venerdì 22 giugno 2018 32 vostri commenti

Ministro della propaganda

Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale.
Ecco. Da segnare e mettere bene in testa in modo tale da ripeterlo a quelli che ancora credono alle favoline di Salvini. 
Si tratta dell'organo che ha competenze in merito alle scorte. Salvini sa benissimo che non può essere lui a decidere sulle sorti di una scorta. Ma fa una cosa terribile per aumentare consensi, insinua il dubbio, mettendo alla berlina chi ha rischiato e rischia la sua vita per avere denunciato la mafia. Quella stessa organizzazione criminale che la Lega per anni negava al Nord.
La scorta non è una cosa piacevole, questo dimenticano coloro che mettono insieme qualche lettera solo perchè hanno davanti una tastiera. 
L'intervento su Saviano è spregevole, per non andare oltre. Ricorda quelle ripicche da bambini dell'asilo tipo adesso ci sono io sullo scivolo e tu non ci sali più.
Il ruolo di ministro non è ben chiaro a Salvini, e non solo a lui, che ha deciso di rimanere perennemente in campagna elettorale. 
Migranti. Rom. Cartelle tasse non pagate sotto i 100 euro. Saviano. 
Una sorta di programma elettorale social. Già perché davvero basta fare un giretto sul web e come per magia compaiono tutte le voci dei propositi del grande statista. 
Dei grillini non riescono nemmeno più a parlare visto che non si trovano neanche più su wikipedia. Letteralmente scomparsi. Per non parlare della sagoma del presidente del consiglio, una sorta di maggiordomo di Vespa. 
E' il buio della ragione.

lunedì 11 giugno 2018 18 vostri commenti

Nasce prima il voto o l'idea?

Da  tempo ho un dubbio marzulliano che continua a ronzarmi nella testa. Oggi la politica è espressione delle richieste delle persone oppure i programmi, i cosiddetti "contratti", nascono a seconda del consenso elettorale che possono attrarre?
Gli ultimi avvenimenti porterebbero a pensare alla secondo che ho detto, come direbbe Quelo. La macedonia presente al governo sembra proprio nascere da tutto ciò. 
L'aria che tira è quella del chiudiamoci in casa, barrichiamoci, chiudiamo porti, serrature e persiane e non facciamo entrare più nessuno. Bene, primo punto del programma trovato. 
Nell'immaginario collettivo il politico a prescindere è sporco brutto e cattivo. Bene allora non può fare il politico per più di un mandato poi a casa, anche se sei bravo, anche se sei un grande statista, se hai trovato la soluzione al male del mondo. Chissenefrega, a casa. 
In piazzetta dicono che i vaccini fanno venire i calli. Bene altro punto, allora NO VAX, per ora. 
Una sorta di work in progress infinito e scritto con l'inchiostro simpatico. 
Cos'altro dobbiamo aspettarci?
lunedì 4 giugno 2018 28 vostri commenti

Anni di schiaffi

Ne abbiamo viste parecchie. 
Il 1994, la discesa in campo del cavaliere nero. Davanti un abisso senza fine. L'inizio dell'impero e lo shock di essere usciti dalla prima repubblica per entrare nella cosiddetta seconda fatta di personaggi imbarazzanti. 
Poi un'altalena di governi dal centro destra al centro sinistra passando per i tecnici. I fascisti sdoganati. La Lega che dal cappio in parlamento passa all'attacco dei giudici. Un sinistra sempre più ridotta al lumicino e un partito democratico che in maniera inarrestabile decide di rincorrere la destra,  scimmiottandola, dando il via libera alla sua vittoria. Renzi che altro aggiungere. 
Poi Grillo che dai MeetUp con tanto di banchetti nei suo spettacoli (?) passa alla piattaforma digitale, dando via libera alla democrazia 2.0, ovvero prendiamo milioni di voti ma decidiamo in 40mila su un sito. Una cosa del genere. Insomma i puri come si definivano loro, quelli che se hai già fatto politica, anche se magari sei stato bravo, sei un corrotto del sistema e quindi con te non parliamo, casomai in streaming. 
Ora. Giugno 2018. La sensazione è quella di aver fatto un giro di 360 gradi dopo aver preso lo schiaffo del soldato e dover indovinare chi ce lo ha dato. Perché probabilmente non lo abbiamo ancora capito. Di certo c'è che i puri non lo sono più, anzi non lo sono mai stati, lo streaming è solo su Netflix, fanno patti con chiunque come da manuale della Democrazia Cristiana. Quelli del cappio in parlamento con tanto di sentenza di sequestro dei conti hanno capito che l'argomento "meridionali" non poteva essere portato avanti ancora per molto, e poi per governare serve tutto il paese. E chi se ne frega della Secessione chiesta per anni, dell'ampollina sulle sorgente del Po e Borghezio col cappello da Unno. Basta. Ora nel mirino meglio mettere i migranti, d'altra parte un partito nazione ha bisogno di un nemico comune. Trovato.
Il resto ce lo mettono come sempre gli italiani, un bel mix. Inutile citarli tutti, in particolare però una menzione va fatta per quelli di sinistra che hanno dato il voto ai pentastellati innalzandoli sull'altare del nuovo partito comunista. Ecco. E come non citare quelli per i quali la parola d'ordine è lasciamoli lavorare.
Mi sa che lo schiaffo ce lo siamo dato da soli. 

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