1 Agosto 2013. Questa data nessuno potrà mai togliercela, nessuna legge ad personam potrà cancellarla dal calendario, almeno credo. Oggi possiamo dire senza essere perseguiti o censurati che Silvio Berlusconi è un truffatore ed evasore conclamato per legge.
Attenzione, ho detto Silvio Berlusconi omettendo il cavaliere perché pare che una volta condannato decadano tutti i titoli acquisiti con il sudore della fronte... degli altri.
Vittoria? Svolta storica? Direi proprio di no. Questa però è storia, e sulla fedina penale dell'uomo più potente d'Italia comunque sia rimarrà questa condanna, che in un paese normale sarebbe arrivata anni fa. Non potrà più giocare con le parole vantandosi di non essere mai stato condannato. Questa volta nessuna prescrizione lo ha tolto dalle aule del tribunale, nessuna depenalizzazione del falso in bilancio lo ha salvato, nessuna legge Cirielli, nessun lodo, nessun decreto Biondi, nessuno lodo Schifani.
Perchè nessuna vittoria allora? Perchè non andrà mai in galera, perchè in questo paese di colletti bianchi dietro le sbarre ne abbiamo visti pochi, perché grazie all'indulto infinito 3 anni gli sono stati abbuonati e perchè chissà cosa riuscirà a tirare fuori dal cappello per evitare sia i domiciliari che i lavori socialmente utili (poveri coloro che dovranno sopportare la presenza di un individuo del genere in struttura).
Oggi con lui sono stati giudicati colpevoli coloro che lo hanno sempre votato, quelli che per 20 anni hanno voltato la faccia da un'altra parte per sostenere il capo e per risplendere di luce sua, quelli che non esisterebbero se non ci fosse, quelli che lo venerano perchè nella vita quotidiana fanno come lui e non pagano le tasse, quelli che ti dicono un prezzo con la fattura e un altro senza, quelli che fanno i padroni nelle fabbriche, quelli che se ne fregano della legge e delle regole di una società civile, quelli che hanno fatto finta di fargli opposizione andandoci poi a prendere il caffè, quelli che gli hanno retto il gioco sulla pelle degli aquilani, quelli che hanno riso quando faceva aspettare la Merkel e magari era al telefono con una escort raccontando dei sui punti erogeni, quelli che hanno detto "che vuoi che sia" quando la regina Elisabetta lo ha ripreso, quelli che hanno battuto le mani quando ha sostenuto di essere il migliore presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, quelli che tiravano le monetine a Craxi e il giorno dopo hanno votato Forza Italia, quelli che guardando le pubblicità contro i comunisti nel 1994 hanno annuito, quelli che erano emozionati mentre firmava il contratto degli italiani, quelli che hanno cantato "meno male che Silvio c'è", quelli che hanno permesso a lui e hai suoi colonnelli di trasformare Genova nel 2001 in Buenosaires del 1978, quelli come Veltroni che non lo hanno nemmeno nominato alle elezioni, quelli come D'Alema che ci ha fatto una bicamerale, quelli come Renzi che ci sono andati in casa e quelli come Letta che ci stanno facendo un governo.
Oggi il pensiero va a tutti quegli italiani che rispettano la legge, che non hanno amici degli amici e che non hanno mai avuto le reti unificate per ciò che fanno ogni giorno.