martedì 25 luglio 2023 7 vostri commenti

Che roba Contessa i Lanzichenecchi!!!

E fu così che un giorno di ordinaria contaminazione sociale Alain Elkann scese in mezzo agli altri. Si fa per dire, cose di classe.
Ma che roba Contessa quindi anche i tatuati vanno in prima e disturbano mentre un uomo con un completo di lino blu finisce il secondo libro della Recherche.
Più che un articolo oserei definirlo un pezzo di teatro dell'assurdo.
Il treno Italo, sedicenni in prima classe, Elkann che legge Proust, la tappa a Caserta e nessuno che lo saluta quando va via.
Non c'è più morale, Contessa!!!
venerdì 21 luglio 2023 5 vostri commenti

Avevamo ragione

Ritrovarsi 22 anni dopo in piazza Alimonda. La stessa strada dove son cresciuto.

I gradini di quella chiesa, saluti e scesi di corsa.

Gli aperitivi nel bar più famoso di Genova, dove tutti hanno imparato a bere e a far bere.

Ora quei volti stanchi, segnati dal tempo. Rassegnati e mai domi.

Perché avevamo ragione e ci hanno massacrato.


lunedì 17 luglio 2023 5 vostri commenti

Come tirare i dadi



“Stanco e perduto. Di colpo mi sento vecchio, il doppio dei miei anni, e penso che anch'io sono stanco e mi sto perdendo per davvero. Poi penso a lei che, nella stanza accanto, dorme un sonno stregato, lei che da madre si è trasformata in una fitta all'altezza dello sterno.”

Chi si prende cura di chi cura? Di chi assiste? Di chi rimane spesso inerme davanti ai cambiamenti che impone una malattia?
Ogni giorno è come tirare un dado, sperando di fare il numero massimo. Spesso non accade e allora bisogna cercare nella cassetta degli strumenti per sopravvivere ad una quotidianità così diversa da quella di una volta.
Sto cercando di imparare ad essere un figlio che ha a che fare col dolore della malattia.
Quando poche righe di un libro, tra le prime pagine, fanno capire che è un sentiero già battuto da altri.
In salita, tanto.

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