lunedì 19 giugno 2023

SI chiamava Moshin

Si chiamava Moshin Shazad aveva 32 anni.
Un uomo.
Espressione seria, due figli piccoli, moglie e madre da mantenere.
Partito da Lalamusa, Pakistan, uno di quei paese dove noi occidentali ogni tanto andiamo, facciamo un po' di casino e poi lasciamo le macerie.
Non riusciva a trovare un lavoro stabile, un problema se le bocche da sfamare diventano tante. Non come cercare posto sotto casa alla sera, un problema vero, serio.
Prima di imbarcarsi da Tobruk, Libia, ha telefonato al cugino. Doveva raggiungerlo in Norvegia. Non era solo, c'erano 4 amici con lui.
E' naufragato il 14 giugno, davanti alle coste della Grecia, disperso.
Si chiamava Moshin Shazad aveva 32 anni.
Un uomo, non un numero.

12 commenti:

  1. E come lui tutti gli altri, con una famiglia e una storia alle spalle.
    sinforosa

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  2. Hanno tutti un nome quei morti senza futuro che passano al Tg subito prima che il servizio su Tom Cruise a Roma ci distragga definitivamente.

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  3. Quanti ancora ne dovremo ignorare prima di svegliarci dalla nostra inumanità?

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  4. Un continuo dramma, tante vite e tante storie cancellate ... in un periodo storico disumano in cui tanti ne sono anche contenti: che brutto momento!

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  5. Un mare che è un cimitero. Ogni persona lascia una tragedia, affetti, attese, figli, genitori...siamo fortunati ad essere nati in questa parte del mondo.

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  6. Troppi continuano a considerarli un numero se non addirittura un peso. La realtà è che son fratelli di tutti noi e, come tali, vanno accolti.

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  7. Ti leggo sempre caro amico blogger, perdonami se non commento sempre. Grazie per questo tuo articolo.

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  8. e si continua a pensare che la soluzione sia salvarli in mezzo al mare.
    Evidentemente costa meno, o rende di più, affittare una nave che creare dei punti di reindirizzamento per le ong:
    Evidentemente è più comodo aspettarli qui ed eventualmente accusare Grecia e Italia di incapacità ma almeno i paesi del nord sono sicuri che i danni che hanno provocato e provocano non porteranno a loro più di tante conseguenze.
    Sono anni che mi chiedo perchè, sapendo i paesi da cui scappano, non li si aiuti da li a scappare.
    Perchè non si organizzano navi settimanali che a pagamento li portano in Europa.(pagherebbero sicuramente meno e sarebbero al sicuro)
    Mi chiedo anche come mai per difendere un nuovo amico si possano spendere tanti soldi in armi che basterebbero a risolvere metà problemi dell'Africa o forse no ma sicuramente sarebbero più utili

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    1. Mi associo al pensiero di Anonimo. Io non credo che tutti siamo diventati ormai indifferenti a queste tragedie. Io spesso ci penso, ascolto tutte le notizie tragiche dei telegiornali, e mi sento veramente male. Poi finisco per dirmi che non ci devo pensare più, perché il mio malessere mi fa soltanto stare male, ma non aiuta nessuna di queste povere persone. Ci sarebbe da piangere dal mattino alla sera, e si finisce per non voler sentire più, per proteggerci da tutto questo dolore.

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  9. Caro Luca, queste sono storie che mi mettono addosso tanta rabbia mista a tristezza! E mi fanno pensare a persone meravigliose come Mimmo Lucano, che invece di essere apprezzate come meritano vengono addirittura indagate! In che mondo brutto che siamo amico mio :-(

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  10. Sai cosa mi lascia stranito? La strada percorsa.
    L'anno scorso sulla spiaggia, in Sicilia, arriva uno dei tanti venditori ambulanti, mi chiede di guardare la merce che intanto si riposa.
    All'apparenza è un uomo sulla sesantina.
    Gli propongo di sedersi sulla sdraio ma rifiuta e si siede sulla sabbia.
    ci mettiamo a parlare e mi dice che arriva dal Pakistan, che sono diversi anni che viene e va dall'Italia.
    Mi dice che ci viene in aereo, si fa i mesi estivi e poi rientra a casa dove ha diversi figli.
    Il più grande negli ultimi due anni è venuto con lui.
    lui lavora come cameriere in un locale(non ho capito se regolare o no)
    Ora quest'uomo che fa un lavoro irregolare dubito abbia un permesso di soggiorno eppure arriva con aereo da anni.
    Perchè abbiamo migliaia di persone che arrivano per vie molto più pericolose e molto più costose(in ogni senso) quando altri arrivano irregolarmente con mezzi sicuri ed economici?
    Cosa c'è dietro?
    Ha

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