mercoledì 24 ottobre 2012 14 vostri commenti

Si salvi chi può... anzi Sallusti.


Pensate ad un reato qualunque, al luogo dove si compie, al contesto, ai soggetti interessati. 
Ora pensate alla persona che lo commette. Badate bene di fare la scelta giusta perché da ciò dipenderà sicuramente la misura della pena una volta scoperti. 
Già perché sostanzialmente da queste parti funziona così.
Siete ricco,  conosciuto, amico di quelle che le leggi le fanno e avete come scorta il parlamento? No problem. In questo caso si trova sempre una maggioranza per modificare la legge. E non importa se voi avete compiuto il reato prima, in questo caso si parla sempre di retroattività.
Immaginate per un attimo. Entrate in un grande magazzino prendete un computer lo portate via, per qualche istante venite minacciati di andare in prigione. Poi una telefonata, due chiacchiere con le persone giuste e il gioco è fatto. Come per magia portare via un computer non è più reato, al massimo una piccola multa, ma non finisce qui perché reato diventa tutt'altro e a farne le spese magari è quello che mentre portavate via il computer vi ha denunciato. 
Questione di punti di vista sostanzialmente. 
Basta decidere che paese vogliamo essere tutto qui. Scegliere che cosa è bene e che cosa è male, rimanendo vaghi possibilmente, indicando pochi paletti in modo tale da cambiarli durante il percorso perché non si sa mai si dovesse incappare in qualche guaio deve esserci sempre la possibilità di abbatterli quei paletti.
Si sa le correnti ci sono e si fanno sentire, e in Italia le porte per pochi eletti rimangono sempre aperte.
martedì 16 ottobre 2012 17 vostri commenti

Chi ci protegge dalla Protezione?


Nulla è più come prima da quel fatidico 4 novembre qui a Genova. Ogni volta che il dal cielo scende la pioggia i volti delle persone che abitano nelle zone a rischio, compreso il sottoscritto,  cambiano espressione. 
Ciò che quasi un anno fa, ormai, è successo verrà ricordato da ciascuno di noi in modo differente. Avvenimenti e situazioni che fermano e imprimono stati d'animo di quel momento, situazioni, salvataggi oppure tragedie come la morte delle 6 persone in via Fereggiano. 
Già quel torrente che da il nome alla strada che ancora fa paura, con un progetto di uno scolmatore che non parte per mancanza di soldi, investimenti che solamente una politica ambientale e di prevenzione, non protezione, di un governo potrebbe fare e non solo a Genova e in Liguria ma in tutta Italia. 
Inoltre in questo momento l'amministrazione comunale non sembra dare risposte chiare alla popolazione che logicamente ogni volta che piove guarda a quella via con occhio sospetto. 
A questo dobbiamo aggiungere l'inciviltà di molte persone che purtroppo non riescono a capire che anche un piccolo gesto può aiutare, così in alcune parti del letto del fiume troviamo ancora spazzatura gettata impunemente. 
Giorni tristi e indimenticabili quelli, istantanee di una via Fereggiano, che ogni giorno percorro in moto per andare tornare a casa,  un strada deserta invasa dal fango con un montagna di macchine accatastate nella parte finale.
E ora siamo qui a commentare l'arresto di chi avrebbe dovuto proteggere, di chi usa il nome protezione. Ciò che spaventa oltre alla forza della natura è questo, la mancanza di fiducia in coloro che dovrebbero aiutare la popolazione, nei confronti di coloro che devono decidere in situazione di pericolo e che anzi non dovrebbero portarci a tali condizioni.
Ma ormai sembra un escalation senza fine, oggi il capo della protezione civile di Genova colpevole, pare, di avere modificato della documentazione sull'alluvione,  domani chi lo sa. 
La ruota gira e i numeri che escono non sono mai i nostri.

lunedì 15 ottobre 2012 18 vostri commenti

Di notte... a volte.

Strane vie prende il pensiero umano, forse si fa condizionare dagli eventi vissuti, piccoli o grandi che siano. Così a volte ci si può ritrovare a passeggiare nella propria casa nel buio della notte, riguardando i libri comprati, riportando alla mente il "quando" di quell'acquisto. 
Guardare fuori dalla finestra quello spazio di strada immutato negli anni, più piccolo solo perchè il tempo ha modificato la nostra forma fisica.
Pensare ai propri genitori, al loro sorriso e alla loro soddisfazione nel vedere i propri figli felici. La bellezza di una madre il cui primo pensiero del mattino va  ai propri figli e l'immagine della fatica di un padre che non riesce a smettere di darsi da fare per gli altri.
Ripensare agli abbracci dei  nipoti accorgendosi quanto sia importante la loro innocenza e la loro purezza di pensiero per questo mondo, domandandosi quando precisamente accade che l'uomo cresce e smette di essere vero.
Ricordare di dire al proprio fratello "ti voglio bene".
Ripercorrere le emozioni vissute e la paura di ricadere in quei sogni che ci inseguono appena il corpo si addormenta riprendendo esattamente dal punto preciso, solo quando sono brutti.
Guardare il viso della propria compagna, così bello da far arrossire anche durante il sonno.
E coricarsi attendendo ciò che dovrà ancora venire.

venerdì 12 ottobre 2012 19 vostri commenti

Io ho iniziato a mandarceli...

PREMESSA
Nel settore dove lavoro, socio sanitario, stanno facendo tagli a destra e a sinistra un po' da tutto le parti. Così anche da noi. Inoltre da anni la nostra situazione contrattuale è imbarazzante e per il futuro sembra che vogliano proporci contratti peggiorativi sia dal punto di vista dello stipendio che da quello dei diritti sindacali. Inoltre, manco a dirlo, premio di produzione (cifra imbarazzante) che non si vede da anni.

PROLOGO
Direte voi sarete in stato di agitazione!?! Ci sarà una partecipazione di massa agli scioperi e assemblee sindacali sempre piene!?! Certo che  no. In corteo ormai ci si trova tra parenti e alle assemblee sindacali si spera sempre che i dirigenti non aprano all'improvviso la porta vedendo quei 4 gatti che stanno seduti e incazzati ad ascoltare ciò che il futuro prospetta

SVOLGIMENTO
Questa mattina come al solito entro al lavoro, timbro, mi dirigo nella stanza degli operatori e come per magia appare uno di quei colleghi che negli ultimi 10 anni non ha MAI dico MAI fatto uno sciopero e non  si è MAI dico MAI visto in assemblea sindacale.

Collega: "Ho saputo che forse (attenzione badate bene forse) ci sono dei problemi per il contratto?"

Ecco avete presente Fantozzi che mette in bocca otto chili di peperoncino oppure capitan caverna che scrolla e poi esplode.

Ernest: "Non vi dico più niente! O parteciapate agli scioperi e venite alle assemblee sindacali oppure vi arrangiate poi quando avrete 400 euro al mese oppure senza lavoro allora forse (attenzione badate bene forse) vi sveglierete."

CONCLUSIONE
La pazienza con il materiale umano italico è davvero finita.
giovedì 11 ottobre 2012 14 vostri commenti

Taglio un anziano e ti prendo un dirigente

Mentre il governo annuncia nuovi tagli alla sanità che significheranno meno posti letto negli ospedali, blocco prolungato delle quote Asl per le case di riposo, diminuzione dei fondi per la riabilitazione delle persone disabili e altro ancora da qualche parte ci sono persone che continuano inesorabilmente a vivere nel loro mondo privato e privilegiato.
Intanto l'altro ieri a Genova i lavoratori della Residenza per anziani San Camillo hanno manifestato davanti ai cancelli del loro posto di lavoro contro la decisione unilaterale dell'amministrazione di non pagare lo straordinario e di non pagare i primi tre giorni di malattia! Avete capito bene unilaterale, Marchionne insegna! 
Nella loro situazione nella mia città come in altre parti della Liguria ci sono anche altri Istituti che minacciano di cambiare completamente il contratto dei lavoratori socio sanitari. Più ore di lavoro a parità di stipendio, possibilità in questa maniera di lasciare a casa qualcuno a scapito logicamente della qualità del lavoro che ci tengo a ricordare ha a che fare con la sofferenza delle persone. 
Vogliamo parlare poi dei tre giorni di malattia da non pagare?!? Questo porterà la maggior parte delle persone ad andare a lavorare anche con la febbre, potete immaginare le conseguenze di un virus portato in una struttura sanitaria. 
Ma a chi fa i contratti questo non interessa.
Alle Asl non importa della qualità del lavoro ormai vogliono solo tagliare e soprattutto farlo sui più deboli.
Già perché come si potrebbe spiegare in altro modo la decisione della Asl 3 di Genova in periodo di spending review e scure che si abbatte sulla sanità di fare un bando per assumere un dirigente!!!!
Vi dico solo che con quello che guadagna un dirigente in un mese si potrebbe fare riabilitazione per un anno ad un ragazzo disabile.
Ditemi voi se c'è rimasto qualcosa di civile attorno a noi...
lunedì 8 ottobre 2012 19 vostri commenti

Santi Errori Tecnici

Sembra incredibile ma il detto scherza con i fanti ma lascia stare i santi  è sempre di moda anzi regola.
Si perché dalle ultime che si leggono ora servirà una legge vera e propria per far pagare l'Imu alle attività non commerciali delle Chiesa, quindi non solo un semplice regolamento ministeriale. 
Parola di Consiglio di Stato.
Viene da chiedersi come sia possibile che un governo di TECNICI così bravi nelle cose TECNICHE così TECNICAMENTE apprezzati dai benpensanti non abbiano tenuto conto di un piccolo particolare TECNICO fatto notare dal Consiglio di Stato.
Di questi tempi francamente viene anche da pensare che ci stiano prendendo come al solito per i fondelli  perché si sa quando c'è di mezzo il vaticano l'affare diventa molto pericoloso e di solito quando si parla anche di santissimi soldi la questione è ancora più spinosa. 
Quindi perché non rinviare ancora! E poi chissenefrega se nel frattempo la gente normale con un mutuo in stile usura paga l'Imu, e ancora chissenefrega se vengono chiesti sacrifici a chi da anni se li sobbarca e ancora chissenefrega se la sanità sta subendo colpi a destra e a sinistra. 
Dalle nostre parte siamo fatti così. Ci piace prendere tutte le precauzioni del caso quando si parla di Chiesa, quindi niente soldi per adesso dalle immense proprietà immobiliari ecclesiastiche con tanto di altarino per non pagare le tasse e un ulteriore figuraccia davanti a tutta l'Europa che dal 2010 ci fa notare che non si dovrebbe fare così, insomma che siamo fuorilegge. 
Ma si sa per noi queste cose sono particolari minuscoli.
Noi siam italiani popolo di navigatori satellitari, santi col conto corrente e... un po' coglioni.. 

giovedì 4 ottobre 2012 15 vostri commenti

Chi la fa più grossa vince un vitalizio!

Quello a cui stiamo assistendo è una sorta di gioco infantile a chi la fa più grossa, una specie di gara a premi dove il vincitore si aggiudica un vitalizio da migliaia di euro, una pensioncina baby d'oro oppure un incarico a vita.
Mancano solo le gradinate per accomodarsi, le palette per votare con solo voti positivi perchè guai a essere critici e poi il format potrebbe essere pronto per un palinsesto televisivo neanche tanto trash.
Potremmo assistere in questa maniera alla carrellata di politici ladri, funzionari travestiti da Arsenio Lupin, portaborse pieni di documenti compromettenti, aspiranti amministratori con tanto di curriculum di Project Party.
Perché questo è quello che stiamo vivendo.
Un reality vero dove i concorrenti non hanno copione, lo creano da soli, puntando sempre verso il peggio. Perchè episodi, che ormai non lo sono più ma rappresentano la routine, come quello di Tributi Italia che si intascava le tasse come li vogliamo catalogare?
E vogliamo parlare del fatto di Lecco dove il presidente dell'Aler  (Azienda lombarda per l’edilizia residenziale), del Pdl,  beccato a parcheggiare la sua "povera" Jaguar in un posto per disabili è stato multato a causa  della "chiamata" dei vigili da parte dell'uomo che aveva realmente diritto a quel posto. Finito qua? Ma figuramoci, nel nuovo reality bisogna spararla ancora più grossa anzi farla. Quindi perchè non tagliare le gomme della macchina della persona disabile?!? Detto, fatto.
Avanti il prossimo che la classifica va mossa.
lunedì 1 ottobre 2012 15 vostri commenti

Che fare? Problemi scottanti della nostra assenza di movimento

Credo, in piena sincerità, che ancora più male della cattiva politica, della corruzione, del malcostume, dei licenziamenti e dei tagli faccia il silenzio.
Non riesco a capire come uno stato come il nostro in perenne crisi da anni, e in pieno disastro economico in questo momento continui a navigare tranquillamente. Anzi dico meglio, non lo stato le persone, la gente, gli italiani, quelli che si lamentano dei politici, quelli che si ascoltano in giro e sparano sentenze su cose che magari non conoscono. 
Risulta davvero difficile riuscire trovare una spiegazione ad esempio sul fatto che non sia stato proclamato un sciopero generale, ma veramente generale, da fare in ogni città e non solo a Roma o a Milano. Uno sciopero generale che richiami tutti in piazza, dal dipendente pubblico al precario, dal disoccupato al commerciante. Tutti insomma. La riposta è che nessuno lo farebbe, a parte i soliti logicamente. Già perché quello che la massa non capisce, e non solo, è che niente soldi niente consumi.
In questo includo anche la continua indecisione del sindacato (e divisione in molti casi). Mi domando cosa altro deve succedere per proclamare uno sciopero generale?
Prendo ad esempio la mia Regione.
In questo momento nel pieno silenzio di tutti, giornali compresi, stanno tagliando spese sanitarie e chiudendo ospedali facendo scelte  che ci portano ad un livello di inciviltà imbarazzante. Tutto in nome della spending review (mi fa schifo solo a pronunciarla sta parola). 
Per quanto riguarda le persone disabili che devono seguire ad esempio un piano riabilitativo che cosa succede? Succede che parte la forbice delle Asl e ZAC! si taglia... e poi chissenefrega che  cosa succederà a quella persona. Per loro è riabilitata, non si scende nel particolare. Si taglia punto, perchè per queste persone trattasi solamente di numeri. 
Parlo per la mia regione, la Liguria, e la mia città ma immagino anzi sono sicuro che in altri contesti stia succedendo la stessa cosa.
Quindi come direbbe Lenin Che fare?
Bella domanda... direi. Purtroppo, la nostra risposta (la sua sarebbe chiaramente differente) è niente. Si niente perché la gente con la doppia GGGGG non si muove, o meglio lo fa solamente se si tratta dei propri interessi personali. In questa maniera si spiegano assemblee sindacali semi deserte e scioperi fatti solo dai soliti 4 gatti.
Lo ripeto il silenzio fa ancora più male di tutto il resto, l'immobilismo di questo popolo fa rabbrividire e lascia carta bianca a chi ci comanda, a dirigenti senza scrupoli che non pensano a tagliare il proprio stipendio prima di togliere servizi indispensabili per alcune persone, a politici che mentre la nave affonda sono sul ponte a stappare bottiglie di champagne di prima classe, a imprenditori che ogni volta che parlano sputano sui diritti dei lavoratori. 
Ma del resto se vedete un massa state tranquilli non si tratta di una manifestazione, ma probabilmente di una coda davanti ad un negozio di alta tecnologia.

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