sabato 25 giugno 2016

Questioni di felpe

Questa Brexit sembra una di quelle cose che molti vorrebbero fare e poi quando si concretizza si vorrebbero tagliare le mani per averlo fatto.
La prima cosa che ho pensato leggendo l'esito del referendum è che gli inglesi sostanzialmente sono sempre stati fuori dall'Europa cercando di ottenere vantaggi con la loro partecipazione ad hoc. 
Sui social, ma anche sui giornali, si parla di popolo che decide, di ignoranza di chi ha votato. Ecco vorrei solamente ricordare che spesso il popolo, quando vota (perché poi dipende dalle percentuali) ha dato vita a degli orrori politici. Vogliamo parlare della famiglia Bush pluri votata, del ventennio di Berlusconi, oppure se andiamo indietro nel tempo vogliamo parlare di Mussolini, Hitler. Oppure veniamo ai nostri giorni con la candidatura di Trump, probabile prossimo presidente americano.
Molti diranno, questa è la democrazia. Vero. Però la democrazia si nutre di informazioni, chiare e limpide. Aggiungo che sarebbe compito di chi si presenta come "servitore dello stato", parola ormai dimenticata, dire le cose come stanno, spiegarle anche a chi  probabilmente non ha mezzi o strumenti per andare a fondo nelle analisi economiche e politiche.
Perché vedete è talmente semplice gridare fuori dall'Europa per evitare gli sbarchi degli extracomunitari e poi però trovarsi in una situazione dove probabilmente la stessa persona che ha detto di lasciare la UE si troverà nei problemi più neri rispetto al solito ricco che alla fine si salva sempre.
Per quanto riguarda l'Europa, il pensiero va a chi veramente l'aveva pensata come strumento di pace, persone come Altiero Spinelli, che hanno garantito più di 50 anni di cooperazione a degli Stati che è giusto ricordare fino al 1945 si sono fatti la guerra, quella vera. L'Europa deve ritornare ad essere unione di diritti, unione dei lavoratori, deve mettere da parte la calcolatrice dei bilanci e smetterla di farsi comandare dalla Germania, altrimenti il futuro è solo in uscita.
Riflettere è troppo complicato, è molto più semplice mettersi una felpa con scritto Exit e prendere uno stipendio da Bruxelles come fa Salvini.

27 commenti:

  1. Sottoscrivo ogni parola. Notavo quando il referendum sia stato politicizzato, al di là di esito e parti. E quanto sarà ancora strumentalizzato, purtroppo.

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    1. Sembra abbastanza una moda ormai evitare di parlare seriamente delle conseguenze di un si o di un no nei referendum

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  2. L'Europa così com'è non va bene perché ha perso strada facendo lo spirito dei padri fondatori. Cosa deve succedere per rimettersi di nuovo dentro quello spirito?

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    1. sinceramente Alberto non lo so... il problema è che spesso il nazionalismo, la paura del diverso prendono il sopravvento su ogni decisione

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  3. Concordo in tutto con il tuo scritto,però aggiungo,se siamo a questo punto dove in molte nazioni aumentano i consensi al partiti o movimenti xenofobi la colpa è dei governanti,Renzi docet,che non hanno saputo o voluto affrontare la triste transumanza di questi disgraziati con seri aiuti concordati tra gli Stati.
    Buona domenica

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    1. io ci metto anche l'Europa nei colpevoli perché hanno messo da parte i popoli, non li hanno ascoltati poi chi vuol cavalcare il qualunquismo porta a scenari pessimi

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  4. Non condivido totalmente il tuo pensiero. In Europa, ogni volta che si è votato, il popolo sovrano ha detto fuori. Certo, lo avrebbe dovuto dire per altre ragioni, tipo no a questa assurda Europa dei banchieri, ma comunque é un no. E da sinistra si dovrebbe riflettere e chiedere s gran voce un'altra Europa, che é possibile. Se si vuole ...

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    1. quello che dici è vero... il problema è che spesso quei noi vengono dati perché si ha paura del diverso. Sono d'accordo che da sinistra bisognerebbe chiedere un'altra Europa, temo però che anche a sinistra ci siano alcuni per l'uscita, dovrebbe essere un'Europa più politica dei diritti, la vedo difficile però

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  5. Complimenti, bel post che condivido dalla prima all'ultima parola.

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  6. Ti quoto!
    La maggioranza non ha sempre ragione, anzi, ha spesso torto e come ci ricordi, la storia dovrebbe insegnarcelo.
    L'informazione, la formazione e la cultura hanno un ruolo insostituibile e fondamentale per la democrazia. Non a caso, tutti i regimi antidemocratici (anche quelli nascosti dentro le democrazie) le hanno sistematicamente osteggiate.

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    1. si parla poco ormai del potere dell'informazione, se vogliamo ad esempio parlare degli ultimi referendum che abbiamo fatto qui, molti non hanno ancora capito ora quale era l argomento... tutto ciò mi spaventa

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  7. Non sono proprio in linea.
    1° il popolo non deve votare quando il risultato non ci aggrada, altrimenti è esattamente il contrario.
    Per esempio... Renzi quindi dovrebbe fare la riforma della costituzione senza chiedere nulla, più tecnica di quella!?
    2° il periodo di pace non credo lo si debba all'europa unita ma ad un nemico comune prima(l'URSS) e poi ad ottime prospettive commerciali!
    vorrei poi ricordarti come l'Europa sia causa di tanti conflitti.
    Guerra dei balcani? grazie alla Germania che riconosceva il desiderio d'indipendenza della Slovenia(oggi l'europa non riconosce la medesima cosa in Ukraina...ops acconsente a ciò che gli dice obama e la guerrà c'è stata e c'è!)
    Incapace di gestire le guerre europee(ricordo come si aspettava con ansia l'intervento USA in Kosovo) e di avere una politica comune!
    3° quest'europa mette il becco in cose discutibili(sanzioni per qualsiasi cosa) ma poi lascia campo libero agli sfruttatori permettendo per esempio alla GB di avere trattamenti speciali per affaristi(e qua...evviva brexit) oppure ingloba stati con stipendi da fame ottimi per industrie che delocalizzano in europa rendendo poi globale il trattamento!
    quest'europa vota per importare senza dazi dall'estero prodotti tipici nostri, permettendo così alle industrie di spacciare cose di pregio a poco prezzo e lasciando in braghe di tela i nostri produttori.

    Non so trovo quest'europa diversa da come la promise Prodi e molto più simile a come la vedeva la Thatcher

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    1. io credo che se il popolo si esprime il suo volere debba essere rispettato, credo di averlo sempre detto, poi io posso avere cmq un giudizio sul popolo votante... da noi 20 anni di berlusconi che dire... per non parlare della DC... e non andare indietro. Credo però che i cosiddetti politici dovrebbero parlare chiaramente rispetto alle conseguenze di una referendum del genere e non mettere il vantaggio personale davanti, ma questa è un'utopia ne convengo.
      Per il resto è vero l'Europa ha fatto guerra a destra e a manca, intendevo pace tra gli Stati europei che è giusto ricordare per chi se lo dimentica spesso che negli ultimi 100 anni si sono fatti la guerra per bene due volte....
      L'Europa così come è a me non piace, direi che è chiaro..

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  8. comunque la si metta a farne e spese saranno sempre i poveracci.

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    1. su questo concordo... aggiungo però che spesso sono i poveracci che si mettono in situazioni diciamo poco piacevoli

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    2. la domanda è:ma quest'europa aiuta i poveracci o cerca di aumentarne le fila?
      Avere paesi con libero scambio con costi enormemente differenti mi sembra sia un vantaggio solo per le multinazionali o grosse aziende di produzione.
      forse il fatto che a votare la brexit siano stati sopratutto quelli delle campagne...
      Altra obbiezione
      é stato classificato come un voto fascista, di estrema detra, ecc perchè contro l'immigrazione.
      Ma scusate la GB non era un esempio d'integrazione?
      A me sembra che o gli esempi europei d'integrazione sono farlocchi(o vanno bene solo con immigrazione controllata!!!!) o che è una buona scusa usata come spauracchio per convincere di essere i buoni e che sono i cattivi che votano l'uscita!

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    3. Londra è un esempio di integrazione ;) Il che è abbastanza diverso e "pericoloso" nella situazione attuale.

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  9. Ernest, ti butto li una domanda, non ti sembra che Merkel , Holland e junker siano molto ansiosi di buttare fuori la GB nonostante non abbia ancora presentato ufficialmente la domanda?
    Come leggi questa fretta?

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    1. Non sono un'economista quindi posso solo fare delle ipotesi... in realtà la Merkel non mi sembra così propensa ad una soluzione veloce anzi direi che è una di quelle che frena, anche perché probabilmente timorosa dei mercati visto che ormai i tedeschi pensano solo a quelli e poi non così contenta di buttare fuori un alleato nella linea di ferro in questi anni... Junker sembra un leone ferito nell orgoglio anche la reazione verso Farage lo dimostra, anche io penso che se uno è contro l europa non dovrebbe starci, ma le suo parole sembravano quelle dei bambini in piazzetta dopo una sconfitta... Holland fatico a decifrarlo ma forse sperano in una occupazione di leadership vuota lasciata dalla Gb...

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  10. Considerato che gli inglesi, in questa Unione, ci stavano con un piede solamente ed era quello del tornaconto, personalmente non ritengo né disastroso né vantaggioso che gli stessi abbiano deciso di uscire totalmente dall'Unione. Noi ci siamo a pieno titolo nell'Unione e da qualche giorno, per una questione di banche che hanno accumulato monnezza e debiti, anche inglesi, stiamo assistendo a cose turche, crolli di borsa, progetti di salvataggio e amenità simili. Non mi pare di aver saputo di eventi catastrofici in Inghilterra, a seguito della Brexit. Si, stanno cercando di metterci na pezza ma tutto nella norma!

    Inoltre, ritengo riduttivo ricondurre tutto ad un "sentimento" di paura dello straniero/migrante anche se è stato uno dei cavalli di battaglia di alcuni rappresentanti della destra razzista inglese. La Gran Bretagna ha una tradizione di "integrazione" e inclusione di un tale miscuglio di razze che... noi, al confronto, in questo Paese misero e miserevole, siamo lontani anni luce.

    Tuttavia, credo sia necessario cominciare a guardare con maggiore attenzione a questo "esodo biblico" che sta coinvolgendo milioni di persone... cominciamo a capire se, per esempio, in questo "sistema" Unione non sia un vantaggio la decantata "accoglienza", al solo scopo di ottenere mano d'opera facilmente ricattabile e, per questo, a costo bassissimo.

    Infine, sulla storia dell'Unione che scongiura le guerre... sei convinto, Ernest?

    Vediamo: scopo di una guerra (classica) è quella di conquistare un territorio al fine di sottomettere il popolo che ci vive e sfruttare (economicamente) le risorse che quel territorio offre. Una guerra e ciò che ne consegue, offre enormi vantaggi a quello che chiamiamo "sistema capitalistico".

    Ma non è ciò che, più o meno, sta accadendo in Grecia dove al "popolo" è stato negato il diritto di decidere, è stato privato di diritti e garanzie, è stato quasi spogliato di ogni bene e, per finire, viene privato pian piano dello stesso territorio in cui vive... venduto pezzo a pezzo a società, multinazionali e ricconi di paesi stranieri? E non è ciò che sta accadendo anche da noi oppure in Spagna?

    Abbiamo sostituito le bombe con la globalizzazione ed il libero mercato... ma la finanza non è un'arma perfetta per raggiungere gli stessi scopi? Dobbiamo ritenerci fortunati solo perché non siamo periti sotto le bombe?

    Sai che c'è Ernest? C'è che gli effetti di una guerra classica potrebbero spingere i popoli conquistati a ribellarsi all'invasore.... questo è un "sistema" molto più raffinato. Tutti contenti, tutti tranquilli... ma intanto ci stanno conquistando! E fottendo.

    Ciao Ernest, buona giornata. (per inciso... magari potessimo decidere anche noi per una bella uscita da questa fottuta Unione!!!!!)

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    1. ciao Carlo,
      io non sono un economista e nemmeno un esperto di economia, e aggiungo non voglio nemmeno esserlo :-) quindi i miei sono solo ragionamenti. Ciò che mi sento di dire è che l'Europa dovrebbe appunto smetterla di parlare solo di economia e parlare più di politica dei diritti e del lavoro.
      Io non amo i confini, le barriere i muri per questo motivo credo nell'Europa Unita che ripeto deve essere basata sull'uguaglianza di diritti per tutti a partire da quelli del lavoro sui quali in parte di basa parecchio futuro delle democrazie... hai ragione quando dici che probabilmente non accadrà nulla con l'uscita della Gran Bretagna, nulla di catastrofico... ciò che mi spaventa però è la scia alla quale si potrebbero collegare i nazionalismi in giro per il mondo che francamente non potranno mai a niente di buono... è vero le guerre spesso non si manifestano in maniera classica... ma si guardiamo attorno e basta prendere una cartina possiamo capire che siamo accerchiati da guerre (alcune sostenute anche da questa Ue) e che invece questa unione anche zoppa per anni ci ha assicurata, solo sul nostro terreno sia chiaro, la non guerra (non chiamiamola pace).
      Io spero che l'Italia non esca dall'Unione ma allo stesso tempo spero che questa unione cambi perché così come è fa schifo.... serve un'investimento sui diritti universali delle persone... in generale la vedo brutta sto perdendo sempre più fiducia nel prossimo, purtroppo
      un saluto

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    2. Caspita Carlo...ma scherzi?
      E l'Erasmus?

      Scherzi a parte era una cosa che prima o poi doveva succedere.
      Spiegatemi come possono stare insieme paesi con situazioni economiche così diverse?
      Chi guadagna da un'associazione dove c'è libera circolazione di merci ed esistono paesi con costi di mano d'opera bassi?
      Andiamo a vedere cosa fece la Germania quando si uni, vediamo cosa è stato fatto in europa.
      Poi è facile dare la colpa della brexit all'ignoranza, alla discriminazione, all'informazione scorretta.
      Ma forse chi ha votato per uscire è perchè da quest'europa non ha avuto nulla ma gli è stato tolto tutto.

      PS
      il vostro amico difende l'europa per l'erasmus ma non s'incazza per il formaggio fatto con il latte in polvere, l'olio importato da paesi che sfruttano la manovalanza, del fatto che si vuole appiattire la nostra vasta produzione alimentare?

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