venerdì 25 gennaio 2019 15 vostri commenti

Va tutto bene

Genova ultimamente sembra un pugile messo all'angolo, con la guardia alta ma a tratti con le gambe molli sul punto di cadere. Il crollo del ponte Morandi ci accompagna ogni giorno, la mente non può dimenticare quelle persone e il fatto di essere dei sopravvissuti ad una tragedia.  
Ogni mattina per molti di noi  inizia l'avventura per raggiungere il posto di lavoro, ritardi che si accumulano, minuti che diventano ore. Io sono tra i fortunati che non devono attraversare la città.
Due giorni fa anche la neve ha voluto mostrarci la sua forza, un fascino che in poco tempo si è trasformato in disagio, soprattutto per l'incompetenza di chi dovrebbe gestire situazioni del genere. Mi ha colpito la reazione di molti genovesi, in passato pronti a fare le pulci per ogni cosa ai sindaci precedenti, attaccati anche giustamente, ma ora invece folgorati dalla luce divina di questo sindaco che non fa nulla ma "lavora bene".
In noi è ancora fresca la tragedia dell'alluvione e le responsabilità di alcuni amministratori di centro sinistra. Ora però va di moda tirare in ballo "quelli di prima" anche se non c'entrano, al di là dell'operato di chi in questo momento governa la cosa pubblica. Quindi l'amministrazione Bucci viene definita come la migliore degli ultimi tempi nonostante, la vergognosa gestione del maltempo di due giorni fa, nonostante i tagli al sociale sempre più massacrato, nonostante i parcheggi si continuino a pagare una cifra esagerata (l'altro ieri 3 ore e mezza 7 euro), nonostante gli autobus del servizio pubblico si fermino per strada e potrei andare avanti. Però, perché noi siamo la Repubblica del però, ha spostato dal centro cittadino il "vergognoso", come definito da molti, mercatino degli immigrati, spostato a Ponente, mica chiuso, fuori dalla vista della Genova bene. Per non dimenticare gli ombrellini colorati e lo scivolo che non scivolava in via XX Settembre.
Del suo amico Toti che governa la Regione non ho più neanche voglia di parlare, cito solo i tagli fatti dalla sua giunta ai servizi ai disabili caduti nel nulla e il progetto di privatizzazione degli ospedali liguri.
Ma che dobbiamo dire. 
Stanno lavorando bene.

giovedì 24 gennaio 2019 13 vostri commenti

Rossa



Ho sempre amato questa foto di Guido Rossa e ora, da padre, ancora di più. Così come quel cappello comprato da mio papà durante il suo funerale, il 29 gennaio del 1979, in una giornata in cui anche il cielo piangeva.
Forse spinto da quella tuta blu indossata per una vita in fabbrica da mio padre e dalla consapevolezza che ogni cosa va conquistata col sudore, coraggio, partecipazione e onestà.
Per sé stessi ma soprattutto per gli altri.
venerdì 4 gennaio 2019 18 vostri commenti

Cameretta alla rivoluzione

Uno pensa di essere preparato a tutto. Spesso ce la raccontiamo o magari cerchiamo di mostrare sicurezza per rassicurare gli altri. Poi alla fine quando ci si ritrova soli a fissare la libreria di casa è impossibile raccontarsela. 
Sia chiaro, nessuno tragedia. Solo un piccolo gradino di crescita da genitori, il passaggio alla cameretta. 
La cosa davvero divertente (?) è che la più pronta e preparata sembra davvero essere l'elemento della famiglia che ha 4 anni. Dopo una prima notte serena con mamma vicino nel letto di soccorso, stasera è di là tranquilla che dorme sola con una lucina, mentre il sottoscritto, che comunque è sempre nottambulo, fa da granatiere in una cerimonia ufficiale. 
Non credo ci siano formule magiche da genitori, ma solo strade che si prendono. In questo caso la libera scelta di un bimba di quattro anni che ha deciso di andare nella sua camera con tanto entusiasmo.
Nel mezzo questa volta ci finiscono mamma e papà.
Ora controllo luci e via di fuga e poi torno a fare il granatiere. 
Buonanotte, forse.

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