lunedì 13 giugno 2022

Dell'utilità delle persone

"Si è utili anche quando si è in coma".

Queste le parole che un paziente mi ha detto qualche mattina fa. Una frase che comunque la si voglia leggere lascia un segno. Si parlava di inutilità, delle volte in cui si fanno i conti con la vita attuale e ci si sente meno utili. Quando gli altri ci fanno sentire inutili, oppure si ha solo la sensazione. 

Parole che a volte escono  anche a fatica dalla bocca di mia madre. Macigni che cadono su una giornata, pesanti da sostenere, come se ogni lettera che va a formare quelle parole ci desse una sorta di mazzata sulla schiena. Eppure è così.

Non so dove stia la verità, ma quello che posso dire è che a volte le prospettive di chi vive un dolore possono cambiare le considerazioni. Da figlio di una madre ora disabile ogni giorno le dico della sua utilità, ma capisco anche il suo stato d'animo di una donna che prima aveva il suo quotidiano fare e ora si trova a contare i minuti che passano. 

18 commenti:

  1. Fai bene a insistere sulla sua utilità, le persone che si amano ci sono necessarie come l'aria che respiriamo e tu sei senza alcun dubbio un figlio attento e premuroso. Ciao Ernest, un saluto a tutti i tuoi amori.
    sinforosa

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  2. Tua madre, la nonna della vostra bambina! L'età in cui i nostri genitori diventano fragili, ci mette alla prova!

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  3. Si capisce che è tutto relativo, e dobbiamo fare lo sforzo di metterci nei panni degli altri, anche se difficile, a volte impossibile... se ti tagliassero a pezzetti.

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    1. la cosa più difficile indossare i panni degli altri, ma è necessaria

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  4. ... anche mia madre non è più autosufficiente, ma ha un cervello di ferro, migliore del mio ...
    ... è difficile starle dietro, visti tutti gli impegni e, quando il nervosismo prevale e la mia frenesia si scontra con le sue lentezze fisiche, mi rendo conto che sono io a farla sentire "inutile" ...
    ... condivido ogni tua parola, su cui più volte mi soffermo a riflettere...

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    1. è un cambiamento difficile, cambia la prospettiva, noi che curiamo loro. Una prova da superare

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  5. Ho uno zio rimasto ormai solo, dalla morte della amatissima moglie, vuole solo riunirsi a lei. Lo capisco. E' stanco e si sente come un peso anche se circondato da nipoti che lo amano. Non si è mai inutili, non prima, non dopo.

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  6. Bello profondo questo post, grazie ci devo riflettere.

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  7. Finché lavoriamo e produciamo i beni richiesti, siamo utili e crediamo di possedere un'identità (operaio, impiegato, maestra...); invecchiando diventiamo inutili, un peso per la società e la famiglia. Eppure siamo le stesse persone, abbiamo gli stessi sentimenti e in teoria, gli stessi diritti. Vi è una colpevole rimozione del valore dell'esperienza, della memoria storica e della saggezza acquisita. Lo schiacciamento sul presente è uno schiacciamento sull'età giovane. Il momento fermato e fotografato non è come un filmato con un prima, un adesso e un dopo. Sei molto fortunato ad avere con te tua madre e tua figlia Greta... in un continuum generazionale che ti avvolge.

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  8. Io in coma ci sono stata, e non credo che all'epoca mi sentissi utile, ma di sicuro considerando che scoppio di salute, quella fase è stata utilissima per la mia vita.
    È difficile rassegnarsi a dover dipendere dagli altri anche solo per andare in bagno ma, troppe volte, inevitabile.
    Penso che tua madre dovrebbe godere della tua compagnia, di quella di Greta, e di molto altro, ringraziando il fato di essere poterlo ancora fare. Senza retorica.

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    1. si vero, ma credo non sia facile comunque. La strade però è quella, godersi il quotidiano che c'è ancora

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  9. leggere le tue parole è molto importante, ti sono vicino e aggiungo che leggere il "mi spingo a farle" è molto importante anche per me, un abbraccio

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  10. si mangiava di piu perchè non c era l esagerate offerta di cibo spazzatura di adesso .il cibo era una felicita' non una cosa bella da fotografare

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