lunedì 6 novembre 2017

Maggioranza sciolta

Gaber diceva che libertà è partecipazione. Sembra però che gli italiani abbiano deciso di non esercitarlo più questo diritto, anzi  la libertà è proprio quella di non andare a votare. Confesso che se si votasse domani potrei essere uno di quelli.
Un dato che emerge ancora una volta dopo questo giro di elezioni amministrative e regionali, ad Ostia vota il 36,5% e in Sicilia per le regionali il 46,7%. 
Ora gli unici che sembrano non prendere minimamente in considerazione questo dato sono proprio i politici che esultano come se avessero vinto dopo un plebiscito. 
Qualcuno dirà che chi non vota non ha diritto di parlare, non credo si possa più cavalcare questa considerazione, anzi bisognerebbe provare a capire come mai più della metà delle persone non vota nemmeno quei partiti che dicono di essere fuori dalla "comune politica". In parte è vero che la mancanza di partecipazione spesso si deve anche al non interessarsi delle questioni comuni, lo vediamo anche sui posti di lavoro dove il fare comunità sembra ormai un'utopia. Ma può essere solo questo?
La realtà dei fatti alla fine ci fa ritrovare con Renzi che come l'omino della Duracell continua a andare avanti nonostante ci sia un muro, CasaPound che tra un investimento e l'altro dice di volere entrare in Parlamento, Silvio rinato nel suo splendore plastificato, Salvini e la destra che pur di mettere un piede al governo di ogni cosa farebbero un alleanza anche col mostro di Lockness e i grillini che sfanculano tutti probabilmente anche quando sono davanti ad uno specchio. 
La domanda è,  quando questo 60-65% deciderà di votare cosa succederà?
Nel frattempo di lavoro si parla sempre meno, ma non diciamolo troppo in giro.

12 commenti:

  1. Il problema è grave: io nelle ultime due tornate non sapevo proprio chi votare. E questo è.
    Sembra una frase fatta, ma davvero non mi ritrovo in niente e nessuno. Asternersi is the new votare :)

    Moz-

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  2. È assolutamente superfluo dirti che la penso esattamente come te Luca. Stamattina commentavo un post di Gianfranco Manfredi in cui si percepiva tutta la tristezza per la mia Sicilia e non solo! Infatti dicevo che destra è, destra era e destra sarebbe rimasta in ogni caso anche se avesse vinto Cancelleri...che cavolo vuoi essere rappresentato e soprattutto da chi? Rileggerti fa sempre sentire a casa. Un abbraccio

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  3. Fino a un po' di tempo fa chi non votava era perché del tutto disinteressato alla polita, si sarebbe potuto definire un qualunquista. Adesso non più. Man mano, aumentano quelli che prima votavano e adesso non più perché non c'è nessun partito che li rappresenti e difenda i suoi interessi. È questo tipo di "democrazia" al tramonto.

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  4. Ho sempre votato,tranne un periodo buio tra il 1970/73,ma sinceramente oggi non saprei a chi dare la mia preferenza.Certamente non votando non si ha il diritto di criticare,ma nel contempo non si è complici di politici cialtroni.
    Ciao,fulvio

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  5. In realtà è da anni che la politica è elitaria. Dal passaggio sciagurato dal proporzionale al maggioritario degli anni '90, calcolato a tavolino per tagliare fuori le classi subalterne, la vera sinistra (che ovviamente non è Renzi, e non era il Pd prima di luu, partito nato per americanizzare la politica). Poi, non dobbiamo dimenticare, c'è stato Monti, imposto dall'Europa, e adesso, con le destre trionfanti un po' in tutto il mondo, possono ritornare ancora in Italia, a fare danni e a ricreare il buco. Ci sarà un governo Berlusconi-Meloni-Salvini? Una riedizione del Berlusconi-Fini-Bossi? Probabile, grazie a Renzi, destra travestita da sinistra. Giù la maschera!

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  6. La costituzione sancisce il diritto/dovere di voto, non l'obbligo. La gente può scegliere e io mi meraviglio che siano così tante le persone che votano. Per me, anche il 35 per cento é troppo considerando il livello della classe politica.

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  7. Purtroppo dopo aver verificato che, quando si tratta di risultati concreti, le differenze tra i partiti non sono poi tante, alla gente scappa la voglia di votare. Io non credo che sia così, ma non posso neppure biasimare chi lo pensa.

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  8. Concordo con le analisi nei commenti che mi precedono.
    Ci sono elettori che si astengono a causa della legge elettorale con cui abbiamo votato e di quella con cui andremo a votare.
    Meccanismi congeniati a solo vantaggio delle consorterie di partito, atti a vanificare ogni buona intenzione di "partecipazione".
    Norme bocciate dalla Corte Costituzionale, generano assemblee parlamentari illegittime; ma va tutto bene (madama la marchesa).
    Partecipare, in democrazia, dovrebbe voler dire approvare o disapprovare la condotta e le politiche di un politico o di un partito e garantire la possibilità di cambiamento.
    La legge lettorale in vigore, approvata con la "fiducia del Parlamento" ha cambiato tutto per non cambiare niente.
    Il Gattopardo ha ancora ragione...

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  9. ...ma la Sicilia non è una regione a statuto autonomo?
    Ecco che imparassero ad arrangiarsi ora!

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  10. Commenta Sara, più sopra, che "l'elettorato ha sempre ragione"! E' vero, infatti non c'è da meravigliarsi se abbiamo politici mafiosi, ladri e incapaci che ci governano ad ogni livello istituzionale. O che tifano per un buffone fiorentino, degno erede di quell'altro delinquente gonfio di botulino ed ex cavaliere resuscitato dallo stesso.

    E' vero, infatti siccome l'elettorato ha sempre ragione, loro ridono! Ridono e se la spassano! Perché con un elettorato come il nostro, sarebbe impossibile non ridere! Un elettorato che quando non è mafioso, ladro o incapace come i politici che elegge, è coglione, servo e privo di ogni dignità.

    Ernest, ma con un "elettorato" come quello nostro, come fai a non esultare? Con un elettorato come il nostro che vota un tizio che poche ore dopo essere stato eletto, viene arrestato! Votano uno che pure in Congo sanno che è un delinquente fuori di testa! In Congo, nel terzo mondo... quando noi ci definiamo appartenenti al mondo civile e avanzato. Idioti fottuti.

    Con un elettorato come il nostro anche se perdi, hai vinto, hai mantenuto il tuo status, i tuoi privilegi, il tuo potere mafioso. Sia il centrodestra sia il centrosinistra stanno resuscitando i peggio ceffi della democrazia cristiana. E non è vero che non si parla di lavoro.

    Hanno già messo in campo, come propaganda elettorale, l'ennesima presa in giro sull'età pensionabile, sulle nuove assunzioni nella pubblica amministrazione e sull'adeguamento stipendiale degli statali! Vedrai quanti coglioni abboccheranno! Come fu con la mancetta renziana degli 80 euro, riproposta oggi per una platea più larga! Poi, dopo, fottiti elettore!

    Ernest, ma come non esultare?

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  11. Io semplicemente non ho alcun partito che mi rappresenti. Non so nemmeno come sia possibile visto che in Italia ci sono più partiti che in qualsiasi altro paese al mondo, eppure ognuno di questi ha pochissimi punti che condivido e tantissimi che non condivido. E mi pare che sia una cosa molto comune visto quanti hanno smesso di votare.

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