giovedì 12 marzo 2020

Ce la faremo

Sono giornate surreali. Le nostre abitudini sono sparite, messe nel cassetto, per il bene comune. Non tutti però, molti continuano a non capire la gravità della situazione. Ancora domenica scorsa siamo stati invitati ad una festa di compleanno di bambini, abbiamo gentilmente declinato l'invito. Un'assurdità in un momento in cui viene chiesto di sacrificare le cose futili per dare una mano al sistema sanitario nazionale. 
Ieri sera l'ennesimo intervento di Conte in televisione, apprezzabile per i modi e anche per alcuni provvedimenti rispetto al resto d'Europa che pare non capire, ma ancora troppo deboli a mio avviso. Nel decreto si consentono attività che non sono indispensabili. Mi devono davvero spiegare a cosa serve tenere aperta una fabbrica che fa borse per esempio. E' chiaro che ci sono delle produzioni che difficilmente si potranno fermare perché magari fanno parte della filiera alimentare, ma il resto?
Vogliamo davvero che i libri di storia scrivano che in presenza di una Pandemia rimasero aperti servizi totalmente inutili?
Il pensiero ora è a tutti i lavoratori che ogni mattina devono andare a lavorare senza nessuna protezione o possibilità di rispettare il famoso metro di distanza come forma di tutela. Mentre la rabbia è verso chi ancora continua a non capire la situazione. Ma se pensiamo che un senatore della repubblica, di Forza Italia, ancora ieri ha fatto un video negazionista rispetto a tutto quello che sta succedendo potete immaginare il resto. 
Mi auguro che stiate tutti bene e che se obbligati ad uscire possiate prendere tutti le giuste precauzioni. 
Ce la faremo. 

12 commenti:

  1. Ma sì, ce la faremo, anche i cialtroni...
    Noi siamo quasi tutti a casa. Mio marito lo hanno messo a lavorare solo tre giorni, gli altri due dovrebbe fare dei corsi di aggiornamento da casa però oggi il sito della banca era ingrippato, non c'è stato verso di fare niente. Il che dimostra che siamo molto indietro con il discorso del telelavoro. Il figlio grande invece è in stand-by fino al 3 aprile, la sua ditta accetta solo chiamate d'emergenza e ha lasciato temporaneamente a casa sia lui che l'altro apprendista. Per fortuna siamo una famiglia unita e insieme stiamo bene, qualcuno faceva notare in un altro blog che la convivenza forzata per alcuni è tutt'altro che piacevole... L'unico effetto collaterale di questo periodo è che secondo me come minimo prendiamo 5 chili, a stare chiusi in casa a mangiare! XD

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  2. Certa gente andrebbe legata in casa!

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  3. Onestamente mi sono chiesta a cosa serva questo nuovo decreto. Non è cambiato nulla.
    Dalle mie parti i negozi erano già chiusi per totale mancanza di clienti.
    Se vogliamo chiudere "tutto", quindi, dobbiamo pensare alle fabbriche, ai tabacchini, e a moltissime altre tipologie di luoghi ancora aperti.

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  4. Ciao concordo in pieno con il tuo scritto,molta gente non capisce che solo con il contributo di tutti possiamo vincere questa battaglia.
    Io amo la vita all'aria aperta, lo sci le camminate mei boschi e la bicicletta ma per responsabilità, essendo felicemente nullafacente resto in casa in compagnia di buone letture e tanta musica.
    Ciao e in bocca al lupo a tutti.
    fulvio

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  5. Io continuo a lavorare, l'industria non ha fermato, questo è un vero controsenso.
    Saluti a presto.

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  6. Di certo sui libri di storia finirà sbeffeggiato chi ha voluto fare comunque feste di compleanno, non certo fabbriche rimaste aperte (si cerca quanto più possibile di salvaguardare il lavoro). Certo, alcune cose rimaste aperte sono strane, ma avranno una logica sicuramente.
    Ce la faremo, ovvio :)

    Moz-

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    1. Concordo con moz, sulla faccenda delle feste di compleanno.

      E speriamo di farcela, purtroppo i numeri non ci aiutano ad essere ottimisti

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  7. Ci sono ancora attività non essenziali che sono aperte e un certo numero di persone che ancora non capisce!! Sono di meno ma ci sono ancora!! Ce la dobbiamo fare!!

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  8. Certo caro amico! Un abbraccione!!!
    Qui a VR tutto bene.

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  9. Ogni cosa ha una fine! Speriamo arrivi presto! 💙

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  10. Voglio sperare che gli italiani comprendano quei valori che non hanno mai appreso o che erano dimenticati. Ovviamente e purtroppo non tutti saranno benedetti da tale acquisizione, gli imbecilli resteranno tali per cui non ci resta che essere ottimisti. Dai!

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  11. Di fronte ai miei occhi scorrono catastrofi inimmaginabili ma sì, penso che ce la faremo. Qui a Roma tutto bene, città deserta, file ordinate e mascherina al supermercato. Ma qualcuno vede ancora fantasmi in giro e solleva inutili polemiche.

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