giovedì 28 febbraio 2019 8 vostri commenti

1993


Parigi è un sogno. E' un'avventura da diciassettenne, è il 1993, è una passeggiata sugli Champs-Elysées con il bomber e lo stemma della Fossa dei Grifoni sul braccio sinistro, è una sigaretta rubata sotto la Tour e una foto che nessuno dovrà vedere, è un singolo di Bon Jovi, è un bacio atteso da anni, è un francese che ci insulta sul metro chiamandoci "socialisti", è il rosso del Moulin Rouge, è la Galleria degli impressionisti guardata con un occhio mentre con l'altro si guardava una ragazza, è una corsa senza senso sul piazzale della Défense, è una t-shirt di Einstein presa a Montmarte, è un cappello che ancora indosso, è una fila di gettoni che volano per una telefonata, è un rullino che non basta mai, è una cotoletta con contorno di spaghetti, è una notte tutti nella stessa camera, è un francese improbabile, è una classe indimenticabile e un viaggio in treno col cuore che batte perché al confine il sogno finisce, è la gioventù.

mercoledì 20 febbraio 2019 8 vostri commenti

Dalle stelle alle stalle


Viviamo in un momento davvero particolare. 
Quante volte abbiamo detto questa frase. Ricordo il periodo del berlusconismo, anni bui, anni di leggi ad personam, una sorta di occupazione privata dello stato. Fascisti al governo, Previti alla difesa, Tremonti quello della finanza creativa al ministero delle Finanze, Maroni ministro dell'Interno. 
Anche il quel caso un governo bluff, che fece un'alleanza al sud con Alleanza Nazionale e al Nord con la Lega di Bossi, quella che andava ancora in giro con le ampolline sul fiume Po.
Sono passati 25 anni e ora al governo abbiamo due partiti (?) che non si sono presentati insieme alle elezioni, come d'altra parte quelli dell'esecutivo precedente, e che hanno solo una cosa in mente non mollare le stanze del potere. 
Da una parte abbiamo il genio dei male di Salvini che ha capito come comunicare con gli italiani, che ahimè fanno preoccupare, twittando qualunque cosa. Se nell'aria c'è una sommossa contro Sanremo ecco che arriva immediatamente il messaggio di Salvini contro la giuria. La nazionale di calcio non vince, ecco che arriva il messaggio di Salvini a favore delle rose con giocatori italiani. Per non parlare dei selfie, mentre mangia la nutella, mentre mangia la pasta al ragù, mentre indossa la divisa della polizia, dei pompieri o di una squadra di calcio, quella della finanza per ora no, chissà magari non gli stanno simpatici per la questione dei 49 milioni di euro. 
Dall'altra parte i grillini che osannano una piattaforma privata di voto, fieri di 55mila voti, una cosa del genere, tenendo conto che alle ultime elezioni hanno preso più di 10milioni di voti mi chiedo di cosa stiamo parlando. Quelli che si sono presentati al paese come duri e puri, che hanno fatto della coerenza la loro bandiera,  hanno sdoganato l'immunità parlamentare arrivando alla dichiarazione imbarazzante del ministro della giustizia "Chiariamo: qui non si parla dell’immunità di un politico che si fa scudo del suo essere politico rispetto ad un atto che ha compiuto nel proprio interesse". Una di quelle dichiarazioni che fanno ripetere più volte "l'ha detta proprio così?!?". Si proprio così. Sostenendo in pratica che Salvini ha commesso un reato non per se ma per gli altri, sdoganando anche in un colpo solo Tangetopoli. 
La cosa che mi preoccupa di più di questo governo è il razzismo che sta facendo venire fuori nelle città, nelle piccole realtà, oltre al fatto che spaventa l'incompetenza e la totale mancanza di una politica del lavoro. Nella mia città stanno continuando a chiudere attività e aziende mentre questi si esaltano per 55 mila contatti su una piattaforma oppure sono impegnati a farsi selfie chiudendo porti in faccia alla gente. 
venerdì 1 febbraio 2019 15 vostri commenti

Tuo figlio


Durante la notte ci alziamo, a volte, per andare a rimboccarle le coperte. Certo abbiamo i caloriferi accesi e finestre buone che tengono gli spifferi, ma lei dorme scoperta per poi rannicchiarsi perché si sa nelle ore notturne poi la temperatura cala e a star fermi si prende freddo. 
Durante il giorno poi dalle nostre parti il vento firma ogni ora con delle folate che spesso ci aiutano a tenere lontano le nuvole, quelle cariche di pioggia, ma che può essere dispettoso e procurarti quel mal di gola stagionale. Quindi cappello bene messo, sciarpina e giacca chiusa bene, che anche se abbiamo quattro anni stiamo imparando da sole a infilarcela.
Durante il pomeriggio la voglia  di aiutare i nonni o mamma e papà è tanta, ma per andare sul poggiolo sempre meglio coprirsi. E poi mi raccomando sul marciapiede quando siamo per strada e la mano ben stretta negli attraversamenti. 
Già, se fosse tuo figlio.

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