Inizio da quello che ho sentito ieri. Persone intervistate all'aeroporto di ritorno dall'Egitto. Sia chiaro ognuno è libero di fare ciò che vuole ma mi chiedo come si possa andare in vacanza in un paese dove ogni giorno esce un bollettino di morte solo perché i tour operator hanno lanciato prezzi da urlo per quella meta. Che dire ne abbiamo già viste di situazioni del genere e ne vedremo.
Ciò che mi ha colpito sono le parole degli intervistati. Solamente uno ha detto che sarebbe meglio stare a casa e non partire, gli altri riporto testuale "giù tutto bene" e un "quello che pubblicate non è vero".
Tempo fa abbiamo gioito per la caduta di Mubarak, salutando le piazze d'Egitto come un esempio da seguire. Poi però le elezioni hanno dato ragione alla fratellanza. Brogli? Non si è ancora capito. Ciò che sicuramente è stato chiaro fin da subito è che Morsi appena insediato si è subito affrettato a ristabilire il sistema Mubarak.
Quindi proteste e ancora piazze piene. Questa volta represse dalla polizia. E poi il resto è storia ormai, l'intervento dell'esercito.
Lo avevamo detto in tanti che di solito quando in uno stato si risolvono le cose con armi e divise il futuro non è roseo. Si sperava in una pausa della democrazia, in una pacificazione, niente di tutto ciò. Ora, infatti, assistiamo al tutti contro tutti, ad accuse di terrorismo da una parte e di fascismo dall'altra mentre il resto del mondo sta a guardare.
Non c'era bisogno ma con i fatti d'Egitto ancora una volta abbiamo avuto la prova dell'inutilità delle organizzazioni mondiali ed europee interessate solamente ai conti, al petrolio, alle materie prime e agli interessi finanziari.
In Egitto si muore, qualcuno ci va in vacanza e molti si girano dall'altra parte.
L'ultima frase è quella che racchiude il senso stesso di come si vive, da qui, questa situazione confusa.
RispondiEliminaMoz-
Anche io ho pensato subito, ascoltando alcune interviste (per altro sui telegiornali che danno risalto ai villeggianti molto di più che ai problemi di chi li ci vive) che cosa ci fossero andati a fare in un paese in cui c'è la guerra.
RispondiEliminaCredo che una delle spiegazioni stia nell'inconscio. In quello che ancora ci è rimasto di ancestrale, perché l'adrenalina funziona come una droga. Per il resto, è chiaro che molti sono sciacalli con tutto il rispetto per gli sciacalli
se ci si gira dall'altra parte perfino con le questioni di casa nostra, se si possono creare gli esodati, smantellare la scuola e la sanità pubblica, aspettare settembre perché ad un pregiudicato venga tolto lo scranno in parlamento ti stupisci che si faccia come le 3 scimmiette per l'Egitto?
RispondiEliminaUn sistema mondiale bloccato, è questo nel quale viviamo.
RispondiEliminaPoverini!!!! hanno la vacanza rovinata! sono sinceramente commossa!
RispondiEliminaE ancora una volta il ministro/a degli esteri si è distinto/a prima per il silenzio e poi per la scelta di campo.
RispondiEliminaUna buona politica non è parteggiare per uno o l'altro contendente... ovviamente, quello scelto dal nostro potente alleato.
Ogni volta che ascolto uno di quei turisti lo vedo trasfigurato in un animale alato e con becco ricurvo... con tutto il rispetto per l'animale!
Ma allora quello che ci fanno vedere in TV è tutto falso.
RispondiEliminaChe gente che esiste!
Un salutone,
aldo.
Real politik. Si girano dall'altra parte perchè l'Egitto è alleato agli Stati Uniti ed è un cuscinetto che frena l'antisemitismo arabo. E intanto la gente muore e i golpisti fanno qual che gli pare.Allucinante.
RispondiEliminaAnche a Civitanova Marche, dove abito, non è raro che i turisti se ne restino a prendere il sole vicino a cadaveri di persone morte affogate o per qualche malore.
RispondiEliminaIl cinismo si accompagna alla stupidità più bieca.
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Quanto all'Egitto, si può considerare vittima di un gioco crudele più grande di lui.
Il tipico vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro.
In quella zona, presto ci sarà una grande guerra per definire vecchie situazioni in sospeso.
I casi di Israele, Iran, Siria, Turchia, Libia, Tunisia, Yemen, Sudan, Somalia, Eritrea ed Etiopia debbono rientrare in un alveo di interessi, consono alle grandi potenze.
Tutto questo porterà inevitabilmente allo scontro.
Capite ora perché la NATO non vuole privarsi dei cacciabombardieri (da attacco) F35b italiani che presto saranno armati con nuovi tipi di armi nucleari in fase di ultimazione?
il mondo è strano assai ed è popolato di strani individui che non si occupano di tutto quello che capita loro ad un palmo di distanza dal loro culo...
RispondiEliminaLa ferocia e la stupidità umane non trovano né limiti geografici né confini di tempo!
RispondiEliminaHai perfettamente colto nel segno, l'insensibilità di certi umanoidi non ha limiti.
RispondiEliminaPensi che gli USA, prima o poi, decideranno di portare la democrazia anche là?
Cristiana
Nient'altro da aggiungere: perfetto!
RispondiEliminaLa chiusura del post: sintesi parfetta, Ernest.
RispondiEliminaQuesto articolo a conferma del mio commento.
RispondiEliminahttp://espresso.repubblica.it/dettaglio/intanto-letta-compra-armi/2213628
Nessuno si arma per fare la pace.