giovedì 30 dicembre 2010 43 vostri commenti

Un abbraccio agli amici per gli altri mi affido a Geraldine... con modifica!

Si una sorta di Yes we can per il 2011.
Si perchè ce la possiamo fare a spostare leggermente la mano di Geraldine Doyle, morta ieri all'età di 86 anni, metterla proprio nella piega del braccio dove sta l'ombrello.
Si perchè se ci contiamo, e non è poco guardate, siamo più di loro sicuro.
Si perchè non possiamo continuare a sopportare i sopprusi di un governo e di una classe politica che sta annientando una generazione.
Si perchè quel manifesto usato dagli Stati uniti per sostenere lo sforzo bellico è dievntato poi il simbolo del femminismo americano, delle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori che devono essere di tutti e non solo di una classe.
Si perchè non è pensabile continuare a parlare con coetanei che non hanno una prospettiva di vita, che non sanno che lavoro faranno il 1 gennaio 2011 e se lo troveranno.
Si perchè ci sono persone formidabili a spasso senza lavoro, mentre ci sono "esseri" che dirigono un giornale solo perchè riescono a organizzare il loro "attentato" o un telegiornale con la scritta SALVE tatuata sulla schiena a mo di zerbino.
Si perchè questo paese deve alzare la testa contro quelli che usano le televisioni da anni per costruire il consenso, che usano i loro giornali per infangare le persone a scopo privato, che occupano posti di potere solo per difendere il loro amichetti.
Si perchè lo squadrismo la nostra storia l'ha già dovuto sopportare e non è il caso di assistere ad un remake come Terlizzi.
Si perchè essere all'opposizione non può voler sinificare "dividiamoci tutto come buoni amici", presidenze delle autorità, cariche pubbliche, posti sicuri.
Si perchè sinistra deve ancora voler dire qualcosa.
Si perchè la devono smettere di dire che la nostra Costituzione è solo un foglio vecchio di anni anni fa.
Si perchè pare brutto dover assistere alla progressioni numeriche della P... P2... P3...
Si perchè in un paese civile si dovrebber parlare di Prevenzione Civile e non di Protezione.
Si perchè non può essere normale che un ministro della difesa vada in Tv a vantarsi di essere fascista dando del vigliacco a un ragazzo che paga il suo stipendio.
Si perchè non possiamo sperare solo nella Fiom.
Si perchè i Bondi, gli Alfano, i Castelli, i La Russa, i Gasparri, i Fini, i D'Alema, i Veltroni, i Brunetta, i Casini... non hanno idea cosa vuol dire essere in fondo ad una lista, ad una fila, stare dietro una scrivania davanti ad un signore che scrolla la testa e ti dice "mi spiace non risponde al nostro profilo"...
Si...
...non so se ce la faremo ragazzi, ma sapete cosa vi dico alla fine ci guarderemo in faccia fieri di averci provato, lottato e sperato, fieri di essere liberi di parlare scrivere senza dover rendere conto ad un interesse privato, liberi di prendere della cantonate, fare degli errori discutere, cadere e poi tirarsi su, sempre e rigorosamente con la nostra mano sinistra alzata.

Un buon 2011 a tutti gli amici per gli altri invece l'invito è simile a quello di Geraldine con la modifica dell'ombrello.
mercoledì 29 dicembre 2010 15 vostri commenti

Cosa dite facciamo cambio?!?

Approvato...
Approvato...
Approvato...
Un remake della prestazione dell'elegantissima Rosi Mauro?
Un nuovo sketch di Guzzanti?
No niente di presente no ma un probabile futuro, quello che vedrà il sindacato ormai azzerbinato ai voleri del signor Marchionne e di qualunque industriale pronto a schiacciare i diritti. Un sindacato che per la prima volta nella storia vota a favore dell'esclusione di un altro sindacato per quanto riguarda le relazioni future con l'azienda.
E l'escluso come probabilmente sapete già sarà la Fiom. Già quelli cattivi, quelli che si incazzano e puntalizzano su qualcosa che il paese sembra aver dimenticato. I diritti.
Con un governo che ha capito che deve togliere di mezzo quelli che disturbano, che alzano le barricate sindacali e mettersi al fianco "i buoni", insomma una tattica delle alleanze al punto che non si sa più chi sia sindacato e chi datore di lavoro.
Il tutto condito dai proclami di vittoria da parte del governo...

"La firma consolida l'investimento promesso, e già avviato, mentre migliora le condizioni retributive e le potenzialità di progressione reddituale e professionale dei lavoratori. Il Governo ha fatto la sua parte con la detassazione di tutta la parte del salario che si può ricondurre alle intese per la maggiore produttività del lavoro"

...le parole sono di Sacconi e tanto per la cronaca quando parla di "migliori condizioni retributive" parla di 30 euro in più al mese.
Vedete il punto qui non è solo la Fiat, l'operario metalmeccanico no. Qui si tratta di noi e del nostro futuro per quanto riguarda i diritti sul lavoro, perchè questo tipo di trattative aprono la strada all'annientamento degli altri contratti, di professioni che guadagnano addirittura meno di un operaio metalmenccanico, per non parlare dei precari.
Quindi che fare se non unirsi all'invito del segretario della Fiom Landini...

"Andate prima nelle catene di montaggio e vediamo se poi ragionate ancora nello stesso modo"

...rivolto alla parte del Pd favorevole all'accordo. Invito che va esteso a tutta la classe politica ormai completamente distaccata dalla realtà del paese che potrebbe anche tornare a dire "che roba contessa hanno fatto uno sciopero all'industria di Aldo", sperando che non ci tolgano anche quello prima o poi, il diritto a scioperare, aspettando magari una società basata sulla rotazione dei ruoli per vedere un Marchionne in catena di montaggio rigorosamente col golfino, baffino alla cassa di un supermercato, Veltroni fare la coda davanti ad un'agenzia interinale, La Russa bussare Porta a Porta per vendere il folletto, Castelli alzarsi alla 4 del mattino per andare a scaricare le cassette al mercato della frutta, Bersani come lavapiatti con tanto di maniche tirate su e Bondi a manovrare un muletto nel porto di Genova... magari poi pronti per posare per un nuovo quadro del Quarto stato attenti a chi sta dietro perchè si sa quelli non perdono il vizio.
giovedì 23 dicembre 2010 30 vostri commenti

Chi di Silvio ferisce di Silvio perisce

E proprio come in una grande compagnia teatrale, o meglio di avanspettacolo. I "talent" portano nuovi arrivi e tutto si complica.

"Guarda quella li!"
"Ora ci metteranno da parte!"

La vecchia guardia del gentil sesso targato PDL dall'alto dei posti di potere fino ad ora occupati controlla le nuove arrivate che si fanno largo, le nuove luci del premier (non sto parlando di Vinci dai!), quelle che magari lo fanno arrivare al Quirinale in questa maniera...


...e si sa certe cose le donne le notano subito.

"Con noi era meno stanco..."
"Con noi si addormentava solamente durante i consigli dei ministri..."
"Una volta solo le poesie di Bondi gli facevano chiudere gli occhi..."
"Per lui era devastante lo sguardo di Buttiglioni, crollava"

Nuove leve, nuove generazioni... nuovi argomenti. E poi si sa Silvio non è tipo da farsi risucchiare nell'abitudine quotidiana.
Maria Stella, Mara e Stefania non si danno pace il loro posto è a rischio visto che i colpi arrivano anche dalla "famiglia"...


Quindi quale miglior occasione per mostrare un po' di denti, fingere qualche arrabbiatura, battere i piedi per terra per chiedere qualche fondo in più e magari minacciare anche le dimissioni dal partito.
C'è sempre la speranza che nonno Silvio si accorga che a volte lasciare il vecchio per il nuovo non è meglio. Insomma trattasi sempre di nuovo che avanza poi per quello che rimane indietro ci sono sempre gli amici...


...che raccolgono tutto.
mercoledì 22 dicembre 2010 18 vostri commenti

Zapping Italia

"Lo zapping è, nel linguaggio comune, un modo di guardare la televisione che consiste nel cambiare continuamente canale, spesso molto velocemente, per trovare un programma interessante per il telespettatore."

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!

Luogo:
La terza Camera del Paese.
Soggetti: Vespa, l'immancabile maggiordomo, l'avvocato dei consumatori, il presidente della Confcommercio, un'attrice e lui Brunetta.
Argomento: Il Carovita.

No non vi preoccupate non ho guardato Porta a Porta, non ce la faccio ma facendo zapping mi cade l'occhio sul ministro dal perfido ghigno che dice "non è vero che i prezzi sono aumentati, non è vero, lei non conosce i fatti, lei fa male il suo lavoro". Ecco in qul momento avrei voluto saltare dentro il televisore prendere il ministro per la cravatta portarlo a fare un giro nel mondo reale dei mercati, delle code ai discount più accessibili per vedere che le sue statistiche del sorriso a 65 denti possono essere utili giusto per i palinsesti mediaset.

Luogo: Matrix (purtroppo non il film)
Soggetti: il big jim di Canale 5 e lui, da solo naturalmente, Silvio Berlusconi.
Argomento: non è dato sapere, e soprattutto quello che vuole lui.

Anche in questo caso non vi preoccupate non stavo guardando Matrix, trattasi di zapping. Siccome sono abituato ormai a sentire l'imperatore tramite messaggi preregistrati, megaconferenze o telefonate corsare nelle tasmissioni volevo solo vedere fina che punto si sarebbbe spinto in casa sua. E infatti... in 5 minuti ho potuto sentire...
"Sono il più concreto dei capi di stato"
"Sono l'unico che indirizza i lavori del G8"

"Vendola non mi può battere perchè è cosi come lo vede"
"Sono un tycoon"
"Mi difenderò in televisione, sui giornali e farò vergognare i giudici"

"Vede pensi che sono arrivato al punto di giurare sui miei figli"
CLICK.

E mi fermo qui, non voglio mettere altra tristezza nella tristezza anche se potrei continuare a fare zapping parlando del pianista Bondi beccato a votare per gli altri, oppure della Carfagna che si bisticcia con la figlia del papi, oppure chissà è proprio facendo zapping che il ministero dell'interno nonostante tutti i problemi che ci sono nel paese giustamente continua a fare visita al mio blog, o magari del Pd che quando finirà di fare zapping sarà troppo tardi.
martedì 21 dicembre 2010 23 vostri commenti

Come l'Argentina?



"a noi non interessa che i desaparecidos siano ricordati e le madri stimate. Vogliamo che i nostri figli siano imitati"
madri di Plaza de Mayo

Ecco a cosa ho pensato dopo aver sentito le parole di Gasparri. Ho pensato a loro.
A quelle madri che durante la dittatura argentina degli anni settanta incominciarono a scendere in piazza per chiedere notizie dei loro figli, dei desaparecidos, figli scomparsi, cancellati completamente dallo stato, figli scomodi, ritenuti pericolosi, magari indicati anche come possibili assassini presenti nei cortei.
In questi giorni da quasi tutte le parti si è parlato della violenza vista per le strade il 14 dicembre, ma cosa vogliamo dire delle parole fasciste di Gasparri, non è forse violenza anche questa. Oppure del possibile provvedimento che prenderà il ministero dell'interno predisponendo un fermo preventivo come per i tifosi durante le partite. Per poter arrivare a dire chi deve e chi non deve scendere in piazza.
Il 14 dicembre in piazza c'erano ragazzi, operai, terremotati, studenti e cittadini di ogni età e razza con l'intento democratico di partecipare alla vita politica del paese manifestando il proprio dissenso verso una società che sta morendo aiutata da un governo e una classe politica vergognosa, la violenza con quelle persone non c'entra niente ma il governo vuole vedere solo quella perchè chiaramente fa comodo alla repressione tutto ciò ed è chiaro che chi alza la testa, che la pensa diversamente e manifesta da solo fastidio e quindi va tolto di mezzo.
Diceva così anche la giunta militare argentina.
Non vorrei che anche qui prima o poi si dovesse scendere in piazza ogni giovedì col fazzoletto bianco in testa alla ricerca dei figli "pericolosi".
venerdì 17 dicembre 2010 31 vostri commenti

"Buon proseguimento di vita"



Lo so non bisognerebbe nemmeno postarli questi video.
Ma vedete proprio ieri, dopo l'incazzatura, vedendo il ministro della difesa autodichiararsi tranquillamente fascista non pensando minimamente ad una carta costituzionale che vieta l a ricostituzione in ogni forma, gente che si faceva battaglia fino a ieri che si riunisce in un fantomatico terzo polo, il Letta di turno che allontata ancora una volta Vendola, pensavo... certo però questi Scilipoti che ora hanno vota per il Berlusca prima però stavano tranquillamente all'opposizione. E li andavano bene tipi come questi che parlano ancora in terza persona? Tipi come questi che hanno solo pensato.. accidenti se voto no domani torno a fare l'agopuntura.
Lo so non dovevo postarlo ma l'ho fatto perchè ieri sera uscendo dal lavoro, un istituto per disabili visivi, uno dei "vecchietti" che stanno fissi all'interno della struttura, entrato da poco si avvicina e vedendomi rovistare nel sacchetto mi chiede...

"Ha perso qualcosa signore?"
"No no grazie sto solo cercando il cappello"
"Ah... guardi le do il mio..."
"No no si figuri, ecco trovato, ci vediamo domani!"
"Ah domani... quando arriva mi raccomando accenda la luce..."
"Si stia tranquillo buona serata..."
"Auguri e BUON PROSEGUIMENTO DI VITA."

Buon proseguimento di vita... le generosità in un cappello da imprestare a chi non lo ha.
Differenze già differenze tra chi dovrebbe avere una dignità tale per rappresentare un paese a prescindere dalla parte politica che occupa e chi la vita quella vera.
giovedì 16 dicembre 2010 21 vostri commenti

Voleva solo lavorare. Roberto 37 anni


Alla fine fuori c'è un mondo.
Un mondo che va avanti, o meglio va indietro e come in questo caso crolla e non ce la fa più.
Dove non ci sono compromessi, ma scelte da fare, bollette da pagare, spese, mutui.
In questo mondo ci sono famiglie come questa che sta vivendo una tragedia che non riesco nemmeno ad immaginare, che non riesco ad accettare. Perchè è questo che vogliono, farci accettare quest cose.
Roberto aveva 37 anni, faceva il carpentiere, viveva a Genova con la moglie e i tre bambini, l'altra mattina è uscito di casa... lo hanno trovato in fondo al cavalcavia dell'autostrada A7, più di tre mesi fa l'ultimo assegno della cassa integrazione 800 euro per vivere in cinque. Lo ripeto 800 euro (e nemmemno sempre) per andare avanti in 5... dio santo e poi gente come Marchionne parla di produttività, di privilegi dei lavoratori, gente che prende migliaia di euro al mese solo per decidere e tra parentesi non lo fa nemmeno.
Queste sono notizie che spezzano in due, sono notizie che un paese civile non dovrebbe nemmeno prendere in considerazione, sono stanco di leggere queste cose, di pensare a dei bambini che non vedranno più il loro papà solo perchè non aveva lavoro, stanco... troppo stanco.

mercoledì 15 dicembre 2010 21 vostri commenti

The finiani after tomorrow

Bimbo: "Nonno nonno mi racconti ancora una volta quella storia..."
Nonno: "Quale figliolo?"
B: "Ma si dai quella la!"
N: "Eh la mia memoria storica non è mai stata il massimo"
B: "Si dai di quel periodo che avevi il vizio di alzare la mano destra assieme a tutte quelle persone strane... i nomi erano Maurizio, l'Alessandra e poi quel tipo er Pecora!"
N: "Eh si..."
B: "...di quegli anni passati nel silenzio e che non vi filava nessuno a parte qualche servizio dello stato!"
N: "Uhmm faccio fatica figliolo!"
B: "Poi uno dei momenti più belli quando quel Cavaliere Nero faceva il tifo per te, ricordi? Poi la svolta con le bollicine o senza non ricordo bene..."
N: "Tempi che furono!"
B: "Siiii da li poi fino alle stelle in quella stanza piena di bottoni, poi tutti che ti cercavano per sapere cosa ne pensavi, poi ti sei messo anche strani cappelli in testa e prima invece parlavi di grandi statisti dai balconi..."
N: "Erano bei tempi..."
B: "Hai dato anche dei nomi a delle cose, a delle leggi vero vero insieme ad un altro strano signore sempre tutto verde"
N: "eh..."
B:" poi c'è quel pezzo di favola del predellino, la casa del padrone, gli abbracci e i baci con l'omino del bunga bunga!"
N: "Ricordo ricordo!"
B: "Poi il pezzo più bello nonno dai dai... quella casa in quel posto e quel giornale, le piantine e poi si è rotto il predellino e gli uomini neri quelli dal braccio destro alzato che ti volevano bene ora ti volevano male..."
N: "zzzzzzzzzzzzz...."
B: "E poi il momento che adoro di più quando pensavi di avercela fatta contro quell'omino col sorriso e invece.... Nonno! Nonno!"
N: "ehmm... scusa figliolo."
B: "Niente nonno dormi dormi pure, troppe svolte fanno girare la testa e poi si cade, dormi che domani andiamo a restituire la sedia."
martedì 14 dicembre 2010 29 vostri commenti

Una donna tutta d'un pezzo... magari da 100.


'Il gruppo di Futuro e Liberta' per l'Italia e' coeso e compatto ed io votero' la sfiducia al governo Berlusconi per senso di responsabilita'. Siamo una squadra'. Catia Polidori, 2 dicembre 2010.

'La notizia e' del tutto destituita di fondamento. Il gruppo di Futuro e Liberta' per l'Italia e' coeso e compatto'. Katia Polidori, 4 dicembre 2010.

14 dicembre ore 13.04
Catia Polidori, deputata Fli, vota la fiducia al governo, in dissenso dunque dal gruppo finiano, e poi si reca nello studio di Montecitorio dove il premier, Silvio Berlusconi, sta seguendo le operazioni di voto.

Ma non vi preoccupate dopo tornerà online al più presto.
5 vostri commenti

Nell'ignoranza la sottomissione, nella conoscenza la ribellione... nel portafoglio la soluzione



Non so ma leggendo le news dalla diretta del palazzo del Grande Fratello sito in Roma...

Hanno votato a favore del governo i senatori dell'Union Valdotain, Antonio Fosson, Riccardo Villari del Gruppo Misto, Salvatore Cuffaro dell'Udc, e Sebastiano Burgaretta dell'Mpa.

oppure...

"E' incredibile. Se ci fosse il voto segreto Berlusconi prenderebbe anche 30 voti in più. Nel Pd mi dicono votagli la fiducia". Così Massimo Calearo, deputato ex Pd e ora nel gruppo misto, risponde ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono se abbia sciolto le riserve sul voto di sfiducia all'esecutivo

oppure a pensare alla vasta cultura di Gasparri che in aula dice...

“Voi dell’opposizione dovete leggere di più. Vi consiglio L’oro di Mosca di Cerqueti”. Risate dai banchi dell’opposizione. “Cerqueti fa il telecronista, il libro l’ha scritto Cervetti” è la replica divertita dei senatori.

...sale come una specie di blocco, ma mi fermo qui e voglio pensare a quella bella italia che sfilava oggi nella mia città sotto striscioni del genere "Nell'ignoranza la sottomissione Nella conoscenza la ribellione" e a coloro che ora sono li davanti al palazzo del Grande Fratello contro coloro che vorrebbero un ritorno al fascismo quello che voleva ragazzi, persone, donne e uomini col capo chino incapaci di chiedere "PERCHE'".

Perchè ci Agitiamo perchè c'è bisogno del nostro entusiamo.
Perchè ci Organizziamo perchè c'è bisogno della nostra forza.
Perchè Studiamo, perchè c'è bisogno della nostra intelligenza.

Le nostre domande, la nostra voglia di sapere, la nostra ribellione nasce da dentro e non passa attraverso portafogli, compravendite o cariche promesse, no nasce dalla passione e dalla consapevolezza di dirsi io non sono di nessuno.
lunedì 13 dicembre 2010 24 vostri commenti

E' fiducia è...

Fiducia è...

...qualcosa che assomiglia alla certezza di sapere che mentre noi lavoriamo qualcuno sta pensando al nostro futuro...


...qualcosa che ci riporta ai tempi andati quando all'asilo tenevamo la mano sul posto vicino per il nostro amico di turno, che serve sempre e che se tarda ad arrivare si compra...


...qualcosa che ci permette di dire che il pernacchione lo sta tirando lui a noi...


...qualcosa che non ci deve far prendere in considerazione le parole riportate da wikileaks, perchè in fondo dai sta bene sta bene...


...qualcosa che fa pregare per un BisGoverno e una BisOpposizione del genere...


...qualcosa che nemmeno l'Oronzo Canà dell'Allenatore nel pallone avrebbe saputo interpretare meglio la drammaticità del momento...


...d'altra parte "la crisi la decide il popolo" possibilmente al televoto e in prima serata.
venerdì 10 dicembre 2010 29 vostri commenti

Esproprio natalizio

Genova.
9 dicembre, un giovedì come tanti e come succede ogni giorno anche qui la protesta sale e sfila per le strade del centro... studenti, disoccupati, precari e gente comune.
Si canta, si urla la rabbia contro una classe politica che se ne frega, che non ascolta, che ci fa capire, se ce ne fosse stato bisogno, che le classi esistono ancora.
Succede qualcosa di diverso però, qualcosa che succedeva negli anni 70, avete presente il pranzo proletario.. ti siedi in un bel ristorante, ordini, mangi e poi via la fuga. Cambia lo scenario al posto del ristorante mettete la libreria Mondadori di Genova, al posto dell'eskimo indossato in passato mettete dei costumi di babbo natale e il gioco è fatto...


...esproprio natalizio, d'altra parte Silvio ha sempre detto di essere generoso e quello che dice Silvio è legge quindi nulla di illegale, e poi vogliamo parlare di come ha ottenuto la Mondadori...

"Se mi avessero invitato ci sarei andato. In una situazione che nessuno può dire esaltante, con una realtà politica e sociale disastrosa, con i cassaintegrati, i precari e il taglio ai servizi sociali, bisogna dare dei segni, senza violenza verbale o fisica, e portare la gente a prendere coscienza. Mi sarei vestito da Babbo Natale e sarei andato anche io incurante dei benpensanti. L’importante è che si chiedano che cosa è successo"
Don Gallo

...la Grecia aveva lanciato un segnale...


...Londra ieri ne ha mandato un altro.
La politica continua a procedere su un binario morto fatto di trattative di bassa lega, scambi di voti, amicizie per appalti, promesse elettorali dimenticate, leggine che salvano amici degli amici mentre nel frattempo nel mondo reale il 5% delle famiglie non riesce a pagare i mutui, l'università è sempre meno accessibile per gli stipendi da fame che ci concedono, i precari sono dimenticati e il lavoro stabile è un sogno per pochi.
Qui non si tratta più, e non si è mai trattato secondo me, di una questione solo italiana ma si tratta dei pochi che strozzano i tanti dove i primi sono quelli che ogni giorno vivono la quotidianità e gli altri sono coloro che stanno nella cupola dorata.
Ecco direi che è arrivato il momento come dice Don Gallo di portare la gente a prendere coscienza...RISE UP.
giovedì 9 dicembre 2010 33 vostri commenti

La solitudine delle prime lettere

Vivere in questo paese è sempre più difficile, la politica diventa ogni giorno sempre più insopportabile, posti di fronte all'inadeguatezza di quelli che si fanno chiamare politici, dei loro lacchè e portaborse vari.
A volte è meglio non pensarci, vivere la proprio vita se si ha la fortuna di avere un lavoro sicuro con uno stipendio che ci hanno passato "giusto" e via così senza pensieri troppo difficili, quelli che fanno venire mal di testa.
Facile sarebbe se fosse così, poi però ti scontri ogni giorno con la quotidianità della gente che arranca, degli amici che non trovano lavoro, oppure ce l'hanno lavorando per una cooperativa a 38 ore guadagnando 700 euro, con magari dei figli che non possono permettersi un'università che sta diventando sempre più elitaria.
Figuriamoci se poi il nostro occhio cade sulle dichiarazioni dei nostri politici, che a parole si dicono preoccupati per la situazione del nostro paese, mentre sono già indaffarati nella compravendita dei voti per mantenere in vita un esecutivo vergognoso.
Angoscia ecco direi che la parola giusta è angoscia, per non poter sperare in una opposizione vera che solo in Italia riesce a non prendere al balzo questa occasione per cercare di andare al governo vincendo le elezioni, rimanendo li invece ferma su dichiarazioni di sostegno ad un fantomatico governo unitario con chiunque ma pur sempre con le maniche tirate su.
Non è possibile rimanere impassibili alle dichiarazioni dei futuristi e libertari che offrono un incarico bis nientemeno che a Berlusconi, facendo l'ennesima piroetta su sè stessi, tanto hanno capito che il Pd a prescindere da quello che fanno li guarda con la bavetta strizzando l'occhio destro, nemmeno sinistro.
Cosa abbiamo sperato in questi anni che hanno visto la nostra democrazia subire attacchi alla propria vita con un elenco infinito di leggi ad personam?
Una sola cosa, se non ricordo male.
La fine di questo governo e del berlusconismo (per questo ci vorranno sicuramente più anni).
Ora invece ci dicono che se si va a votare per il nostro portafoglio non va bene, che ci sono priorità, che è pericoloso per l'economia, come se invece se non andassimo a votare i nostri stipendi aumentassero di botto, la nostra economia galopperebbe... ci vogliono far passare vecchi "nemici" come possibili alleati, ci stanno togliendo le ultime speranze di vedere una sinistra unita che magari potrebbe anche rischiare di perdere al voto ma almeno manterrebbe intatta quella cosa che sta perdendo e che si chiama faccia.
lunedì 6 dicembre 2010 23 vostri commenti

Quei caschi per ricordare e dire BASTA!


Quei caschi per ricordare quelle vite, quelle famiglie.
Per ricordare 7 operai che tre anni fa persero la vita lavorando nella loro fabbrica la Thyssen... si lavorando. Facendo il proprio dovere, dove ognuno dovrebbe essere sicuro, tranquillo.
Invece in un paese dove comanda solo la produttività, dove comanda solo il capitale che se ne frega dei diritti, in un paese dove i contratti collettivi stanno subendo attacchi trasversali, attacchi che vanno anche verso la sicurezza sul lavoro... si muore li lavoro, si esce di casa si saluta la famiglia e non si torna più.
E questo non può e non dovrà mai essere ritenuto normale.
Quei caschi per ricordare e dire BASTA.
giovedì 2 dicembre 2010 31 vostri commenti

Decisamente tutto chiaro



"Gli Usa hanno chiarissimo che non ho assolutamente nessun interesse con nessun altro Paese, che non ci sono assolutamente interessi personali e che io curo soltanto l'interesse degli italiani e del mio Paese"

Effettivamente credo che sia tutto chiaro, a parte il fatto che non si riescono nemmeno a contare i soggiorni nella Dacia...



...ma lui stava lavorando per il paese, facendo di tutto anche l'asciugasudore, cosa non si fa per avere un lettone...

...poi per non dare troppo nell'occhio ha lasciato il freddo per andare al caldo baciando addirittura un anello per il bene del proprio paese...


...e per il bene dei profughi...


...noi però non avevamo bisogno di Wikileaks per sapere certe cose, lo sapevamo già che Silvio lavorava per noi anche negli anni 70...


...per darci un paradiso terrestre...



...e poi un decoder terrestre...


...per noi si era anche sacrificato facendo amicizie particolari...



...e con gli amici degli amici...

...perchè lui cura gli interessi del SUO paese.
E sarebbe il caso che iniziassimo a curare quelli del NOSTRO...


...qualcuno lo sta già facendo.
martedì 30 novembre 2010 31 vostri commenti

Le nostre braccia ti hanno preso




Ci hai dipinto e mostrato
ci hai parlato e ripreso
messi allo specchio per ciò che eravamo e
che siamo

Ci hai guardato con gli occhi severi
di chi capiva la direzione
e aveva già visto tutto

Ci hai fatto ridere, sorridere e
piangere
scuotere la testa perchè ci riconoscevamo
o forse per una vergogna difficile da mostrare

Ci hai fatto sentire orgogliosi
di ciò che può fare la nostra cultura
e consapevoli di cosa ci possono togliere

lo hai fatto e l'altra notte
ti abbiamo tutti sollevato
lunedì 29 novembre 2010 22 vostri commenti

Wiki Wiki!


PanicoPaPanicoPaPanicoPauraaa!!!!!!!!!!!
Sembra di vederli i diplomatici e i potenti di mezzo mondo.
Una specie di prova generale dell'ultimo dell'anno.
"Mancano solo 4 ore all'uscita degli scoop di Wikileaks", scandivano ieri le televisioni.
Qualcuno aveva iniziato già dal giorno prima, come il ministro della Difesa (ahhhhhhhhhhh) La Russa riuscito nell'impresa di sbagliare anche il nome "Wikiliki...", che tristezza, da aggiungere al famoso "Gogol" berlusconiano.
Insomma si parlava di gente con le valige pronte nelle ambasciate, di colletti bianche con chiazze di sudore imbarazzanti e governi in bilico (come se da noi non lo fosse da tempo)...
...meno 4 meno 3 meno 2 meno 1.... BOOM!!!!!!!

festini
infermieri
pazzi al governo
invasati
siliconati
escort
armi
megalomani
incompetenti
party
amici degli amici

...insomma a guardare la lista delle parole uscite da Wikileaks sembra di guardare le nostre statistiche dei blog quando andiamo ad analizzare chi arriva dalle nostre parti.
Che poi siamo sicuri che siano proprio bombe a parte qualche chicca.
Alzi la mano chi non sapeva dei festini del premier?
Chi non sapeva che fosse il portavoce di Putin?
Chi non sapeva delle infermiere vicino a Gheddafi?
La cosa terribile credo che stia proprio nel fatto che pochi si sbalordiranno visto che... non so ho come la sensazione che in fondo queste cose le sapessimo già e che soprattutto i popoli continuano a tenere nei posti di potere personaggi del genere...
mercoledì 24 novembre 2010 29 vostri commenti

Ma vaffanrifiuti!



...effettivamente...


...effettivamente... ma vaffanbicchiere presidente, te le tue telefonate in diretta e chi non ti sbatte il telefono in faccia!
martedì 23 novembre 2010 19 vostri commenti

"Nella vita, se si può, si fa del bene. E se non si può, non si deve fare nemmeno del male"

C'è un'Italia che si salva, quella che sta nell'ombra, nella quotidianità delle nostre città, quella che non fa notizia, quella che fa gesti che potrebbero essere normali.

"E perché? Forse che i giornali non hanno altro da scrivere? Me, devono venire a cercare? Non sono nessuno, io. Sono una persona modesta. Senza cultura. C’ho la terza elementare"..."Ma il suo giornale non tiene che scrivere, forse?"

Già! Chi parla è Giovanni un anziano siciliano che vive a Genova e che ogni domenica regala cannoli, paste o altro a chi ha bisogno, chi non se li può permettere...

"E dov’è la storia? C’è mezza Italia che ha bisogno, io non faccio nulla. Quando trovo qualcuno che ha bisogno cerco di aiutarlo, ché così m’hanno insegnato"

...eh la storia c'è! C'è perchè Giovanni è uno di quelli che non si volta dall'altra parte quando qualcuno chiede aiuto, che non tira dritto, che non si infastidisce se per strada viene fermata.
Giovanni dice parole semplici... "così mi hanno insegnato"... già ma noi invece cosa stiamo insegnando?!?

"No, non sono ricco, se è quello che vuole sapere e che avrà pure già capito"..."Certo che magari ci sono momenti in cui non proprio tutte le settimane posso regalare canditi. Mio padre non mi ha lasciato ricchezze materiali, ma un insegnamento prezioso. M’ha sempre detto: nella vita, se si può, si fa del bene. E se non si può, non si deve fare nemmeno del male"

...c'è un Italia che si salva, che pensa davvero agli altri, che dice "devo vivere ancora per aiutare qualcuno", che non mette al primo posto il denaro, la prevaricazione.
E' anche un'Italia di Giovanni che ci può salvare.
lunedì 22 novembre 2010 19 vostri commenti

Eh grazie!



Avete presente i botti di fine anno. Ecco sembriamo proprio a quel punto.
Una sorta di delirio organizzato.
Passiamo da un presidente del Consiglio che continua a dire va tutto bene no problem ad un presidente della Repubblica che dice di non aver mai visto il decreto rifiuti mentre la Ue sta toccando con mano lo schifo della Campania consacrando che "Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c'è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata".
Una sorta di pioggia di meteore insomma quella che ci sta cadendo addosso...

...un ministro dell'interno che chiede il diritto di replica, quando ha già tutti gli strumenti per farlo, ottenendo dagli zerbini di corte un posto in prima fila in tutti i canali televisivi...
..un ministro che non si sente più coccolato dal premier che ha deciso di abbassare il target di età delle sue prede e minaccia le dimissioni, dopo la fiducia però eh...
...un ministro "poeta" che non riesce a capacitarsi del fatto che ce l'abbiano tutti con lui e che Silvio non lo consideri poi così tanto, e magari rischia di perdere anche il posto nel mausoleo di Arcore...
...un presidente del consiglio che da del matto a non si sa chi durante la conferenza di Lisbona...
...i finiani che vogliono il simbolo del Pdl come tutte le buone famiglie che si separano...
...il pd che vuol fare l'alleanza con tutti ma anche con nessuno e comunque l'importante che non siano di sinistra, non si sa mai...

...insomma anche le meteore non sono più come una volta, ora si fermano e... ritornano e naturalmente cadono sempre nello stesso posto.

Ah dimenticavo, servono volontari per tirare fuori la signorina del video dalla munnezza.
giovedì 18 novembre 2010 30 vostri commenti

Quello non è cosa buona e giusta



..."qualche prete vanitoso che in tv si è prestato a fare da scendiletto"...
"L'Avvenire"

Si scendiletto va bene. Ma per chi?
Per gli ultimi come fa Don Gallo da una vita e come lui altri preti, per coloro che soffrono, quelli che hanno bisogno, i dimenticati e gli oppressi. Non certo per quelli dei grandi palazzi, le autorità, quelli sempre col vestito nuovo, quelli che se ne stanno al calduccio con la penna in mano a sparare cazzate convinti di essere magari il prolungamento del pensiero di Dio o meglio di una Chiesa con dei vertici vergognosi e sempre più distanti dai veri bisogni dell'uomo.
Ma forse sotto sotto l'Avvenire nonostante la condanna al premier preferisce quelli che "contestualizzano" le bestiemme come Don Fisichella, oppure preferisce quelli che chiudono le porte delle chiese perché altrimenti entrano quelli che hanno davvero bisogno, quelli che cacciano dagli scalini delle chiese chi chiede l'elemosina che si può dare solo quando passa il sacrestano con il sacchetto tra i banchi, magari l'Avvenire preferisce frasi come quelle di Don Verzè...


...insomma Don Gallo da il cattivo esempio poi magari la gente si convince realmente che un prete debba essere così. E questo non è cosa buona e giusta.
mercoledì 17 novembre 2010 18 vostri commenti

Su al Nord... No!

C'è chi presenta relazioni, Direzione Investigatica Antimafia...

..."coinvolgimento di alcuni personaggi, rappresentati da pubblici amministratori locali e tecnici del settore che, mantenendo fede ad impegni assunti con talune significative componenti, organicamente inserite nelle cosche, hanno agevolato l'assegnazione di appalti ed assestato oblique vicende amministrative"...

...e chi ci ride sopra invece di andare a fondo...

D'altra parte un governo del Fare si deve occupare anche del lato comico di tutte le faccende.
martedì 16 novembre 2010 28 vostri commenti

Sempre in terza classe

Chissà quante volte abbiamo letto sui muri delle nostre città una scritta del genere.
Chissà quante volte l'abbiamo pensata... facendo poco però per mettere in atto questo intento.
Già perchè l'Italia non è in crisi da adesso ma da sempre direi, e da sempre sono gli stessi che si sobbarcano il peso del problema. Un paese dove per anni ci hanno raccontato che non esistono classi, che forse si prima c'erano ma ora non più. Invece assistiamo in continuazione ad una scollamento tra chi guadagna 1000 euro al mese (se riesce) e chi invece si porta a casa da 15mila in su, magari senza fare niente.
Pensate solo alle varie Autorità, come ha mostrato Report domenica sera, con commissari scelti dai partiti e nella maggiorparte dei casi senza competenze specifiche (un medico in quota UDC che si occupa di comunicazione) che si portano a casa stipendi d'oro. Per non parlare dei presidenti che arrivano a guadagnare dai 250mila euro ai 500 mila all'anno, qualcuno anche con doppi incarichi.
Oppure autorità che non servono a nulla come l'ISVAP che dovrebbe vigilare sulle vostre assicurazioni che ogni anno inspiegabilmente, anche senza incidenti, aumentano.
WHO WATCHES THE WATCHMEN, già perchè di solito ad occupare le alte cariche di queste autorità ci sono persone che hanno già ricoperto altre cariche e che magari hanno avuto rapporti con quelli che ora devono controllare. Insomma tutti al riparo tranne noi.
Domanda.
Come mai la mannaia di Tremonti non si è abbattuta su stipendi del genere?
Sugli sprechi di autorità inutili?
Su doppi incarichi con stipendi 10mila euro al mese?
Risposta.
Perchè quei posti fanno gola a tutti. Servono ai partiti per piazzare amici degli amici, per avere conoscenze per creare la rete di consensi che non è più convincere la gente con idee ma conquistare le persone col potere di una posizione.
Insomma sembra proprio che quella scritta non abbia tempo e che debba rimanere li insultata dai continui affronti di una CASTA che si sente tutelata, da gente come Minzolini che spende 64 mila euro di soldi pubblici per divertirsi alle spalle dei contribuenti, confezionando sul suo squallido Tg servizi sulle Terme di Saturnia per poi andarsene in vacanza proprio li in una suite, servizi sulle crociere per poi piazzarsi sulla prua della nave come se fosse sul Titanic magari abbracciato al suo Masi...

"La prima classe costa mille lire,
la seconda cento, la terza dolore e spavento."

...sarebbe il caso di iniziare a sfondare i cancelli della terza classe prima che finiscano le scialuppe.
venerdì 12 novembre 2010 17 vostri commenti

Salti... chi può!

Prima Parte
Dove si deve indovinare chi l'ha detto

"La tua dittatura ha rovinato il fascismo; la formula imbecille e ristretta della guerra fascista ha portato la nazione alla rovina; togliti quella greca da generale, toglici queste aquile dai cappelli; ora non basta più che la responsabilità del comando te l'assuma tu, ci siamo anche noi, c'è il paese.
Che hai fatto nei quindici anni nei quali hai tenuto i ministeri militari?"

Seconda Parte
Dove si insinua il dubbio.

Sala del Gran Consiglio del Fascismo, 25 luglio 1943, Grandi rivolto al Duce....
oppure
...salone interno di Palazzo Grazioli, Novembre 2010, Fini rivolto a Berlusconi.

Terza Parte
Dove viene svelato l'arcano.

Si era proprio lui, non Fini no... Grandi.
Si perchè l'atmosfera che si respira ricorda (anche se io non c'ero lo giuro) il Gran Consiglio, sembra che piano piano stiano scendendo tutti dalla barca...Biondi (quello del colpo di spugna a favore di Tangentopoli), addirittura Feltri ieri sul Fatto parlava di non avere più voglia di difende il premier.
Insomma una corsa a sinistra del premier per occupare poi il posto a destra.
Come se in questi anni ci fosse stato solo lui, come se fossero roba nuova. E' chiaro che sono migliori di B. ma anche il peggiore dei peggiori lo sarebbe, però fa davvero sorridere vedere Fini che parla di umanità, di diritti umani quando ha dato il nome insieme a Bossi alla legge sull'immigrazione, quando hanno votato tutti insieme il reato di Clandestinità. Fa sorridere e mette tanta tristezza se si pensa ad una sinistra che si sta facendo soffiare il posto da coloro che per anni hanno governato insieme a Berlusconi avallando ogni sua legge ad personam (a parte in quest'ultima parte).
E' chiaro che B. è il problema maggiore, e che tutto è meglio di lui che è entrato nel corpo di molti italiani che per anni credo si porteranno ancora dietro, ma la Storia dovrebbe insegnarci qualcosa quel consiglio fu l'inizio di una fuga dal grande capo che poi continuò durante la liberazione dal fascismo per trovarsi poi dopo pochi giorni quelli che stendevano il tappeto rosso davanti al duce in piazza a inveire contro di lui per poi fare una piroetta ed occupare nuovamente i posti di comando.
mercoledì 10 novembre 2010 25 vostri commenti

80-60-89

Si sembra proprio un vestito fatto su misura, un abitino cucito ad arte dal ministro Tremonti, sotto l'attenta osservazione dello specialista delle curve di Arcore, per un cliente particolare. L'Italia.
Misure da far girare la testa, quelle di una signora che vuol far vedere quanto è bella fuori per coprire tutto il marcio che sta dentro...
Un sarto che gioca con in numeri, che a volte li inventa con una fantasia degna del creatore della finanza creativa.
Ci avevano avvertito che questo sarebbe stato il governo del FARE, e stanno realmente facendo, tagli all'...

...80 per cento alla cultura...




...60 per cento ambiente...






...89 per cento delle borse di studio...


In arrivo prossime taglie... sanità, scuola pubblica, investimenti sulle politiche industriali.
Siete pregati di non dire più che questo governo non fa.
martedì 9 novembre 2010 33 vostri commenti

7 a 4

Ci sono momenti in cui vorresti essere li e abbracciarli.
Allungare le braccia e stringerli, dargli un pacca sulle spalle guardarli in faccia per dirgli grazie.
Si grazie per la loro magnifica e umana normalità. Per la loro capacità di farci sapere che non siamo soli e che la speranza non è solo una concessione dei padroni.
Non sto parlando di eroi, no, sto parlando di uomini che chiedono semplicemente un paese normale dicendocelo seriamente...




...oppure col sorriso sulle labbra strappandoci una risata...




...oppure attraverso una lista.




Uomini liberi che possono essere criticati certamente, che possono anche non essere simpatici perchè no! Ma liberi di direi ciò che vogliono, liberi di non dover rispondere ad un padrone, che non devono stare dentro a paletti, liberi di scrivere senza dover pensare alle conseguenze o al potente che potrebbe incazzarsi, liberi di non dover difendere il proprio datore di lavoro, liberi di avere una coscienza senza essere una proprietà privata.
Uomini e numeri come i 7 milioni e mezzo di italiani che hanno seguito Vieni via con me per respirare libertà contro i 4 milioni e otto che continuano a scegliere la finzione di 4 mura guardate da un occhio virtuale mentre gli altri lottano con il vero Grande Fratello.
lunedì 8 novembre 2010 26 vostri commenti

Dove quella libertà non è un "diritto assoluto"



Chissà magari si scambiano idee sui metodi, sulle relazioni da gestire, sugli interventi.
Tra un lettone ed una "bella donna" poi trovano anche il tempo di confrontarsi sul livello del giornalismo nel proprio paese.
Un asse che dura da più di dieci anni, che imbarazza il nostro paese e anche l'Europa direi, ma che il premier non perde occasione invece per difendere.
Forse perchè Putin è quello che Silvio vorrebbe essere, il suo obiettivo finale, il suo modello di democrazia, quella dove come disse lui "la libertà di stampa non è un diritto assoluto". Un paese dove spariscono i giornalisti e nessuno rompe le scatole con inchieste, un paese dove se parli, se non vuoi abbassare la testa di fronte ad un regime finisci morta ammazzata nell'ascensore di casa tua come Anna Politkovskaja, dove se segui l'opposizione, se ti azzardi a dire "mah forse non è proprio democratico questo paese" finisci in coma come Oleg Kashin, un giornalista del periodico russo Kommersant, massacrato di botte davanti a casa sua.
Come si può dimenticare il messaggio cordiale lanciato da Silvio ad una giornalista russa che chiedeva spiegazioni a Putin per una sua relazione con la giovane deputata Alina Kabaeva...

...ma sono ragazzi, stavano solo scherzando.

venerdì 5 novembre 2010 20 vostri commenti

Succedono cose che voi umani...

Succedono cose a pochi passi da noi...

...succede che le cooperative scendano in piazza a Genova, assiemme agli enti che si occupano delle attività sociali, quello che viene chiamato terzo settore, il sociale per intenderci, succede che sul palco parlino i preti di periferia come DonGallo, Don Farinella i rappresentanti delle cooperative per spiegare che il problema riguarda tutti e poi...

...succede che sui giornali quella protesta venga attribuita ai politici, già quelli che stanno in regione (la Liguria in questo caso) che riversa anche giustamente le colpe sul governo che taglia i fondi e che non si degna neanche di ricevere i rappresentanti del governo locale, senza però minimamente accennare al fatto che forse le colpe stanno anche di qua, lato Pd per intenderci, prima di arrivare a tagliare i servizi al cittadino ho il sospetto che ci possa essere altro...

... succede che nelle strutture dove molte volte andiamo a trovare gli anziani, ruotino figure di volontari o anche gli ex obiettori, insomma il servizio civile. Però attenzione questo succedeva, si perchè probabilmente non succederà più dato che qualche mese il governo che ora taglia il finanziamento alle regioni, invece di dare i soldi per il servizio civile li metta per la mini leva, credo che il mini stia li per il fatto che siamo in presenza di minicervelli dei ministeriali...

...succede poi che quel corteo ieri sera passi per le strade di Genova, così sfilando, cantando come sempre dando quelle emozioni che solo la lotta di piazza ti può dare vero, ma c'è un però direi il punto è "QUANTO SA LA GENTE DEI PROBLEMI DEI LAVORATORI?". Direi zero. Si perchè alzi la mano quanti non hanno mai sentito la frase "questi non sanno cosa fare e scendono in piazza!!!!". La posta ormai è davvero troppo alta e i metodi di protesta vanno cambiati, non può bastare solo il corteo di una singola categoria ma deve essere sempre e perennemente generale. Perchè se tagliano il sociale non interessa solo me ma anche tutte le persone che hanno parenti che non possono più stare a casa, quelli senza famiglia, i disabili. Se tagliano i trasporti è questione di tutti, se perde il lavoro una qualunque persone è problema di tutti perchè quel individuo non può partecipare alla vita economica non avendone una sua, che è basilare...

...succede poi che arrivino anche buone notizie...

...seguite poi dalla rassicurazione che i nostri soldi saranno ancora impegnati bene per i prossimi anni...

...le massaggiatrici e i comuni in pieno parco naturale possono tranquilizzarsi, per certa gente si trovano sempre i fondi e le sedie.
giovedì 4 novembre 2010 30 vostri commenti

Vola lontano BELLA




Sono contento di non vederla li tra le pellicce, i visoni, i gioielli e quei personaggi disinteressati che si troveranno seduti l'uno accanto all'altro con l'unico scopo di fare a gare su chi è meglio vestito.
Contento per il fatto che non si mischi col vuoto di contenuti che negli ultimi anni abbiamo potuto ascoltare nei testi delle maggioranza delle canzoni.
Felice di saperla distante da quella Giovinezza, e al sicuro con suoi valori che ancora trasmette e le lotte che rappresenta.
Si, lontana dall'ennesimo tentativo di mettere tutti sullo stesso piano, l'ennesima manovra revisionista che vuole confondere, e che non vuole dire che c'era chi lottava per libertà di tutti e chi no. Fuori dai dibattiti magari aperti tra una canzone e l'altra dove si potevano fare paralleli assurdi tra i vinti e vincitori di una gara canora e i Vinti e i Vincitori di pansiana invenzione.
No basta.
La storia non si tocca, quella storia non si tocca. Nascondendosi dietro il fantasma della par condicio vogliono infilare nel calderone televisivo messaggi inquietanti... l'anno scorso i Savoia, quest'anno si dai un po' di sano fascismo che non guasta.
Chissenefrega se quello è l'inno fascista, di una dittatura e l'altra invece (assieme a Fischia il Vento) quella di coloro che hanno dato la vita per la libertà di tutti... magari il prossimo anno chiamiamo anche Benigni a leggere il Mein Kampf
E poi chissenefrega se nella costituzione è condannato il fascismo, intanto sono già tutti sdoganati bevendo alla fonte di Fiuggi...
Vola lontano BELLA nelle tue lotte che ancora continuano e fai CIAO sulle ali di quella libertà che hai conquistato per noi tutti.
mercoledì 3 novembre 2010 23 vostri commenti

Il teatro dell'assurdo


Attori:
Minzolini, nei panni de "Lo Zerbino di Corte"
Belpietro, nei panni de "Il Paladino della Verità"
Feltri, nei panni de "Il Gossipparo"
Capezzone, nei panni de "La Banderuola"

SECONDO ATTO - "Quando cantavo contro i napoletani ero solo un tifoso del Milan..."

Attori:
Bruno Vespa, nei panni del plastico di sè stesso
Matteo Salvini, nei panni di uno che non riesce nemmeno a prendersi sul serio

TERZO ATTO - "Si, ma forse, però!" (parte corale)

Attori:
Il PD, nei panni di... non è dato sapere.

QUARTO ATTO - "Ora basta, ma ancora un po' non è male!"

Attori:
I Finiani, nei panni della Premiata ditta non ci muoviamo di qui


QUINTO ATTO (Monologo Finale) - Apertura del Forum della famiglia

Attore:
Silvio Berlusconi, nei panni di... qualcuna
martedì 2 novembre 2010 27 vostri commenti

Aggrappati al tuo contenuto infinito


In questo periodo di vuoto collettivo, di mancanza di appoggi e di personaggi pubblici ancora più insignificanti.
Stretti tra la volontà di non parlare dei problemi veri, le escort di turno, le casa regalata, gli omicidi in diretta e la finta commozione.
Costretti ad essere testimoni di un tempo che sembra passare a duecento all'ora, calpestando tutti e tutto, travolgendo le individualità, le persone, i valori.
In una società dove una barzelletta governa il paese non producendo neanche sorrisi ma risate finte da sit com anni ottanta.
Ogni giorno schiacciati da dichiarazioni come queste...


...mi aggrappo solo al pensiero di un contenuto infinito, di un uomo libero come eri tu Pierpaolo strappatoci quel 2 novembre del 1975 quando tu morivi e io avevo solo nove giorni...

"Non c'è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogan mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l'aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano; il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione) non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre"
(P.Pasolini, Corriere della sera, 9 dicembre 1973)

...ci aveva avvertito, lo aveva detto, non aveva le prove o forse si, noi comunque le abbiamo ma perserveriamo.
venerdì 29 ottobre 2010 29 vostri commenti

Persi nel cubo di Ruby

Eh già perchè ci siamo dentro a questo cubo.
Non ne usciamo, non riusciamo a risolvere l'enigma.
A volte sembriamo sul punto di arrivare alla soluzione, vedere la meta, una speranza per andare avanti e vedere la luce ma in un attimo siamo spinti di nuovo al buio.
Già perchè mi sembra di rivedere i giorni di Noemi, della festicciola, del gran casino finito poi come sappiamo e nel frattempo tutto il resto, che invece dovrebbe far riflettere ancora di più gli italiani sparisce, viene messo sotto il tappeto per un po per essere tirato fuori a distanza.
Spazzatura? Mettiamola da parte.
Crisi? Macchè...
Tagli alla Sanità? Neanche per idea...
Tagli alla Scuola? Che scuola?
Mancanza di una strategia industriale? Lasciate perdere...
1 ragazzo su 4 è disoccupato? Ecchissenefrega...
Ora abbiamo nuovamente il sesso del premier a farla da padrone, abbiamo materiale che interessa l'italiano, quello che poi servirà a B. per passare ancora una volta per il perseguitato, nascondendo il resto.
Se questo fosse un paese normale si sarebbero già accorti della bassa moralità dell'omino di Arcore, uno che, come altri, predica tanto sfilando al family day, tirando magari tra i denti giù un cristo contestualizzato però, e poi fa quel che vuole sul lettone di Putin. E gli italiani che fanno? Leggono si, ci stanno dietro per un po' e poi... puff!
Dovrebbero riflettere un po' di più sul fatto che un presidente del Consiglio si prende la briga di chiamare una Questura per un privato cittadino, per la buona parolina mentre quelli che non sono nel giro, che non hanno avuto il piacere dell'imperatore possono anche crepare! Ma questo non interessa all'italiano.
Non vorrei davvero che ora sparissi tutto come al solito, i guai di questo governo i danni che sta facendo e che ci porteremo per molto, le ingiustizie sociali di ogni giorno, l'avvilimento continuo dei lavoratori. Arriverà mai il giorno in cui questo paese prenderà in considerazione tutto il problema "moralità". Uno stato vero andrebbe a fondo su questa vicenda di un premier ricattabile ormai anche da Topo Gigio (per abuso di immagine nel caso del vaccino influenzale) ma non tralascerebbe il resto.
Ora parliamo di Bunga Bunga e non accorgiamo nemmeno che a noi ce lo stanno facendo da anni!

Latest Tweets

 
;