Trentanni da quelle 10.25
Da quel giorno
Da quella esplosione
Da quegl'85 morti e 200 feriti
Da quelle bugie
Da quei depistaggi
Da quella violenza
Da quel dolore
Da quella sala
Da quell'orologio
Da quelle famiglie
Da quegl'uomini donne e bambini
NON DIMENTICHEREMO MAI
Da quel giorno
Da quella esplosione
Da quegl'85 morti e 200 feriti
Da quelle bugie
Da quei depistaggi
Da quella violenza
Da quel dolore
Da quella sala
Da quell'orologio
Da quelle famiglie
Da quegl'uomini donne e bambini
NON DIMENTICHEREMO MAI
...lottando per loro, per noi, per il nostro futuro, per una democrazia che è perennemente in pericolo contro una bestia che è sempre pronta ad aggredire....
Il ricordo del 2 AGOSTO nelle parole di chi lo ha vissuto...
anch'io non dimentico e attendo giustizia
RispondiEliminaNon ho una mia testimonianza da portare su quel giorno, perchè ancora non ero nata. Ma la mia memoria si nutre dei ricordi collettivi di chi c'era, ha vissuto e conosce quella verità mai detta a piena voce.
RispondiEliminaNo, nemmeno io dimentico.
Da Spinoza
RispondiEliminaLa strage di Bologna compie trent'anni. E inizia a sentire il bisogno di avere un figlio.
Nessuno dimenticherà. Vogliamo Giustizia!
RispondiEliminaE i ministri stanno a casa.
RispondiEliminal'assenza dei rappresentanti del governo alla commemorazione della strage è stato come respirare un sorso di aria pulita.
RispondiEliminaci si prova ma si fa fatica. Oggi in una piazza comunque gremita, con i miei 38 anni ero uno dei più giovani..
RispondiEliminaNo, non li dimentichiamo. Impossibile. Qualche anno fa la RAI passò un cortometraggio molto bello, dedicato a loro: mi ricordo il titolo di coda, tutti i loro nomi, con una frase che ho fatto mia (l'ho messa come mia professione nel profilo del blog) " Erano tutti impegnati a vivere".
RispondiEliminaEcco per me la differenza è tutta nella frase di Sara… per me non esistono più gli eroi, in guerra o in missione. Per me esistono solo persone innocenti che muoiono per cause a loro ignote, e persone che muoiono per cause note e delle quali diventano responsabili. Non bisognerebbe dimenticare né le une né le altre, ma le prime meriterebbero maggior considerazione e i colpevoli tutta la condanna di cui siamo capaci. :((((
RispondiEliminaNon dimentichiamo proprio per niente Ernest! Quel giorno me lo ricordo bene, c'era anche mio padre in viaggio in uno dei tanti treni nazionali, lui però in viaggio per la Sicilia. Quel giorno avevo 20 anni, e come disse Guccini nella mia canzone preferita fra le sue, avevo tante balle in testa a quell'età. Ma quel 2 agosto ha segnato anche la mia esistenza in modo irreversibile.
RispondiEliminaNon bisogna dimenticare soprattutto chi sono gli autori dell'attentato, non le scempiaggini che raccontano in questi "tempi moderni".
RispondiEliminaio, classe 1980, non dimentico
RispondiEliminaNemmeno io dimentico!
RispondiEliminaCome ho detto anche in altri blog non ho bevuto le panzane che sono state raccontate circa i nomi di chi è stato indagato e processato sia come terrorista che come mandante. C'è ben altro e non perchè io sia un mago, ma perchè dato che si dichiarano tutti innocenti mi pare logico supporre, e a ragion veduta, che ci sono loschi personaggi eccellenti di cui non si saprà mai nulla poiché non si deve sapere nulla.
RispondiEliminaTutte le innumerevoli volte che sono partita, o arrivata, nella stazione di Bologna, ho osservato con tristezza e terrore quella lista di nomi nella sala d'attesa. Come poterlo dimenticare?
RispondiEliminasiamo tutti in attesa che venga fatta giustizia
RispondiEliminano, nel mio post, il cocktail non era tipico della sicilia, anche se scopro, grazie alle vostre testimonianze, che un po' dappertutto ce ne sono di simili ...
RispondiEliminaNell'estate del 1980 avevo 13 anni e vivendo al mare l'attenzione in quel periodo era "rapita" da tutt'altro. Solo quattro anni dopo il destino mi portò alla stazione di Bologna, ci scrissi sopra anche un bozzetto (http://www.chitblog.net/index.php/stazione-di-bologna-per-non-dimenticare/) e da allora cominciai ad interessarmi alla vicenda grazie anche alla conoscenza di una persona molto attiva nelle indagini e da allora è come un qualcosa che ogni due agosto torna improvvisamente in mente ed offusca tutto il resto.
RispondiEliminaRiguardo allo Stato "assente" a queste celebrazioni il fatto non mi sorprende più di tanto, in fondo alcuni sono in aria se non di sospetto per lo meno di "vicinanza" ai colpevoli quindi tra le tante mi sembra la scelta più coerente!