martedì 26 novembre 2013

Fantasmi in città

Passeggiare in una delle nostre vie ultimamente fa riflettere molto. Soprattutto se lo si fa senza l'intento di guardare vetrine o elettrodomestici inutili creati solamente per rompersi ad orologeria dopo due anni, a garanzia scaduta naturalmente.
Oltre ad accorgersi delle bellezze architettoniche che le nostre città offrono al di sopra del nostro naso si possono associare immagini a considerazioni sullo stato del paese, ma direi della società intera.
Ogni 20-30 metri ci sono persone che chiedono l'elemosina. Ciò che mi ha colpito rispetto al solito è il fatto che ultimamente siano in maggioranza  persone anziane, donne e uomini. 
Allora il mio cervello ha iniziato ad elaborare pensieri. Chi sfila per queste persone, chi manifesta, chi si arrabbia se non i soliti?!? Pochi, pochissimi, nessuno. Queste le risposte.
Molti potrebbero rispondere che dovrebbero andare a cercare lavoro. Un anziano? In questo momento storico? E chi glielo da il lavoro?
Questo per dire che nella nostra società, nelle nostre piazze, nelle nostre vie ci sono parecchi fantasmi che dimentichiamo, che evitiamo, parecchi di noi fortunatamente non lo fanno e ci sono associazioni che per questo vanno ringraziate ogni giorno.
Sarò un inguaribile utopista ma non riesco ad accettare una società che si basa su disparità enormi, dove le classi ci sono e non sono quelle delle scuole.

10 commenti:

  1. La disperazione dilaga.
    Quelli che vedi sui marciapiedi sono ormai più che disperati. Tanti altri, vergognandosi, vanno alla Caritas o a frugare nei rifiuti dei mercati.

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  2. Persone anziane, quindi quelle persone che sono vissute negli anni "buoni"?
    Quelle persone che potevano pensare di andare in pensione a differenza di un lavoratore odierno?
    Questo fa pensare.
    I casi della vita sono difficili da capire, ci saranno persone che hanno avuto tutte le sfighe di questo mondo e sono li solo per quello... ma lo sono tutti?
    Sai io invece cosa vedo?
    Vedo che chi si fa il culo, chi lavora, chi risparmia per qualcosa di solido(casa), chi non vuole chiedere nulla, chi cerca di fare da se alla fine viene visto dalla società come un coglione e come un "furbetto"(certo se metti via 4 soldi è perchè hai rubato!)
    e su questi questo stato si rifà.

    Conosco persone che prendevano bene e spendevano di +.
    persone che hanno lasciato in giro debiti, conti e fregature.
    Quando poi si sono trovati nella merda hanno chiesto la casa(data), aiuto(dato), ecc
    Ecco l'insegnamento del nostro paese, spendi, fotti e ti aiuto. lavora, risparmia, contribuisci e ti prendo a calci nel culo

    E il problema è che poi in tanti siete concordi.
    La prima casa? un lusso(già il mutuo me lo paga chi???)
    se invece uno spende tutto in altro... e finisce il tutto...poverino!

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  3. Stamo vivendo tempi bruttissimi e non da ieri o dall'altro ieri ma da tanto, troppo tempo.
    Ed ho il timore che ce ne aspettino altri peggiori.
    Sto contando quasi ogni giorno gli euro rimasti per capire se ce la faccio ad arrivare al 2 dicembre ben ricordandomi che a dicembre e a gennaio saranno per me cavoli amari.

    ps. non riesco più ad entrare nei blog di Tina, Carlo e Robi (cipralex).

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  4. Non riesco ad affrontare questo argomento senza essere incazzato..Se fossimo lasciati al nostro destino sarebbe già una conquista, la cosa tragica è che siamo diventati anche oggetto di accanimento..E' triste, veramente triste.

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  5. La cosa altrettanto spaventosa è trovare nel sottopassaggio della stazione persone che hanno addosso ancora vestiti "buoni", persone che se non le trovassi in quel contesto non le vedresti come povere. E invece lo sono e lo sono diventate così improvvisamente che sfigurano in mezzo ai soliti barboni della stazione, che si vede che non è il loro posto e boh, questa cosa mi angoscia parecchio.

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  6. Il rischio è di diventare fantasmi noi stessi, combattiamo ogni giorno per evitarlo.

    Moz-

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  7. purtroppo queste situazioni, di gente che tende la mano, andranno ad incrementarsi negli anni a venire

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  8. Avevo più o meno gli stessi pensieri ieri davanti al supermercato, nei vagoni del metrò, davanti alla posta, sull'autobus 56, e lungo la strada.

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  9. Bisogna cambiare realmente il mondo, perché quello attuale è impari.

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  10. Quando i mercati levano le tende calano i raccoglitori degli scarti della giornata, quando esco dal cancello trovo sempre due o tre che frugano con un uncino dentro i cassonetti, davanti al supermercato davanti a casa c'è sempre una mano tesa e la stampa e le TV si sprecano a mandare in onda il pregiudicato e la sua cricca.

    Non siamo noi a dover cambiare qualcosa, sono loro che devono ridarci il potere di votare chi vogliamo e non chi dicono loro.

    Ernest, siamo oltre il confine dell'umana ragione, siamo al massacro di tutta la popolazione, ho appena sentito che molti adulti pensionati stanno migrando verso paesi meno strozzini, non mi pare una scelta sbagliata, se mio figlio trasborda verso l'arcipelago di Tenerife assieme alla famiglia, non mi creerò problemi, capisci cosa sta succedendo?

    Non è la creazione delle classi sociali, è il massacro della classe sociale intermedia, la tua, la mia e quella di tanti amici blogger e non.

    Hasta Compagno Ernest.

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