un latitante a fuggire, a Genova lo ricordiamo in quei giorni del G8 in cui il suo spirito "socialmente utile" venne fuori. Chissà potrebbe proporsi per qualche casa di riposo.
Tutto naturalmente a sua insaputa.
giovedì 8 maggio 2014 21 vostri commenti

10 anni di maglioncino

Ci sono ricorrenze che sfuggono per la troppa fretta che abbiamo nel nostro fare quotidiano, oppure perché stiamo invecchiando o magari solamente perché tendiamo a rimuovere certe cose.
Altre invece non le possiamo dimenticare perché ogni giorno abbiamo davanti ciò che hanno cambiato nella nostra vita. 
Nel 2004, chiamato dalla famiglia Agnelli,  metteva piede in Italia col suo maglioncino  Sergio Marchionne. Doveva rimanere poco, timbrare e togliere il disturbo, invece è ancora qua. 
Da quel giorno i contratti dei lavoratori vengono stracciati, i conti degli Agnelli sono al sicuro, Marchionne colleziona bonus e le fabbriche sono sempre più vuote.
Ma lui ha comprato la Chrysler... 
lunedì 5 maggio 2014 27 vostri commenti

Qui non si critica

Assistiamo da parecchio tempo ad un balletto di dichiarazioni più o meno politiche tra Grillo e Pd. Accuse reciproche di scarsa democrazia.
Le dichiarazioni di alcuni renziani, tra cui Alessandra Moretti, dopo le critiche di Piero Pelù a Renzi e la "democrazia grillina" dovrebbero far capire la reale natura di questi partiti che vorrebbero governare il paese. Si dicono moderni quando non fanno altro che imitare ciò che facevano una volta i vecchi partiti,  uno nascondendosi dietro la pseudo verità della rete e l'altro invece  dietro a barattoli di lacca e gel per sembrare nuovo.
Abbiamo sentito dire da membri del Pd che i cantanti dovrebbero fare i cantanti e lasciar far la politica agli altri. Frase di berlusconiana natura che invece esce dalla bocca del nuovo che avanza, secondo loro, dei giovani che sostituiscono i vecchi, mentre ogni giorno dal blog del comico genovese si attacca chi la pensa diversamente.
Peccato che democrazia è anche discussione, è anche critica, è dibattito e poi decisione, è confronto con chi la pensa diversamente, è ascolto...
Ma questo poco interessa quando in palio c'è ben altro.

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