Ieri, in uno di quei momenti che amo della mia vita, cioè quando vago per un attimo per casa sentendomi automaticamente attratto da qualcosa... tranquilli non sto per raccontare qualcosa di vietato... di cartaceo con tanto di copertina, mi sono ritrovato in mano "Passato e Presente" di Antonio Gramsci.
Copertina vecchia, di quelle che ti fanno immaginare di aprire la porta di un'antica libreria nel centro storico della tua città, preferibilmente di sera, presentandoti davanti ad un signore un po' in là con l'età che fa solo cenno di entrare per scegliere un libro. Proprio quello.
L'occhio lascia perdere subito il resto e come legato da un filo invisibile che si accorcia sempre più in prossimità di quella frase si lascia condurre...
"Meglio avanzare e morire che fermarsi e morire"
...lo so, un po' forte. Ma pensate non al senso letterale della frase, cercate di andare oltre e di applicarla alla vita quotidiana, alle lotte che ogni giorno intraprendiamo, al nostro essere nelle giornate che passiamo, alle relazioni che abbiamo sul lavoro o in altri contesti.
Pensateci e vi accorgerete che intorno, molti, sono fermi.
senza pensare a morire basterebbe pensare ad un passo avanti come ad un gesto di responsabilità.... che parola desueta ormai
RispondiEliminaBellissima frase ed altrettanto condivisibili le tue considerazioni. Il passo successivo sarebbe quello di dire: esiste ancora un motivo per cui avanzare? un'idea, un pensiero, per cui 'morire'?
RispondiEliminail problema è continuare ad avanzare in mezzo a quelli fermi (già morti).
RispondiEliminaProprio così.
RispondiEliminaAd esempio se io mi fermo crepo.
Semplice verità.
Magari sono anche già morti...
RispondiElimina@Mìgola: sono o siamo? perché penso che Ernest ragionasse nel senso di un impegno in prima persona, senza aspettarsi che siano gli altri a fare i passi avanti al nostro posto
RispondiEliminaPensiamo se si fossero fermati quanti ci hanno preceduto!
RispondiEliminaGià aprire e leggere Gramsci è avanzare ...Gramsci, intellettuale molto letto in altri paesi, è da noi dimenticato. Anche per questo l'Italia è ferma e muore ogni giorno.
RispondiEliminaIo avanzo, nonostante le botte della vita.
RispondiEliminaNon so fare altro.
In senso metaforico, immensa frase di Gramsci, immensa come il suo pensiero. E lui amava la vita: a me basta ricordare il suo racconto-fiaba-apolologo sui porcospini, per asserire tale assunto.
RispondiEliminaE' diventato difficile avanzare, ci sono troppi cadaveri che bloccano il passaggio facendo barricata coi loro corpi.
RispondiEliminaLa vita è movimento, se ci si ferma si è già morti. Gramsci è una miniera di pensieri sempre vivi.
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