mercoledì 1 luglio 2009

Il giudice costituzionale Mazzella scrive al suo "caro silvio" e confessa la cenetta... menù Lodo Alfano

Luigi Mazzella, giudice costituzionale della Repubblica Italiana...
"Caro Presidente, caro Silvio, ti scrivo una lettera aperta perché sto cominciando seriamente a dubitare del fatto che le pratiche dell'Ovra siano definitivamente cessate con la caduta del fascismo"... "Ho sempre intrattenuto con te rapporti di grande civiltà e di reciproca e rispettosa stima. Vederti in compagnia di persone a me altrettanto care e conversare tutti assieme in tranquilla amicizia non mi era sembrato un misfatto. A casa mia, come tu sai per vecchia consuetudine, la cena è sempre curata da una domestica fidata (e basta!). Non vi sono cioè possibili 'spioni', come li avrebbe definiti Totò. Chi abbia potuto raccontare un fantasioso contenuto delle nostre conversazioni a tavola inventandosi tutto di sana pianta resta un mistero che i grandi inquisitori del nostro Paese dovrebbero approfondire prima di lanciare accuse e anatemi. La libertà di cronaca è una cosa, la licenza di raccontare frottole ad ignari lettori è ben altra! Soprattutto quando il fine non è proprio nobile"..."Caro presidente , l'amore per la libertà e la fiducia nella intelligenza e nella grande civiltà degli italiani che entrambi nutriamo ci consente di guardare alla barbarie di cui siamo fatti oggetto in questi giorni con sereno distacco. L'Italia continuerà ad essere, ne sono sicuro, il Paese civile in cui una persona perbene potrà invitare alla sua tavola un amico stimato. Con questa fiducia, un caro saluto"...
... qualcuno salvi questo paese... un giudice della Corte Costituzionale che dovrà giudicare il Lodo Alfano confessa tranquillamente di essere stato a cena con presidente del consiglio che guarda caso è il diretto interessato della leggina ad personam... la cosa incredibile è che ormai queste persone non hanno alcun problema a raccontare apertamente (anche perché sono stati beccati) gli inciuci... il giudice come ha detto Di Pietro oggi in aula si dovrebbe vergognare e prima di parlare di fascismo da parte degli altri dovrebbe controllare quello che sta facendo il suo "caro silvio" e cosa fanno le persone come lui, che ricordiamolo dovrebbero essere sopra le parti, difendere i cittadini e la costituzione...
Ma come? Non erano tutti comunisti i giudici? Allora perché Berlusconi va a cena con loro?
Forse è l'ora che Napolitano invece a pensare all'immagine dell'Italia davanti ai G8 faccia davvero il presidente della repubblica, richiami qualcuno al proprio dovere perché veramente adesso non se ne può più...

2 commenti:

  1. è veramente incredibile il contenuto della lettera del giudice Mazzella , che viola i codici deontologici cui un giudice costituzionale deve uniformarsi e quindi dovrebbe dimettersi! A propposito dell'"elenco chilometrico" di cui parla Mazzella:
    se esiste , è la prova migliore dela scarsa imparzialità e serietà di molte istituzioni del nostro Stato!

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  2. ...il messaggio è "siamo i padroni possiamo permetterci tutto"... che vegogna...

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