Oggi siamo liberi perché persone come noi 70 anni fa hanno sacrificato la loro vita. Sembra la solita frase che si dice alle cerimonie, ma fermiamoci un attimo a pensare. Oggi chi lo farebbe? Oggi chi lascerebbe tutto quanto per salire sui monti per combattere una dittatura? Oggi che non riusciamo nemmeno a mettere insieme delle manifestazioni. Oggi che abbiamo paura della nostra ombra.
La realtà è che abbiamo tradito i partigiani, lo abbiamo fatto anche un minuto dopo la liberazione.
Basta leggere il libro "Un'odissea partigiana" per rendersi conto di quello che è successo subito dopo il 25 aprile.
L'amnistia e l'azzeramento dei crimini dei fascisti. L'internamento di molti partigiani negli Opg, Ospedali psichiatrici giudiziari. Perchè?
Dopo la liberazione la magistratura processa molti ex partigiani con l'accusa di gravi reati commessi durante la lotta clandestina e nel dopoguerra. Si tratta spesso di casi di “giustizia sommaria” commessi contro sospette spie coinvolte nell'apparato repressivo fascista.
La strategia messa in atto dagli avvocati dei partigiani per cercare di alleviare le pene è quella della seminfermità mentale. Poi nel 1946 Togliatti procede con l'amnistia aprendo le porte del carcere ai fascisti condannati o in attesa di giudizio.
E i partigiani dichiarati semi infermi di mente? Non possono usufruire dell'amnistia. Quindi Opg.
Persone sane che si devono adattare ad una realtà manicomiale come quella degli Opg.
Poi silenzi. Uomini lasciati al proprio destino anche dalle forze di sinistra.
Chi oggi parla di 25 aprile con il solito ma, chi snobba il sacrificio di questa gente dovrebbe leggere questo libro per capire a cosa furono sottoposti molti partigiani il giorno dopo aver liberato il paese.
Molti fascisti tornarono ai loro posti di comando. Molti partigiani continuarono a morire.
Oggi noi abbiamo la libertà, usiamola.
W il 25 aprile.