giovedì 13 giugno 2019

Senza perdere il segno

La mia passione per i libri credo la conosciate già. Ciò che non sapete sicuramente è che lo spazio in casa ahimè sta per finire al punto che sono stato gentilmente invitato ad evitare acquisti o a traslocare nel box. Una sorta di biblioteca di quartiere all'umido. 
Mi capita spesso di notte di guardare le librerie, prendere qualche libro al volo per leggere o rileggere qualche capitolo o paragrafo. Una cosa che amo, che  riconcilia e  fa ritrovare la quiete dopo una giornata frenetica. 
Così mi ritrovo a incontrare vecchi personaggi mai persi grazie ai segnalibri lasciati in mezzo alle pagine, segni di una lettura messa in pausa in quel momento, magari per noia, o solo perché ogni libro ha il suo periodo adatto.
Nella penombra della sala succede quindi di sorridere per i tanti scontrini degli anni passati usati come segno, quelli di acquisti rimossi, formazioni di squadre ormai inesistenti, per non parlare dei foglietti con appunti presi per non essere poi mai riletti. 
Testimoni di un periodo della nostra vita in cui semplicemente avevamo voglia di leggere quel libro, amici in formato cartaceo che ci tengono il posto, come all'asilo quando si metteva la mano sulla sedia per riservarla all'amico del cuore.  
Potessero parlare i nostri segnalibri forse ci potrebbero raccontare come eravamo in quegli anni, perché non siamo andati avanti nelle pagine oppure chiederci il motivo di un acquisto senza senso. 
Forse meglio non interrogarli mai.

7 commenti:

  1. Problema comune, come puoi ben immaginare.
    Poiché non voglio arrendermi all' e-book, ho adottato una soluzione provvisoria: la biblioteca. Soffro di acquisti maniaco-compulsivi per cui, prendo in prestito il libro e lo leggo. Se tocca le corde personali della "bellezza secondo me" poi me lo compro. In questo modo ho dato un freno alla mia passione smodata per i libri. Come te però, resto ancorata ai personaggi chiave della mia vita: in questi giorni sto rileggendo per l'ennesima volta(fidati che ho perso il conto delle volte che ho girato quelle pagine) Lessico Famigliare di Natalia Ginsburg. Ed è un tutto "che asina che sei" "non fate malagrazie" "hai preparato un po' di trattamento?". I segnalibri sono parte integrante di ogni passaggio, di ogni ritorno. Io colleziono cartoline e conservo biglietti di auguri. Lasciati tra le pagine lette, narrano di ogni mia fermata.
    Ora ti lascio con una piccola citazione, quanto mai attuale e tratta da questo piccolo capolavoro:
    "il fascismo non aveva l'aria di finire presto. Anzi non aveva l'aria di finire mai tanto vera quanto piena di angoscia"

    Ciao.

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  2. Ho regalato molti, moltissimi libri di mio marito, ho pensato che fosse come tenere una parte di lui viva vicino ai nostri amici.

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  3. Ma sai che anche io ho libri, fumetti e riviste PIENI di queste cose? Bigliettini, scontrini, pure biglietti del cinema!
    Bellissimo, perché si rivive tutto, avvolgendoti, non solo il paragrafo che hai scelto di rileggere.

    Moz-

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  4. Tu pensa che sto sembrando le librerie dei miei e devo fare posto in casa per testi irrinunciabili e già non so dove mettere i miei😱

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  5. Mi capita spesso di notte di guardare le librerie, prendere qualche libro al volo per leggere o rileggere qualche capitolo o paragrafo. Una cosa che amo, che riconcilia e fa ritrovare la quiete dopo una giornata frenetica.
    Anch'io. Uguale uguale.

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  6. io sto facendo collezione di segnalibri, nel senso che oltre a quelli che a volte si trovano omaggio nelle confezioni (perché li acquisto quasi sempre tramite internet) a volte uso, come te, degli scontrini che poi perdono tutto l' inchiostro come per magia.

    Io ho libri impilati alla meglio un po' ovunque, visto che in casa ho tre librerie già piene!

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  7. Problema comune, forse per noi non c’è soluzione.

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