mercoledì 30 giugno 2010 41 vostri commenti

Ritiriamo fuori le magliette a righe. Genova, 30 giugno

La storia la sapete.
La città la conoscete. Genova.
L'anno, il 1960.
50 anni fa, oggi.


Oggi che essere stati e essere fascisti sembra essere un vanto, oggi che tutto ciò che è sinistra viene demonizzato dai media in mano ad un uomo e al suo conto corrente, oggi che la costituzione viene presa a calci, derisa, messa da parte, oggi la lotta e la resistenza continuano.


In quei giorni uomini, donne e ragazzi, operai, ex partigiani, dissero no al Congresso del Msi nella città medaglia d'ora per la resistenza, dissero no ad un affronto, divennero guardiano della costituzione che vietava e vieta la ricostituzione del partito fascista. Magliette a righe, perchè erano quelle a buon mercato, contro fucili e manganelli dei scelbini.


Cariche della polizia che difendeva i fascisti, insomma lo stato che va contro se stesso, perchè in una Repubblica lo Stato è la costituzione e il popolo in quel momento unito per difenderla.


Oggi i fascisti sono al governo, del paese, stanno dentro i consigli regionali come Plinio qui a Genova che in questi giorni insieme ad altri ex missini aveva organizzato un convegno sui fatti del 30 giugno, ora annullato, proprio nello stesso giorno, nella stessa via, come a volere celebrare un altro affronto alla città. Minacciando anche una denuncia per apologia di reato nelle celebrazioni previste dalle istituzioni locali per il cinquantenario dei disordini con dichiarazioni del genere...

''A oggi il dato a dir poco sconcertante e' rilevare che la Regione Liguria ha erogato 20.000 euro per garantire una manifestazione per la ricorenza del 50° anniversario dei fatti del 30 giugno 1960, manifestazione che si propone con termini apologetici rispetto ai fatti di devastazione occorsi 50 anni fa"

Questione di punti vista, o meglio questione di svista di punti della costituzione. Chi difende la carta viene visto come teppista, come ribelle mentre chi dovrebbe far rispettare la legge, e quindi anche la costituzione girava per le strade su camionette...


"La polizia sta cercando i sobillatori di queste manifestazioni, non abbiamo nessuna difficoltà ad indicarglieli. Sono i fucilati del Turchino, di Cravasco, della Benedicta, i torturati della casa dello studente"
Sandro Pertini


A soli 15 anni di distanza Genova si ritrovava in casa coloro che erano stati cacciati e che subito avevano trovato rifugio nell'ipocrisia italiana, nella scelta di mettere dalla parte dei cattivi quelli di sinistra e dalla parte dei buoni, dello stata i fascisti riabilitati il giorno dopo la liberazione. Persone come il fascista Basile che aveva emesso decreti del genere...

"Agli operai un ultimo avviso (...) Vi avverto che qualora crediate che uno sciopero bianco possa essere preso dall’Autorità come qualcosa di perdonabile, vi sbagliate, questa volta. Sia che incrociate le braccia per poche ore, sia che disertiate il lavoro, in tutte e due i casi un certo numero di voi tratti a sorteggio verrà immediatamente (...) inviato, non in Germania, dove il lavoratore italiano è trattato alla medesima stregua del lavoratore di quella Nazione nostra alleata, ma nei campi di concentramento dell’estremo Nord, a meditare sul danno arrecato alla causa della Vittoria"

...contro questo affronto Genova non poteva stare ferma. Altri tempi ora la gente tira dritta, si arrabbia perchè in centro quando c'è il corte non può fare shopping.
Altri tempi, altre persone, altri uomini...


...che marciavano uniti a testa alta.
Altri discorsi, altre personalità, altre parole...


...come quelle di Sandro Pertini pronunciate a Genova il 28 Giugno...

"A voi che ci guardate con ostilità, nulla dicono queste spontanee manifestazioni di popolo? Nulla vi dice questa improvvisa ricostituita unità delle forze della Resistenza?
Essa costituisce la più valida diga contro le forze della reazione, contro ogni avventura fascista e rappresenta un monito severo per tutti. Non vi riuscì il fascismo, non vi riuscirono i nazisti, non ci riuscirete voi.
Noi, in questa rinnovata unità, siamo decisi a difendere la Resistenza, ad impedire che ad essa si rechi oltraggio.
Questo lo consideriamo un nostro preciso dovere: per la pace dei nostri morti, e per l'avvenire dei nostri vivi, lo compiremo fino in fondo, costi quello che costi."

Oggi Genova marcerà ancora una volta, scenderà in piazza, per la costituzione, per la libertà, per la resistenza che non è mai finita. Per ricordare che il popolo disse no al fascismo e con quel no contribuì alla caduta di un governo imabarazzante come quello di Tambroni.
Marcerà per quei ragazzi che subirono dopo i fatti del 30 giugno ritorsioni, arresti, carcerazioni di anni e la difficoltà poi di reinserirsi nella società, abbandonati.
Ricordando quelle magliette a righe che dobbiamo ritirare fuori dagli armadi.
martedì 29 giugno 2010 31 vostri commenti

Repetita Mangano




"Era una persona in carcere, ammalata invitata più volte a parlare di Berlusconi e di me e si è sempre rifiutato di farlo. Se si fosse inventato qualsiasi cosa gli avrebbero creduto. Ma ha preferito stare in carcere, morire, che accusare ingiustamente. E' stato il mio eroe. Io non so se avrei resistito a quello a cui ha resistito lui".

B.: Dai Marcello vedrai c'è la cassazione e tutto si aggiusta, non ti preoccupare!
D.U: Si bravo lo dici te che sei bello tranquillo, sei sempre leggittimamente impedito. E gli altri però, degli altri te ne freghi. Non sei come Mangano lui si che si ricordava degli amici degli amici...
B.: Si va beh ma dai stai parlando di uno che non sa che gli hanno comprato casa davanti al Colosseo.
D.U.: Eh...
B.: E l'altro che non sa nemmeno a che ministero è stato assegnato.
D.U.: Uhm...
B.: Voglio dire non è che posso fare tutto io, cercate di inventarvi qualcosa, io la mia fantasia al potere l'ho messa, lodini, impedimenti vari voi invece non sapete nemmeno inventare bene. Quello la va a dire che ce l'hanno con lui per colpa dell'Italia.
Comunque state tranquilli ora blocco internet, ripeto un po' di volte agli italiani che non devono leggere i giornali, intanto sono già pochi, e il gioco è fatto. Magari un posto al ministero lo trovo anche per Tartaglia ora che è stato assolto perchè io sono Silvio il Magnanimo. Dovete solo stare tranquilli, lasciare fare a me. Il resto come sempre ce lo mettono gli italiani...
lunedì 28 giugno 2010 22 vostri commenti

QEA

“Siamo 1,9 milioni e tra noi ci sono almeno 400mila bambini orfani per colpa dell’aids. L’aspettativa di vita è scesa a 34 anni”

QEA
Questa è l'Africa.
Lo ripeteva spesso Di Caprio in Blood Diamond film di qualche anno fa sulla tragedia del commercio dei diamanti, una schiavitù a cielo aperto con tanto di firma da parte dei grandi rivenditori di gioielli del Nord Europa.
"It's time for Africa"
Dicono in molti in questo periodo in cui il carrozzone dei mondiali di calcio ha affittato un paese devastato dalla povertà per far vedere che anche loro si preoccupano delle sorti del continente nero. Dei soldi spesi per stadi inutili invece non è dato sapere.
Questo non sarà un post contro i mondiali, no. Sono sincero io quando posso li guardo, li ho sempre guardati, affascinato da nazionali che non vedi mai, incontri più o meno storici. Dico quando posso perchè ero abituato al fatto che quel tipo di calcio fosse accessibile a tutti, ma i tempi cambiano e quindi le porte dello sport ti vengono aperte solo se hai in mano una tessera sky o premium che sia.
Questo è il mondo.
LESOTHO.
Magari per qualcuno potrebbe essere un locale in un centro storico, per altri nulla , per pochi forse un piccolo stato in mezzo al Sudafrica.
Nessun sbocco sul mare, durante l'apartheid era un serbatoio di manodopera.
1 milione e 900mila abitanti di cui circa 400mila ORFANI a causa dell'Aids, la stessa malattia che il presidente sudafricano Zuma ha dichiarato sotto giuramento di averne temuto il contagio durante un rapporto con una prostituta e di avere provato a mandarla via con una doccia.
QEA.
Una doccia che forse in Lesotho pagherebbero caro per averla.
Uno stato fantasma. Uno stato chiuso per il mondiale. Ingressi bloccati in Sudafrica per il mondiale causa sicurezza, causa televisioni, si sa in questi casi lo sporco viene messo sotto i tappeti, vedere alla voce bidonville spostate.
Un governo quello del Lesotho che sfiora il ridicolo per la sua inutilità, nel paese non si stampa nemmeno la moneta, il maloti, si compra dalla Gran Bretagna.
Gli unici affari che si possono fare sono quelli con la marjuana tanto che i bambini che vengono cresciuti grazie ai proventi della droga prendono il nome di BANA BAMATEKOANE, figli della marijuana.
QEA.
Un paese dove è nato l'Anc, il partito movimento di Mandela, un paese che è stato padre fondatore della rivoluzione contro l'apartheid che per assurdo lo metteva in condizione di ricevere aiuti internazionali che in quel periodo arrivavano.
Ora no. "Ci dicono di rivolgerci al Sudafrica”.
Ma non si sente, troppo alto il rumore delle Vuvuzelas.

(fonte: articolo de "L'internazionale")
giovedì 24 giugno 2010 12 vostri commenti

NIKI


Non posso nemmeno immaginare

cosa un uomo
un ragazzo
possa provare

in quei momenti di paura e solitudine
tenuto in gabbia

da un mondo

senza rettitudine


Oggi è il giorno in cui dobbiamo pensare

a un uomo
un ragazzo
ucciso,
mentre voleva volare

Questo è il giorno in cui dobbiamo gridare

per farci sentire
abbattendo i muri

e per non farli più alzare

Facciamolo per Niki per tutti, da ogni città

teniamoci stretti
alziamo la testa

e continuiamo a chiedere la verità.



Niki Aprile Gatti ucciso il 24 giugno 2008
mercoledì 23 giugno 2010 24 vostri commenti

FidateviItalianiAboliremoTutto




FidateviItalianiAboliremoTutto

Li hanno calpestati, i diritti.
Li hanno derisi, i diritti.
Hanno minacciato gli uomini e le donne di Pomigliano.
Hanno calpestato la loro dignità.
Hanno preso di mira loro per poi prendersi il paese. E ora li insultano ancora una volta.
Credo molto sinceramente che la famiglia Agnelli debba a questo paese più di quello che tutti noi messi insieme moltiplicato per un numero che non riesco neanche ad immaginare dobbiamo (eventualmente) alla famiglia dell'orologio sul polsino il cui capostipite in tempi passati si mostrava felice assieme al duce.
Lo stato li ha mantenuto per anni, li ha sovvenzionati, hanno fatto gli imprenditori vantandosi di avere delle menti eccelse con i nostri soldi e ora ricattano. Ricattano un paese che è formato da persone che chiedono solamente una cosa.

LAVORO

Ma si sa questo non si deve chiedere, ora sono tutti impegnati per modificare questa costituzione che sembra essere diventata un male terribile quando in realtà sostanzialmente non è mai stata applicata in Italia

MAI

Prima tutti a dire "a si è vergognoso, all'est fabbricano per una miseria, di la fanno fanno fare i palloni senza diritti" poi quando si alza un Marchionne con tanto di golfino sulle spalle e dice "o così o arrivederci" cosa succede dalla politica...

SILENZIO

Ora pensate a dei numeri... no non quelli della disoccupazione! No no nemmeno quellli quelli sono gli stipendi degli operai. Pensate a questi

4,78 MILIONI GUADAGNATI DA MARCHIONNE NEL 2009

e

5,17 MILIONI GUADAGNATI DA MONTEZEMOLO

quelli che chiedono i sacridici agli altri.
Poi pensate a quella che dice, assieme al ministo Sacconi, che siamo più moderni ora, si proprio lei SUPEREMMA MARCEGAGLIA, pensate alle sue parole dette qualche mese fa...


Questa è la loro visione di MODERNITA', per me è una continua decadenza di una società.
martedì 22 giugno 2010 24 vostri commenti

Indovina cosa ha detto!


"So per certo che la stragrande maggioranza degli italiani è d'accordo con me sull'OTTUSITA' DI QUESTO GOVERNO E I PROGRAMMI DA REGIMETTO DEL LORO PREMIER, POI L'assoluta necessità DI FARE della legge sulle intercettazioni IL PUNTO IMPORTANTE DEL NOSTRO PROGRAMMA E' CHIARA A TUTTI E SAPETE PERCHE', tant'è vero che quando ne parlo in pubblico raccolgo solo applausi di consenso GRAZIE ALLA MIO SERVIZIO D'ORDINE CHE MI TIENE LONTANO QUEI ROMPIBALLE COMUNISTI CHe INVECE di UN incoraggiamento per andare avanti fino all'approvazione definitiva VORREBBERO FISCHIARMI, LORO VOGLIONO LA DEMOCRAZIA che ormai è in dirittura d'arrivo. E quando la legge sarà approvata il nostro Paese sarà davvero UN SOVRAPpiù europeo, più INcivile e più LONTANO DAL RESTO DEL MONDO moderno... Il mio obiettivo è porre fine aLLA DEMOCRAZIA A un sistema di abusi DEMOCRATICI che in tanti anni haNNO di fatto cancellato il nostro, MIO, diritto alla privacyONE DEI VOSTRI DIRITTI. Questa situazione è purtroppo il portato di una cultura COMUNISTA giustizialista che accomuna una piccola lobby di pm ROSSI politicizzati CHE NON HO POTUTO COMPRARE O CANDIDARE e la lobby dei giornalisti CHE NON HANNO ACCETTATO DI ENTRARE NEL MIO LIBRO PAGA, CHE POI SONO QUELLI che invece di fare le inchieste sul campo MAGARI DI CALCIO preferiscono fare del 'copia e incolla' sui fascicoli delle Procure ECCO LA PROSSIMA LEGGE SARA' ANCHE PER VIETARE I COMPUTER ORA CHE MI VIENE IN MENTE"
lunedì 21 giugno 2010 24 vostri commenti

Contessa! Ma lo sa che...

Pronto?
Ciao Pina come stai?
Bene bene grazie e tu?
Bene sto guardando il mio programma preferito Mattino5, come mi piace quel programma li!
Eh si meno male che ci sono ste cose
Guarda mi rilassano un po' invece di sentire sempre cose negative, basta si si!
Eh si ma hai visto quelli di Pomigliano cosa stanno facendo?
No...
Eh te lo dico io allora non vogliono lavorare quelli li altro che! Dicono che manca il lavoro e poi te lo offrono e lo riufiuti ma si può essere così c'ha proprio ragione il Castelli, se non ci danno il federalismo ce ne andiamo noi con la forza.
Vero... dici bene dici!
E poi cosa vogliono scioperare, per andare a vedere la partita quelli li altro che lotta e lotta, e poi io non ho mai scioperato chissa come mai.
Come dici bene... guarda! Ma tu non hai mai lavorato però...
Maccosa centra questo dai su.. Ma poi veramente più dai a sta gente e più protestano. Guarda un po' quelli li a L'Aquila, a parte il fatto che io non sapevo che esistesse nemmeno sta città, gli hanno dato tutto, li hanno messi nell'albergo, non è che puoi starci a vita no vorranno fare qualcosa, guarda non vedo l'ora che arrivi il 30 giugno, vorranno dare un po' di soldi e che deve pagarle io le tasse per quelli li!
Ma figuriamoci se paghiamo noi!
Ma guarda non si queta più io no lo so una volta si stava bene. Se eri dalla parte dell'ordine eri dalla parte dell'ordine e nessuno ti poteva rompere. Ora dico cosa avrà mai fatto il De Gennaro di male, si li hanno un po' menati quei comunistelli li, percò dico io non le ho mai prese le botte come mai? Il mio Pierferdinando lo tengo a casa non lo mando mica in piazza a fare il punkabbbestia oh scherziamo davvero. Ha detto bene il mio preferito...
Chi?
Ma si dai il Gasparri... una medaglia dovevano dare al De Gennaro altro che. Ma non so che paese è diventato da quando le sinistre lo hanno preso in mano.
Si si guarda io me ne andrei quasi...
Ma si hai ragione dai. Poi io voglio vivere in un paese dove se parlo al telefono non voglio essere spiata, magari dico cose sulla mia vacanza, oppure sul mio Trudi e il suo parrucchino...Oops... va beh tanto tu non lo dici a nessuno...
Figurati...
Ecco... no no io voglio la privacy come ha detto il Silvio siamo tutti spiati da sti comunisti vestiti con la toga. Io non so solo diritti vogliono e poi sempre proteste e sempre meno manodopera come si deve, non ti puo fidare di nessuno, guarda un po' dico tutti quegl'incidenti sul lavoro che mettono in difficoltà noi poveri imprenditori, non è mica giusto noi ci mettiamo la grana per farli lavorare, ha ragione il Marchionne dovremmo andarcene tutti in Polonia su e magari col cambio ci guadagnamo, ho sempre amato l'est.
Ah si?
Naturalmente da quando non ci sono tutti quei rossi eh eh!
Già vero!
Sono tutti qua ora. Nei tribunali, si nascondono li dietro. Mettono in mezzo preti ora anche vescovi. Che meno male c'è quel contratto... no concordato ...come si chiama quello del Mussolini. Va beh hai capito no!
Si il contrattato!
Brava quello li. Meno male che li salva quello. Poi magari ci tolgono anche l'8 per mille alla Chiesa.
Eh no quello no...
Eh va beh ora ti devo lasciare abbi pazienza ma non voglio perdere l'editoriale del Minzolini. Come parla bene quello li e poi te lo dico tanto il Trudi è di la sul divano che legge Il Giornale... è anche affascinante non so saranno quelle parole che ogni tanto si mangia e tutti quei libri li dietro che avrà letto. Sai a me piacciano gli uomini culti...
Già quelli cult anche a me.
Macchè cult... culti! Non essere sempre così ignorante... a domani.
sabato 19 giugno 2010 25 vostri commenti

Ti rivedrò in ogni tua pagina, in ogni tua parola




E' morto ieri.
E' morto un poeta, un filosofo, uno scrittore, un nobel, un uomo.
87 anni vissuti pensando, parlando e dicendo sempre cioè che voleva, come si può anche vedere le filmato.
Ha scritto libri incredibili e indimenticabili, dipinto situazioni irripetibili.
E' stato messo in discussione.
Messo alla porta, non pubblicato e respinto.
Perchè la verità da fastidio.
Perchè le persone vere danno fastidio.
Queste alcune delle sue ultime parole sul suo blog...

"Penso che la società di oggi abbia bisogno di filosofia. Filosofia come spazio, luogo, metodo di riflessione, che può anche non avere un obiettivo concreto, come la scienza, che avanza per raggiungere nuovi obiettivi. Ci manca riflessione, abbiamo bisogno del lavoro di pensare, e mi sembra che, senza idee, non andiamo da nessuna parte"
venerdì 18 giugno 2010 17 vostri commenti

Guarda caso...



«Io... solo una cosa, naturalmente questo rientra negli interessi degli altri, che il Capo dice facciamo fronte comune per contrastare ‘sto cazzo di magistrato (Enrico Zucca, ndr) insomma».

1 anno e 4 mesi...
Ex capo della polizia...
De Gennaro...
Uno che coordina tutti gli 007 ora...
E poi qualcuno riesce ancora ad avere dei dubbi sul perchè vogliono fermare le intercettazioni...
giovedì 17 giugno 2010 21 vostri commenti

Chi alla mattina si può guardare allo specchio e chi invece lo ha eliminato da anni

Ok sono pagati.
Va bene sappiamo che hanno un ruolo.
Sappiamo che è un "gioco delle parti".
Abbiamo sentito arringhe imbarazzanti.
Dichiarazioni penose.
Ma sinceramente a queste cose non mi abituerò mai, e non lo voglio fare.

"Se Saviano ci tiene tanto a provocare fino al pentimento il detenuto Sandokan, perché non chiede un colloquio, non si fa autorizzare dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e viene fino in carcere a convincerlo?"

"Perché Saviano non glielo declama in faccia, a Schiavone? Il suo discorso, per me, è condito di frasi offensive e gratuite, vedi "guappo di cartone". Saviano ha pure la scorta, può fare entrare nel penitenziario anche quella. Si accomodi. Lui non teme nulla. E nulla, a mio parere, ha da temere. Non mi risulta sia mai stato minacciato"

Parola di avvocato di "Sandokan".
Ieri abbiamo letto la lettera-appello di Saviano...

"ORA che ti hanno arrestato anche il primo figlio, è giunto il tempo di collaborare con la giustizia, Francesco Schiavone. Sandokan ti chiama ormai la stampa, Cicciò o' barbone i paesani, Schiavone Francesco di Nicola, ti presentano i tuoi avvocati. E Nicola, come tuo padre, hai chiamato tuo figlio a cui hai dato lo stesso destino. Destino di killer. Accusato di aver ucciso tre persone, tre affiliati che avevano deciso di passare con l'altra famiglia, con i Bidognetti. Nessuno si sente sicuro nella tua famiglia, il tuo gruppo ormai non dà sicurezza. Non ti resta che pentirti. Questa mia lettera si apre così, non può iniziare diversamente, non può cominciare con un "caro". Perché caro non mi sei per nulla. Neanche riesco a porgertelo per formale cortesia, perché la cortesia rischia già di divenire una concessione che va oltre la forma. Scrivendo non userò né il "voi" che considereresti doveroso e di rispetto, né il "lei". Chi usa il "lei", lo so bene, per voi camorristi si difende dietro una forma perché non ha sostanza. Allora userò il tu, perché è soltanto a tu per tu che posso parlarti."

Oggi dobbiamo leggere dichiarazioni che fanno male, qualcuno potrebbe dire ma è il suo lavoro, io sinceramente dico che dovrebbe esserci un limite. Umano e civile.

"Ci sto" questa è stata la risposta secca di un uomo vero di nome Roberto Saviano.
mercoledì 16 giugno 2010 21 vostri commenti

Silvio non si tocca! E ora cazzi tuoi...



Uno Stato al servizio di un uomo.
Potrebbe essere questo il titolo della nuova costituzione che il premier vuole riscrivere.
Una corte incostituzionale fatta dai suoi fidi zerbini.
Un presidente della Repubblica ancora peggio di Napolitano.
Magistrati e tribunali ridotti a "bivacchi".
Insomma una specie di Milano4.
Perchè uno stato al servizio?
Beh come altrimenti si potrebbe commentare la notizia del rigetto da parte della commissione del Viminale di non concedere la protezione al pentito Spatuzza?
Voglio dire in questo paese una commissione politica, prende una decisione politica su un fatto di giustizia dove un mafioso, autoaccusatosi delle stragi di Capaci e via d'Amelio, ha tirato in ballo il presidente del consiglio e il suo amico fedele gia condannato per concorso esterno per mafia Dell'Utri.
Io non ero un asso in matematica ma due conti li so fare.
Spatuzza accusa Berlusconi.
Ciamcimino accusa Berlusconi.
Il ministero sotto il governo Berlusconi decide che Spatuzza non è credibile anche perchè non avrebbe detto tutto in 180 giorni!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A parte la l'assurdità di questo limite che francamente mi sembra molto basso visto anche la lentezza della stessa giustizia italiana che solo in questi casi chiede di essere veloce, bisogna aggiungere che questo governo continua a fregarsene della voce de tribunali visto che la Cassazione ha "ritenuto che anche le dichiarazioni 'tardive', se rese nel contraddittorio tra le parti, possono essere utilizzabili", ma logicamente tutto ciò non interessa al ministero visto che in questo caso si parla di Berlusconi e della sua allegra brigata di compagni d'avventura.
Firenze, Caltanissetta e Palermo tre procure TRE avevano chiesto la protezione di Spatuzza, tre procure TRE che indagano sulle stragi di via D'Amelio e del '93... e guarda caso come ha detto Grasso

"Le stragi mafiose del ’93 erano tese a causare disordine per dare la possibilità ad una entità esterna di proporsi come soluzione"

Ora il governo vuole anche decidere chi è credibile e chi no.
Qui non esite più il potere esecutivo diviso dal legislativo diviso da quello giurisdizionale... qui esiste UNO e basta

"Per quanto ricordi, è la prima volta che si nega l'ammissione al programma di protezione per i pentiti in presenza della richiesta di ben tre Procure della Repubblica. Comunque, la valutazione sull'attendibilità delle dichiarazioni resta di competenza delle autorità giudiziarie che hanno sentito e continueranno a sentire Gaspare Spatuzza"
pm della Dda di Palermo.

Per quanto ricordi una volta tanto tempo fa esisteva uno Stato.
martedì 15 giugno 2010 29 vostri commenti

Addio bocca di rosa con te se ne parte la primavera



"E' un fatto vero un episodio che è accaduto a me personalmente nel 1962 a Genova. Il paesino di Sant'Ilario citato nella canzone è in realtà la stazione di Nervi. Fu lì che sbarcò la mia Bocca di rosa"... "Proprio come nella canzone, lei lo faceva per piacere, per passione, non per denaro"

Queste le parole di Faber in un'intervista di qualche tempo fa a Repubblica.
Mito, realtà, racconto o storia.
Aveva 88 anni, si chiamava Liliana ed è morta ieri nell'ospedale di Sampierdarena a Genova.
Nell'intervista Faber l'aveva indicata come la sua "bocca di rosa" nonostante le smentite di oggi della moglie Dori Ghezzi e dell'amico Villaggio.
Chissà, forse non lo sapremo mai e forse è giusto così.
La poetica di Fabrizio ha accompagnato l'immagine di bocca di rosa fino ad oggi e lo farà ancora e per sempre, parole che rimangono scolpite e indelebili.
Parole che risuonano ancora di più in un mondo che ha dimenticato di "mettere l'amore sopra ogni cosa", un paese che nonostante gli anni continua a rimanere chiuso e ancora troppe volte ipocrita, un paese dove i perbenisti invesicono ma "alla stazione c'erano tutti dal commissario al sagrestano alla stazione c'erano tutti con gli occhi rossi e il cappello in man0".

C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera"





A noi piace pensare che sia sempre li a far parlare le comari del villaggio...
lunedì 14 giugno 2010 18 vostri commenti

Non ho la grana ed eventualmente preferisco essere un giovane scemo


B.B.:
"Amico mio stiamo invecchiando non si può andare avanti così. Bisognerebbe fare qualcosa, pensare qualcosa di concreto...

S.B.: "Caro Boris, sto finanziando in Italia una ricerca per aumentare l'età media. Ti annuncio che io e te vivremo fino a 120 anni, che ne dici?"

B.B.: "Dico che sei il premier che tutti vorrebbero. Sei fantastico così magari potresti anche portare la soglia della pensione ancora più avanti. Metti a posto le finanze e tieni in vita anche i tuoi sostenitori. Certo che dovrebbero esserti grati tu che potresti fare dell'altro, tutto quello che vuoi, anche se lo fai già."

S.B: "Capisci Boris, sono costretto a restare in campo, perché in Italia altri leader non ne vedo. Nell'opposizione sono deboli e divisi tra di loro. Io non ho alternative, né in casa né fuori. E sì che mi piacerebbe farmi da parte, visto che ho una villa splendida ad Antigua e una barca alle Bahamas e sono 8 anni che non me le posso godere"

B.B.: "Deve essere uno spettacolo quel posto. Si potrebbe pensare un week end di questi, una di quelle feste lontano da fotografi. Logicamente alle donne potrei pensarci io. Cosa ne dici di questa ballerina"

S.B.: "Signorina non si deve preoccupare, sono di nuovo single".

Ballerina: "Davvero molto gentile signor premier potrei avere un foto da lei..."

S.B.: "Sei una fata... peccato soltanto una foto".

B.B.: "Eh carissimo tu ci sai davvero fare. Politica, calcio, televisione, donne, proprietà di ogni tipo, cambi la Costituzione facendolo passare come un favore al popolo, governi con gente che odia Roma e la bandiera assieme a quelli che fanno finta di difenderla, metti il bavaglio ai giornali e a internet nel pieno silenzio. Ma come hai fatto a zittirei il popolo in questa maniera?! E poi con l'altro sesso.."

S.B.: "Sai Boris, ho la fila di donne che mi vogliono sposare e si capisce: ho la grana, non sono scemo e sono ancora giovane. Ma non mi arrendo!"

venerdì 11 giugno 2010 37 vostri commenti

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...questi sono i post che vogliono loro, quelli che li votano, quelli che se ne fregano e quelli che pensano che lottare significhi uscire da un'aula.
giovedì 10 giugno 2010 22 vostri commenti

Il diavolo veste... così


"l'articolo 41 è datato. Si parla molto di lavoro e quasi mai di impresa. Non è mai citata la parola mercato. Pensiamo a una legge ordinaria, ma serve anche riscrivere l’articolo 41 della Costituzione".

Allora vediamo questo articolo...

Articolo 41

L'iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Forse non va bene libera nel senso che deve decidere lui. Magari preferirebbe...

L'iniziativa economica privata è MIA

PUO'
svolgersi in contrasto con l'utilità sociale PER recare danno alla sicurezza alla libertà. alla dignità umana


La legge NON determina i programmi e i controlli opportuni perchè l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini DI LUCRO MIO.

Oggi è il giorno in cui il parlamento sarà trattato da bivacco.
Oggi è il giorno delle intercettazioni, della libertà dei blogger e dei giornalisti quelli veri.
Della fiducia degli zerbini e dei finti buonisti.
Domani sarà il giorno dell'articolo 41.
Poi altri articoli.
Poi tutta la costituzione.
Nel frattempo l'opposizione non sa far altro che dire "allora se ne vada se non gli piace la Costituzione", oppure cercano aiuto in Fini domandandosi "come mai non dice niente", nel frattempo coloro che si dicono diversi dal cavaliere chineranno la testa e voteranno si...

"Se il diavolo non esiste, ma l'ha creato l'uomo, credo che egli l'abbia creato a propria immagine e somiglianza" diceva Dostoevskij...
mercoledì 9 giugno 2010 20 vostri commenti

308 volte silenzio



"Ho detto alla Protezione Civile di non andare per ora in Abruzzo. E questo perché potrebbe avvenire che se uno ha qualche familiare che è morto sotto le macerie ed ha una mente fragile magari gli può venire in mente di sparare"

Nessun commento particolare questa volta.
Nessuna parola.
Niente, solo il silenzio accompagnato dal pensiero che viaggia a quelle persone che hanno sofferto, e soffrono perchè hanno perso qualcuno sotto le macerie e ancora una volta con queste parole si sentono insultare da chi in quei giorni girava col cappello da pompiere facendo battute sulle donne nei cantieri, da chi ha usato una città per vantarsi di lavori mai fatti, da chi ha messo in mano soldi freschi a chi rideva.



Insultati da chi pensa che la felicità sia chiusa in una bottiglia di champagne lasciata in un frigo... con gli auguri del presidente.
martedì 8 giugno 2010 26 vostri commenti

Quella purezza della lega

C'era una volta un uomo.
Con baffetti neri.
Capelli spalmati sulla testa.
Stivaloni.
Palchi dove saliva.
Milioni di persone ad ascoltarlo.
E parole che uscivano dalla sua bocca...

"Chi non è sano e degno di corpo e di spirito, non ha diritto di perpetuare le sue sofferenze nel corpo del suo bambino. Qui, lo Stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un giorno apparirà quale un'opera grandiosa, più grandiosa delle più vittoriose guerre della nostra epoca borghese."

...quell'uomo era Hitler. Gli anni erano quelli della potenza nazista e il paese era la Germania.
Anni in cui, quelli dal 1933 al 1939, venne messo in pratico il programma Aktion T4, programma nazista di eugenetica che prevedeva la soppressione o la sterilizzazione di persone affette da malattie genetiche, inguaribili o da più o meno gravi malformazioni fisiche.
Ora fate un salto nel tempo.
Spostatevi in Italia.
Il biennio è 2009-2010.
Precisamente in Veneto.
Terra leghista di alti valori morali.
Niente più T4 ma... "linee Guida per la Valutazione e l’assistenza psicologica in area donazione -trapianto".
Quindi?!?

Leggete un po'...

"nell’allegato A delle «linee Guida per la Valutazione e l’assistenza psicologica in area donazione -trapianto» del marzo 2009, la Regione Veneto ha escluso dai trapianti di organo le persone con danni cerebrali irreversibili; quelle con ritardo mentale fissando il quoziente intellettivo inferiore a 50 e coloro che hanno tentato da poco il suicidio. Fattori questi ritenuti «controindicazioni assolute». "

Succede che per fortuna la cosa non passa inosservata grazie a due docenti cattolici del Gemelli di Roma, Nicola Pannocchia e Maurizio Bossola e uno psicologo dell’Università della California, Giacomo Vivanti che segnalano il caso all' American Jorunal of Transplantation...


"Non c’è nessuna prova scientifica che giustifichi l’esclusione dal trapianto delle persone con disabilità intellettiva tanto più che il quoziente intellettivo, con cui si determina l’entità del ritardo mentale, non è uno strumento idoneo"

Succede che una Convenzione Onu ratificata nel 2009 da quello che dovrebbe essere il nostro Parlamento e non un bivacco dica espressamente, anche se non ce ne dovrebbe essere bisogno, che "Le persone con disabilità hanno il diritto di godere il più alto standard conseguibile in salute, senza discriminazioni sulla base della disabilità"... "la stessa gamma, qualità e standard di servizi e programmi sanitari, gratuiti o a costi sostenibili forniti alle altre persone".

Naturalmente succede che l'assessore dica che le proteste sono frutto di una "campagna ideologica perché, nel merito, non si spiega altrimenti il fatto che ci sia ancora qualcuno che si ostina a non vedere, non sentire e non capire che le linee guida del Veneto in materia di trapianti non discriminano assolutamente nessuno".

Peccato però che il 3 giugno guarda caso, dopo le proteste dell'opposizione (eureka!!!), dei medici e l'indignazione della famiglie dei ragazzi disabili compaia un «circolare applicativa» per l’Allegato A dove sono state cancellate le «controindicazioni assolute», e viene scritto che il documento è «fondamentalmente rivolto a garantire, in ogni possibile condizione, il più alto livello assistenziale possibile".

«Questa è la prima vera vittoria nella nuova legislatura dal parte del Pd, ma ancora non basta: ora chiediamo che la circolare applicativa diventi parte integrante delle linee guida della Regione sulla regolazione dei trapianti» queste le parole del consigliere regionale Ruzzante.

C'era una volta un uomo... oppure c'è ancora?!
lunedì 7 giugno 2010 19 vostri commenti

Quei giovinetti dimenticati




"La cultura [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri."
A.Gramsci

Conquistare una coscienza superiore.
Comprendere la propria funzione nella vita.
I propri diritti.
I propri doveri.
Quattro principi basilari per una democrazia, per una società civile, per un paese che dovrebber progredire pensando al proprio tesoro. I giovani.
Invece cosa succede ormai da anni in Italia? Il problema scuola viene affrontato con fastidio, senza grosse riflessioni, lasciando che sia l'enorme calderone mediatico a riempre la testa delle persone e soprattutto le menti dei ragazzi.
La cosa assurda è che tutti questi anni passati a "non far niente per la scuola" hanno inculcato un pensiero e una mentalità devastante nell'italiano.
Provate a chiedere a qualcuno cosa pensa degli insegnanti?
Le maggiori risposte saranno... non fanno niente... per quello che guadagnano... escono presto beati loro.... lavorano pochi mesi e poi sempre in vacanza...
Chiaro che in generale l'insegnante non lavora dalle 8 alle 7 di sera, ma il punto è che anche per la maggior parte degli italiani ormai l'importanza dell'istruzione PUBBLICA (e lo scrivo maiuscolo per ovvi motivi) viene meno.
Domandiamoci come mai non ci sono vocazioni in questo paese all'insegnamento, ma nella maggiorpare dei casi solo una scelta di ripiego, un parcheggio molte volte forzato per colpa del precariato in attesa di altro.
Il resto d'Europa sottolinea l'importanza dell'insegnante. Vede nel professore il primo punto di partenza per la costruzione di un paese migliore, di un paese che deve guardare avanti. In Svezia per un neolaureato è un onore fare il professore, insegnare.
Come cittadino sarei favorevole a pagare bene una professione che rappresenta le fondamenta del paese.
Noi no, noi continuiamo a sbattere la testa contro il muro...

“In questo momento così difficile è fondamentale far capire a tutti gli italiani cosa sta accadendo nelle scuole. In tre anni scompariranno 135mila posti di lavoro: tagli indiscriminati che, oltre a rendere disoccupate decine di migliaia di insegnanti, stanno rendendo impossibili le attività didattiche, a causa del sovraffollamento delle classi e della mancanza di supplenti”...“È arrivato il momento di ribellarsi e di combattere con tutte le armi a nostra disposizione perché è chiaro che l’obiettivo del Governo è smantellare la scuola pubblica statale a favore di quella privata. Per impedire che ciò avvenga, la Gilda degli Insegnanti preparerà un programma di mobilitazione che durerà per tutto il prossimo anno scolastico” queste le parole del coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, dal palco allestito in piazza Santi Apostoli

Una scuola...
"che conduca il giovinetto fino alla soglia della scelta professionale, formandolo nel frattempo come persona capace di pensare, di studiare, di dirigere o di controllare chi dirige"
(A. Gramsci)


...se cercate il giovinetto da noi lo trovate sul divano davanti alla Tv.
sabato 5 giugno 2010 12 vostri commenti

Per la verità non si attende, si lotta. Appello per Niki Aprile Gatti



Niki Aprile Gatti.
Un ragazzo.
Una storia che chiede giustizia.
Un'inchiesta che non si deve chiudere.
Loro vogliono il silenzio e noi dobbiamo fare qualcosa, lottare, per non far calare il sipario su questa vicenda, sulla tragedi di Niki e di una madre che chiede giustizia.
Una storia che come avevo già scritto deve essere anche nostra, che riguarda tutti.
Per chi ancora non conoscesse questa storia può visitare i blog de L'Incarcerato, Sr, L'Agora e Un Angelo chiamato Niki.
E' per questo motivo che vi chiedo, come stanno facendo altri da giorni, di inviare una mail ai seguenti indirizzi con il testo riportato sotto per chiedere giustizia e verità:

procura.firenze@giustizia.it

E per conoscenza al Ministro della Giustizia di San Marino Dr. Augusto Casali visto che Niki lavorava e alloggiava a San Marino:

segreteria.giustizia@gov.sm


"Gentilissimi Procuratori Canessa e Monferini,

Sappiamo che state indagando su una inchiesta molto complessa ed importante: l'inchiesta Premium.

Tale inchiesta coinvolge alcune società informatiche e telefoniche , tra cui la Sammarinese Oscorp.

All'interno di quella Società, incensurato e disposto a parlare per fornire ogni dettaglio utile alle indagini, c'era Niki Aprile Gatti il quale fu arrestato per truffa insieme ad altri appartenenti alla società Oscorp.

Egli fu l'unico ,fin dal primo istante, a voler collaborare con la Giustizia, avendo la coscienza pulita.

Ci sono, a mio avviso, molti elementi che indicano come questa morte sia strettamente connessa con l'inchiesta di cui vi state occupando. Inoltre, anche grazie a numerosi articoli di giornale, si evince l'ombra della criminalità organizzata.

E' per questa ragione che sono qui a chiedervi di considerare l'ipotesi di allargare gli orizzonti della vostra indagine anche sulla morte di Niki Aprile Gatti soprattutto alla luce del furto in casa di NIKI,per il quale il tribunale di Avezzano ha rinviato a giudizio la persona per appropriazione indebita: tra i beni sottratti ci sono anche i due Computer che il ragazzo possedeva.

Tutto questo, non solo per dare speranza di verità ad una madre affranta, ma proprio per stabilire la verità su una morte che troppo frettolosamente é stata archiviata come suicidio.



Con stima
Firma di chi ha scritto la mail."

Ripubblicate sui vostri blog l'appello, dobbiamo essere sembre di più e farci sentire.
Per la verità non si attende, si lotta.
venerdì 4 giugno 2010 29 vostri commenti

Verità...vieni via con me


Ci sono persone che vengono al mondo per lasciare il segno.
Uomini e donne che cavalcano la storia e che verranno ricordati.
Quelli che si espongono in prima persona. Che denunciano. Che scrivono. Che lottano, con la loro faccia.
Il mondo ne ha visto molti, non tantissimi, ma tanti.
Ognuno con il proprio mezzo, strumento.
In questi giorni un uomo solo, Roberto Saviano, sta subendo troppi attacchi da politici, calciatori, giornalisti.
Un uomo che dovrebbe avere il sostegno di tutta la comunità per quello che ha fatto, che fa e che rischia ogni giorno.
Vengono in mente quei giorni un cui due eroi della Repubblica, Falcone e Borsellino, venivano isolati dal mondo politico e dal resto, accusati di essere dei ficcanaso.
Questa volta sono i dirigenti Rai che non vogliono vedere questi argomenti in prima serata...

Ndrangheta.
Terremoto.
Affari.
Welby.
Eutanasia.
Inchieste.

Parole che non devono apparire sullo schermo. Una Rai che ha paura di quello che potrebbe dire lo scrittore, con Fazio su rai3, nelle 4 puntate di "Vieni via con me". Un quattro che potrebbe diventare un due e chissà magari anche zero.

"Vediamo. Dobbiamo coordinare i programmi su tutte le reti. Forse andranno due puntate quest'anno e due l'anno prossimo"

Vediamo... coordinare... potere... forse... censura... silenzio.
Queste sono le parole che vogliono i dirigenti Rai.
Titolo migliore non avrebbe potuto avere questa trasmissione.... "Vieni via con me", nel senso che qualcuno si è portato via il servizio pubblico e non l'ha più dato indietro.
giovedì 3 giugno 2010 17 vostri commenti

Cose che capitano

Capita di scontrarsi con notizie che una dopo l'altra occupano la nostra mente.
Capita di sentire un presidente della Camera che dopo settimane si accorge che il decreto sulle intercettazioni è un bavaglio e... no no non si fa!
Poi senti il ministro degli esteri mettersi a 90 a ringraziare Israele per la velocità nel rilascio di persone innocenti, arrestate illegalmente e anche picchiate.


Capita anche di accorgersi che il nostro rappresentante voti contro un'inchiesta internazionale, spingendo invece affinché uno stato che non ha rispettato le leggi internazionali faccia un'inchiesta lui stesso. Un po' come chiedere ad omicida di condurre le indagini su un assassinio.
Per non farsi mancare niente poi, in maniera ciclica si capisce, si assiste all'ennesima telefonata in diretta del padrone dello stato, che non fa un dibattito politico da anni ormai, e che se ne frega delle regole del servizio pubblico, aprofittando dello stock di zerbini presenti in Rai...

"Vorrei dire che il giornalista di Repubblica, Massimo Giannini, ha mentito spudoratamente: da parte mia non c'è mai stato un sostegno all'evasione fiscale"... "Sono il primo contribuente d'Italia"... "Il mio governo ha aumentato gli introiti provenienti dall'evasione fiscale come il ministro Tremonti ha ricordato. Sono cresciuti di più, e questo decreto darà un altro colpo. Quindi è menzogna assoluta dire, come è stato fatto, che io avrei in qualche modo giustificato e sostenuto l'evasione fiscale"..."Sono sondaggi fasulli, ho in mano un sondaggio di Euromedia che dice che il 62% degli italiani sta col presidente del Consiglio e il mio governo ha un gradimento del 50%. Tanto vi dovevo perché non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne"
...e naturalmente giù il telefono.

Effettivamente queste dichiarazioni se le era inventate l'ansa che è risaputo è un'associazione di facinorosi comunisti...



Comunque visto che ce n'è per tutti i gusti, ci sono anche accurate analisi sullo stato delle comunicazioni in Italia...

...e indicazioni per i prossimi palinsesti...

...e pensare che è solo vice!
Ma per chi vuole finire in bellezza, come si può perdere una dichiarazione di un profondo conoscitore dei problemi sociali del paese, uno che sta sempre in mezzo al popolo, una persona che ha rischiato parecchio... e che finalmente ha fatto sapere al mondo intero la sua opinione su "Gomorra"...



"Uno che ha lucrato sulla mia città. Non c'era bisogno che scrivesse un libro per sapere cos'è la camorra. Lui però ha detto solo cose brutte e si è dimenticato di tutto il resto"

...per poi far arrivare la smentita, si vede che il suo presidente insegna...

"Sono fortemente rammaricato per come mi sono espresso nei confronti di Roberto Saviano e del suo lavoro di giornalismo d'inchiesta. La mia impulsività nell'esprimermi può aver dato adito a un'interpretazione sbagliata del mio pensiero. Da napoletano che vive lontano dalla sua città sono stanco di sentir parlare sempre di Napoli e dei suoi cittadini nei soliti termini di malaffare, corruzione e camorra. Riflettendo mi sono reso conto che il problema è più grande di me e che determinati argomenti vanno trattati con più cautela e attenzione. Vorrei quindi dare il mio sostegno a Saviano e a tutti coloro che convivono quotidianamente con questa difficile realtà"

D'altra parte come si fa a biasimarlo con tutti i problemi che ha avuto quest'anno, la fine con Belen, la crisi economica e ora l'esclusione dalla nazionale...
come si suol dire il ragazzo ha i suoi prolemi non è che può pensare a tutto!
mercoledì 2 giugno 2010 37 vostri commenti

2 giugno 2010. Onestà e coraggio per difendere la Repubblica e la democrazia




Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste.
Ecco l'appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato;
di difendere la Repubblica e la democrazia.
E cioè, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l'onestà e il coraggio.
L'onestà... l'onestà... l'onestà.
E quindi l'appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite.
Se c'è qualche scandalo. Se c'è qualcuno che da' scandalo;
se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi,
deve essere denunciato!
martedì 1 giugno 2010 33 vostri commenti

Quando la stessa bestia vorrebbe fuggire dall'uomo

Ci sono titoli che uno vorrebbe davvero non leggere mai. Anche se il giornale in questione ci ha abituati a queste cose.


Ci sono situazioni in cui bisognerebbe fermarsi e pensare che si sta parlando di vite umane.
Ci sono situazioni in cui se esiste ancora qualcosa di umano nella testa di un giornalista si dovrebbe rendere conto che ci sono momenti in cui bisogna fermarsi.
Ci sono messaggi che non si vorrebbe mai vedere comparire...



Il giorno dopo la sensazione che si prova è di vuoto. Incredulità verso quello che può fare l'ignoranza e l'arroganza del potere, rabbia, tutto questo ha accompagnato i cortei e le manifestazioni spontanee di ieri.
Strage di civili.
Leggi internazionali violate.
Spari su pacifisti.
Arresti illegali.
Censura.
Giornalisti minacciati.
E ora 500 persone sequestrate, perchè è di questo che stiamo parlando.
Ci sono giornali che usano le virgolette per attorno alla parola pacifisti.
Sottosegretari che scambiano medicinali e cibo per armi.
Ci sono persone che nonostante tutto quello che è successo in questi anni... invasioni per cercare armi inesistenti, censure, accordi con governi definiti democratici solo per l'occasione... credono ancora ai governi e non alle persone che portano solo come arma la loro voglia di libertà.
Ci sono frasi lanciate in mezzo al mare nel buio...


Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians
Israelei soldiers shoting unarmed civilians



...e ci sono giorni in cui l'uomo si veste da bestia e la stessa bestia vorrebbe fuggire dall'uomo.

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