mercoledì 14 giugno 2017

Commento ergo sono

In questi giorni è mancata la mamma del sindaco uscente di Genova, Marco Doria. Purtroppo la vita è questa, fatti personali con cui prima o poi bisogna rapportarsi. 
Ciò che continua davvero ad intristirmi sono i commenti che si possono leggere sui social. Si passa dal "chissenefrega" molto in voga, al "vorrei sapere chi paga i funerali" al "anche a me è morta la mamma ma nessuno mi ha fatto un articolo".
Sconvolge davvero tutto questo, lo abbiamo detto più di una volta, oramai la rete e non solo ha sdoganato tutti e tutto. La possibilità di dire a prescindere qualunque cosa ha trasformato, ma forse erano già così, agnelli in mostri. Commento ergo sono.
Mi pare di assistere ad un volo in picchiata della società civile, composta quasi in maggioranza da quelli che "fanno tutti schifo", quelli che il ministro lo può fare chiunque, quelli che non ascoltano più, che non leggono un testo più lungo di 5 righe, che condividono una notizia senza controllare che sia vera, quelli che anche e la notizia è palesemente vera urlano al complotto, quelli che cambierebbero tutto ma non si scollano dalla tastiera per paura di perdere un like.
Mi domando, ma dove erano questi nell'era delle stragi, della democrazia cristiana, del craxismo, di tangentopoli,  del consenso di Berlusconi... dimenticavo probabilmente erano al seggio a votarli. 

24 commenti:

  1. Mi riallaccio al commento al tuo post del 29 maggio: noooo, cinque righe non le leggono! Cinque PAROLE sono già troppe; troppa fatica leggerne più di 3 (parole, eh). I leoni da tastiera affetti da webetismo di parole (sgrammaticate) ne vomitano a gogò, ma arrivano a malapena a leggerne 3.

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    1. Ecco il commento. Ormai viviamo di hashtag... che tristezza

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  2. E' proprio in quell'era che si sono concretizzati i sentimenti che descrivi.
    Un vecchio proverbio di queste parti dice che il "mona" da tutto.
    P.S. Per "mona" leggi cretino.

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  3. Semplicemente non c'erano i social, all'epoca.
    Penso che qualche sfumatura sarebbe stata diversa, sai?

    Moz-

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    1. Mah credo di noi francamente, io più vado avanti e meno ho fiducia negli italiani. Basta riguardare le immagini della folla che tira le monetine a Craxi nel 1993 e pochi mesi dopo vota il suo amico Silvio...

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  4. La voce dei vigliacchi è stata sdoganata dall'anonimato degli avatar.

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  5. Condivido e faccio anche io questa battaglia dura contro questi social addicted incapaci di scrivere cose sensate ed anzi peggio capaci di cattiverie e volgarità di ogni tipo. Strepitoso il tuo epilogo!

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    1. Poi davvero Daniele basta fare un giro sui socail per vedere che questi commentano su tutto, sputano su ogni cosa poi magari nella loro vita fingono di essere altro.

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  6. Io a dire il vero non noto tutti questi anonimi: ci sono persone assolutamente individuabili che si buttano allegramente nella mischia del linciaggio mediatico.
    Manca, tra la altre cose, il sentimento della vergogna, probabilmente cancellato dall'egotismo diffuso.

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    1. Si vero ci sono anche gli individuabili, però credo che la rete gli dia un senso di protezione, pensare di essere a Milano e poter insultare uno che è a Bari può fare sentire dei leoni... si vero la vergogna non esiste più

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  7. Ho paura che Blogger si sia perso per strada il mio commento. Comunque, riallacciandomi a un commento che avevo fatto a un tuo post del 29 maggio, ribadisco che i webeti non le leggeranno mai 5 righe di testo. A malapena leggono tre parole: quelle che stuzzicano la loro (limitata) immaginazione e che servono per attivare il riflesso pavloviano della condivisione a stecca.

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  8. Sarebbe interessante vedere se questi figuri fanno anche commenti positivi o se vivono solo di odio.
    Chi ha letto 1984 si ricorderà delle settimane dedicate all'odio.

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  9. E no Ernest dai... qua ci stiamo "palleggiando" le riflessioni. Sono giorni che medito sulla stessa questione e, più in generale, sul perché il mondo dei "blogger", già da tempo, è particolarmente silenzioso mentre altri social, come facebook, sono sempre più affollati e rumorosi (perché solo di rumore si tratta).

    Bene, tu hai anticipato alcune delle conclusioni a cui sono giunto anche io. Comincio a credere che i commenti che si possono trovare su molti siti di informazione online, della serie "la madre degli imbecilli è sempre incinta", siano la conseguenza di quel fenomeno sociale già da anni in corso, popolato da una moltitudine di individui che vogliono "apparire" e se ne fottono bellamente di "essere". Non si spiega altrimenti la curiosa (e anomala) quantità di selfie che impazzano su certi social, con soggetti che si fanno riprendere con la "boccuccia a culo di gallina", uomini o donne non fa differenza. Oppure, come ricordato da alcuni commentatori prima di me, poca gente legge un testo più lungo di 50 caratteri (compresi gli spazi e la punteggiatura, attenzione!). Questo perché poca gente comprende quel poco che legge e poca gente approfondisce e (ri)cerca. Ecco perché, poi, a guardare certi "fenomeni", ti rendi conto che tantissima gente non è in grado di esprimersi compiutamente e correttamente (strage di sostantivi, congiuntivi e orribile declinazione dei verbi). Insomma, c'è troppa gente che oggi approfitta di un sacrosanto principio democratico che ti garantisce libertà di pensiero e di parola! (Maledetti loro, mi stanno facendo diventare intollerante, caratteristica che mal si addice ad uno che si definisce di "sinistra")

    A guardare questi fenomeni, viene il dubbio che siamo diventati un Paese particolarmente misero in quanto a cultura, civiltà e democrazia. Più passa il tempo, purtroppo, più questo dubbio sembra trasformarsi in certezza.

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    1. Ciao Carlo purtroppo nn credo si possano ignorare quelli che commentano sui social come qualcuno dice perché alla fine fanno parte di questa società e mi sembrano anche parecchi quelli che si vestono da leoni pronti a commentare qualunque cosa... mi spaventa davvero molto tutto ciò... mi spaventa il futuro di mia figlia che avrà a che fare sempre di più con personaggi del genere quelli che 5 righe sono troppo... credo davvero che questo sia un paese misero e lo dico a malincuore

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  10. Un bel tacer non fu mai scritto.

    Così va il mondo ora... almeno una parte.

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  11. Direi, con MikiMoz, che non c'erano i social, tutto qui. Potremmo anche dibattere della sguaiatezza della nostra epoca, ma non credo che andremmo tanto avanti. Penso poi, a quando Radio radicale fece parlare ascoltatori proprio negli anni delle monetine a Craxi (se le meritava, ma tra i lanciatori c'erano anche futuri elettori del centrodestra di Bossi, Berlusconi Fini).

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  12. Una volta queste berciate venivano scambiate al bar dopo qualche libagione tra i soliti 4 avventori. Ora la rete ha permesso a questo berciare di uscire da quel bar ed estendersi al mondo intero. Una volta al massimo in quel bar sarebbero volati quattro schiaffoni, ora possiamo assistere tutti a queste mega risse (virtuali) che mostrano tutta l'umana miseria. L'effetto purtroppo è contagioso e così per sempre più persone l'insulto diventa la normale, se non unica, forma di comunicazione.

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  13. avete voluto il grillismo? mo pagate le conseguenze!

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  14. Dove erano? al bar a dire le stesse cose, concordo con Giulio, ma le dicevano un po' meno forte e con meno rabbia perchè chi ascoltava li vedeva in viso e da loro era visto.
    Sempre valido ed illuminante questo articolo, di Lisa Signorile, una biologa.

    http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/08/11/la-devoluzione-della-scimmia/

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