venerdì 22 agosto 2025

Cicatrice

 Un anno fa, dopo la morte di mamma, Greta mi disse “ora papà dobbiamo aspettare la cicatrice ma non dimenticare”.

Mi porto dietro da tempo un bagaglio a mano di parole di cura, medicine da prendere al bisogno, rilasciate nel tempo da stelle che ho incontrato.

Queste su tutte.

E’ dura però, perché certe cicatrici impiegano tanto per rimarginarsi. Hanno bisogno di cura, la stessa che mamma con il suo sorriso, anche nella drammaticità di una malattia degenerativa, riusciva a donare. 

Ora il vuoto è tanto, ed io, abituato a voler sistemare le cose, di fronte a questo arranco. 

Così i bei ricordi si mischiano a troppe immagini di dolore di un anno fa. Fotogrammi difficili da dimenticare.

Come quella notte tra il 21 e il 22 agosto, papà che accarezzava la donna che ha amato per tutta la vita, guardarmi chiedendomi se era finita davvero.

Ora proviamo ad andare avanti, scorrendo le immagini di una vita, come seduto guardando dal finestrino del treno. Amavo farlo da piccolo.

Col ricordo a quella sensazione che ancora sento “se mi stringi forte fino a ricambiarmi l’anima”.

Ma è un film che va di fretta.

E io sono alla ricerca della pausa.

Magari per un fotogramma.

Il tuo sorriso.

1 commento:

  1. La malattia si è presa troppo presto la tua Mamma, resta il conforto del percorso insieme che lei è Greta hanno fatto, che anni preziosi!

    RispondiElimina

Latest Tweets

 
;