Lentamente stiamo morendo, o forse siamo già morti ma non ce ne accorgiamo neppure. Continuiamo a camminare come zombi per le strade delle nostre città guardando vetrine, evitando uno due tre clochard inginocchiati in mezzo alla via col cartello appeso al collo, imprechiamo un po' per il rumore, qualcuno sospeso tra una sigaretta e l'altra, qualche altro con la mente che vaga... Imu... Ici...
Nel frattempo la gente muore davvero.
Nelle corsie degli ospedali perché mancano medicinali, dimenticati dalle istituzioni, vittime di scelte sbagliate o cure che nessuno riesce a dare perché i fondi, quelli in denaro, dall'alto non arrivano più. Perché qualcuno in questo paese ha deciso che i numeri sono più importanti della salute delle persone, qualcuno ha deciso che sulla bilancia deve pesare di più quella che i professoroni chiamano stabilità piuttosto che l'assistenza ad un anziano o ad un disabile, qualcuno ha deciso che sui lavoratori di quel settore non si deve investire un euro, anzi si deve risparmiare.
Nessuno pensa però alla stabilità della vita di coloro che non possono nemmeno più essere certi, da anni, di ricevere cure almeno normali. Nessuno pensa alla stabilità psicofisica di tutte quelle famiglie che dal prossimo anno si vedranno respinte richieste di assistenza o riabilitazione per ragazze e ragazzi disabili.
Andrebbero date risposte politiche chiare, prendendo posizioni nette nei confronti di provvedimenti che calpestano ogni giorno la dignità delle persone.
Andrebbero date risposte di piazza non da pare delle singole categorie, ma generali, invece durante gli scioperi si assiste sempre di più allo scivolare dei cittadini lungo i cordoni del corteo, quasi come se ormai la protesta fosse diventata optional aggiuntivo di un qualunque giorno feriale.
Andrebbero date risposte maggiori da parte di alcuni lavoratori che mandano sempre avanti gli altri, che non si "mischiano in queste cose", che davanti ad una macchinetta del caffè si trasformano in Robespierre ritornando poi a vestire gli abiti di un Fantozzi qualunque appena svoltato l'angolo.
Andrebbero date, ma non le diamo. Anzi.
Carissimo...qui non si capisce chi dice e cosa dice,chi fa,cosa fa e per chi la fa...siamo stati un anno sotto scacco di questi politicanti da strapazzo e abbiamo ottenuto solo disastri...non c’è lavoro,non c’è possibilità di vivere e come dici tu la gente sta per strada...è un pianto ovunque guardi...e questi giocano(anzi non giocano per niente)a formare altri partiti...ognuno si fa il suo e noi pagheremo anche questi giocattoli nuovi..essere indignati è poco...sono furiosa!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaI Fantozzi ce li abbiamo al traino, ma almeno lui poi si ribellava, questi no!
RispondiEliminaPaolo Villaggio è stato un genio nel descrivere il carattere degli italiani, lo ha fatto più fedelmente di Alberto Sordi.
RispondiEliminaDa una vignetta che ho visto ma che non ho creato io, un'infermiera entra in una camera dell'ospedale e si rivolge all'ammalato chiedendo:
RispondiElimina"Cos'ha fatto al suo posto letto?"
e l'ammalato risponde:
"L'ho camuffato da F-35 così spero che non me lo tagliano"
Andrebbero fatte, più che date, risposte... dure.
RispondiEliminaIo farei un bel panettone al veleno in regalo a tutti quelli che ci hanno distrutto prima e dopo di questa sciagurata legislatura..
RispondiEliminaSiamo sempre più soli. Ognuno isolato.
RispondiEliminacome in certi film di successo il mondo si divide tra zombie e vampiri...
RispondiEliminaDa marzo 2013, con PDCasiniMonti al governo, le cose peggioreranno sensibilmente. In questo paese non c'è limite al peggio.
RispondiEliminaQuesti numeri del cavolo sono una dannazione compagno! E quel filibustiere, a cui la Littizzetto ha chiesto se non avesse quella pragmatica sensazione di aver rotto il cazzo (mi sono rotto pure a nominarlo), sta percorrendo proprio questa protesta, ingannevolmente ovviamente! Ma è pericoloso! Così come sono pericolosi costoro che invece si palesano, ma sempre a sfavore dei cittadini!
RispondiEliminaOrmai gli italiani sono diventati così:
RispondiEliminaClicca qui
Se speri di cambiarli, stai fresco.
Basterebbe applicare una semplice regoletta, valida per noi comuni mortali ma non per gli intoccabili: "Chi sbaglia paga e soprattutto è fuori dai giochi".
RispondiEliminaVedrai quante risposte e spiegazioni potranno essere date semplicemente applicando questo essenziale principio.
Ciao Ernest.
Francesca
è la spending review con l'accetta, what else...
RispondiEliminaGUARDA MI SENTO SCEMA !!!
RispondiEliminami sento zombie da un bel po'
RispondiEliminaHo avuto occasione per scrivere che alle manifestazioni ormai ci conosciamo tutti, le solite facce e cominciano a somigliare a rimpatriate dai numeri sempre più esigui.
RispondiEliminaI cortei sono rappresentati da due categorie, i giovanissimi e le pantere grigie, manca la generazione di mezzo...quella che crede di avere ancora qualcosa da perdere, non si accorge che ha già perso nel momento in cui ha deciso di non difendere la generazione che sta crescendo, prova a spiegare che se gli odierni 18/20 dopo gli studi non entreranno nel mondo del lavoro, loro non avranno un soldo di pensione...
in periodo di crisi nera, l'italiano applica il primo emendamento della sfiga:"mors tua vita mea" e tira avanti..
RispondiEliminaI Robespierre da macchinetta del caffè ci sono sempre stati, però mai tanti come adesso.
RispondiEliminaE, temo, sarà sempre peggio.
Tutto vero ciò che scrivi ma manca un colpevole.
RispondiEliminaIl colpevole lo troviamo allo specchio, siamo noi!
Siamo noi che in periodi di "vacche grasse" consideravamo "normale" non richiedere lo scontrino, siamo noi che conoscevamo l'amico, parente, vicino con invalidità fasulla ma non si diceva nulla, anzi "beato lui" che c'era riuscito.
Siamo sempre noi che chiudevamo volentieri gli occhi anche di fronte a cose chiaramente ingiuste.
Siamo noi che lottavamo per tenere aperta una fabbrica anche quando chiaramente fuori mercato pur di conservare posti di lavoro fasulli.
Siamo noi quelli che in mobilità, cassa integrazione, ecc si faceva un secondo lavoretto per arrotondare... farsi assumere? ma perchè?
Siamo noi che col posto sicuro ci si sbatteva al minimo.
Siamo noi che nei posti pubblici avevamo così caldo d'inverno da dover tenere aperte le finestre, ma andava bene così!
Insomma, molta della merda che ci ritroviamo oggi è anche grazie a noi e forse(dico forse) questi signori che credono di aver diritto a tutto, anche al rimborso delle sigarette, sono in fondo come molti di noi, solo che loro possono... e molti di noi..no!
dimenticavo, visto che fai il riferimento agli ospedali, siamo noi che abbiamo usato il Pronto soccorso per anni per fare esami che...oltre che costare... bisognava aspettare.
RispondiEliminaSiamo noi che abbiamo voluto dare una sanità completa, totale senza se e senza ma a tutti, anche a quei clandestini che non contribuivano a quella spesa, l'emergenza era una cosa dovuta, il resto forse... era da condizionare ad una regolarizzazione.
Mah, non lo so... io non mi sento tanto morto. Forse perché ho lasciato morire alcune cose. Boh, non so.
RispondiEliminaCiao Ernest
...la situazione della sanità è un caso emblematico...forse perchè ci tocca tutti su un piano che non ammette repliche: quando stai male vuoi essere curato...
RispondiEliminaIl problema di fondo è che in Italia non si capisce che la Cosa Pubblica è di tutti...qui si pensa che sia di nessuno...e allora tutti lì a prendere a più non posso...ma è così per i trasporti, per i parchi pubblici (i cittadini ne hanno cura?...no...)...
è l'italiano che fa schifo...
buona fortuna per il 21 12 12 e speriamo di risentirci dopo per gli altri auguri
RispondiEliminaPurtroppo il futuro è sempre più nero.
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