venerdì 22 ottobre 2021

Domande

Quando si ha a che fare con una malattia degenerativa si naviga a vista. Si vive giorno dopo giorno, cercando di mettere tra un passo e l'altro, come ho imparato grazie agli amici del Teatro, un po' di respiro, cercando un equilibrio che a volte manca.

Spesso si fanno domande ai medici, si cercano risposte, si aspettano risposte, si pretendono risposte. Nella maggior parte dei casi però arrivano quelle che non si attendevano.

Ma in fondo l'unica che si spera di ascoltare, da figlio, è... "stai facendo tutto il possibile".

8 commenti:

  1. "Tutto il possibile" a volte non è sufficiente perché vediamo comunque una persona cui vogliamo un bene folle, spegnersi. E vorremmo fare ben altro, vorremmo che ci dicessero che possiamo fare altro, che ci indicassero cosa e come, vorremmo magari non sapere che facciamo solo il "possibile". Vorremmo un impossibile fino a quando non ci rassegniamo al destino. Tutti gli auguri intanto, e un abbraccio anche se solo virtuale..

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  2. Eh, lo so come ci si sente ed è terribile, si vorrebbe fare di più ma non si sa cosa, si vorrebbe fermare il tempo, ma non è possibile, si vorrebbe non assistere alla sofferenza e, invece, è l'unica cosa che si può fare: stare accanto il più possibile e condividere i momenti che il tempo regala a entrambi. Un abbraccio.
    sinforosa

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  3. Sono certa che tu stia facendo più del possibile.
    Ma nessun medico potrà rendertene merito.

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  4. Non si arriva mai preparati a certe situazioni, però scopriamo in questi momenti una forza inaspettata!

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  5. Un abbraccio, qualsiasi parola è superflua

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  6. Credo anch'io che tu stia facendo ben di più di tutto il possibile.
    Ben di più

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  7. Capisco molto bene il tuo stato d'animo anch'io con papà sono in questa situazione, lui Alzheimer. Si dà tutto ed oltre sapendo che non potrà mai bastare ma solo aiutare sensibilmente a migliorare il loro presente il più possibile. Un abbraccio Ernest.

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  8. Capisco molto bene il tuo stato d'animo anch'io con papà sono in questa situazione, lui Alzheimer. Si dà tutto ed oltre sapendo che non potrà mai bastare ma solo aiutare sensibilmente a migliorare il loro presente il più possibile. Un abbraccio Ernest.

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