giovedì 18 luglio 2024

Stretti a sorreggerci

Scorrendo la lancetta del tempo indietro rivedo gli attimi passati insieme.
Quel lungo vicoletto mano nella mano mentre mi accompagni a scuola, c’era sempre vento ma con te tutto era tranquillo.
I viaggi in autobus per andare a calcio, io in campo e te ai bordi con qualunque clima.
La domenica mattina passata a fare la pasta fresca e l’emozione nel girare la manovella della macchinetta.
Quelle volte che ti facevamo arrabbiare, i nostri discorsi più o meno su tutto, i tuoi messaggi mentre ero in corteo “dove sei? Tutto bene?”.
Le tue mani alla ricerca di un libro nella mia libreria.
Il tuo amato mare.
Gli abbracci stretti.
Piccole cose che adesso sembrano così impossibili, ora che anche una semplice parola passa attraverso una lettera premuta a stento, ora che non hai più voce. Parlano i tuoi occhi, sempre lì, col colore dell’acqua.
In fondo è un po’ come essere ancora in quel vicoletto, col vento che soffia facendoci sbandare, le mani che si cercano, trovandosi.
Auguri Mamma

11 commenti:

  1. E' triste vedere le persone tanto amate allontanarsi pian piano da noi a causa della vecchiaia e delle malattie. La mamma, che ci teneva per mano da piccoli, che ci confortava, incoraggiava, consigliava...diventa sempre più fragile e distante. Si invertono i ruoli. Ora siamo noi a sorreggere, aiutare...Non è facile. Vorremmo ancora poter essere bambini e abbandonarci nelle sue braccia, ma non si può. La consapevolezza di questa inversione di ruoli fa male, molto. Poi arriva, come è successo a me, il giorno in cui si realizza che non si sarà mai più figli e la sensazione di vuoto è terribile. Si va avanti, perché la vita è così, e il cuore è pieno di ricordi e di amore.

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  2. Nella vicenda dolorosa di tua madre, dolorosa per lei e per voi, perchè troppo presto l'infermità si è presa pezzi della sua vita, il conforto è che tu come figlio hai gli strumenti per saperla seguire al meglio.

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  3. Non so se si è visto il commento, riprovo.
    E insomma volevo dirti che il conforto di questa situazione che ha colpito la tua mamma troppo presto, è che tu come figlio hai le risorse, gli strumenti per saperla affrontare.

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  4. Sentite condoglianze Ernest!Coraggio,la vita continua.Notte

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  5. Ho provato le tue stesse emozioni, il tuo stesso dolore, prima di fronte alla malattia e poi per la sua scomparsa. Anche la mia mamma era unica e ha lasciato un vuoto incolmabile, tanto più che prima mi aveva già abbandonata il mio papà. E' un dolore che non svanisce mai del tutto, anche se il tempo riesce ad affievolirlo un po'. E' un vuoto che lascia un grosso segno. Il pensiero costante, il ricordo continuo, portano la mia mente a costruire sogni in cui continuano ad esserci i miei genitori. Li vedo molto spesso. Spero che succeda anche a te e che possa rivedere la tua mamma in sogno. Un forte abbraccio e sentite condoglianze.

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