lunedì 9 dicembre 2013

Addio


Il titolo è sbagliato, perché l'addio alla sinistra lo abbiamo dato ormai da anni. Questo però credo sia un saluto definitivo e magari per qualcuno potrebbe anche essere un sollievo. Perché oggi viene in mente il menù degli orrori che che il Pds-Ds-Pd ci ha proposto, arrivando alla fine con un digestivo patinato in stile berlusconiano con tanto di foto di famiglia sulla scrivania. Stiamo assistendo all'ufficializzazione di quello che sapevamo già... il Pd non è mai stato di sinistra.
Viviamo in un paese che prima di votare, elezioni o primarie che siano, gioca a fare il rivoluzionario, dove prima di mettere la croce sulla scheda si dichiara di avere voglia di sinistra ma una volta dentro alla cabina elettorale si cade sempre in braccio all'uomo forte o al democristiano di turno.
Ora Civati esca da quel partito, dove non doveva nemmeno stare, cerchi di mettere insieme un movimento di Sinistra con i soggetti che in questi mesi hanno risvegliato una coscienza politica, come Landini e Rodotà. Altrimenti diventerà come tutti quelli che ci hanno provato, sapendo di perdere, per rimanere poi al caldo del partito.
Adesso il paese orfano di un pupazzo impomatato appena decaduto ha trovato finalmente un nuovo sostituto. Uno che nel 2011 ha detto di stare con Marchionne, quello che ha distrutto la contrattazione nazionale dei lavoratori, che sorrideva in una foto con De Mita e che ieri durante il primo intervento ha tenuto a precisare che in fondo le manifestazioni poi non sono così importanti.
In momenti come questo viene da pensare a quanto consenso la sinistra ha buttato via in questi anni, lasciando ad altri le lotte da fare, viene da pensare a chi l'ha costruita, a gente come mio nonno che si faceva fotografare fiero con altri suo compagni, veri, del partito socialista, a mio padre in tuta blu all'uscita delle fabbriche, alle piazze piene e a Berlinguer.
Saremo nostalgici, vecchi, utopisti e sorpassati, ma almeno siamo veri e fermi nelle nostre posizioni, mentre altri si spostano a seconda del vento che tira.

10 commenti:

  1. :( :( :( (non abbiamo più mani neppure per turarci il naso)

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  2. E' tipo quando qualcuno di caro sparisce senza lasciare traccia e rimani lì con un briciolo di speranza ma anche con profondo dolore; e quando, finalmente, dopo anni, ritrovano la salma, tiri una specie di sospiro di sollievo e puoi finalmente piangere.

    Ecco. Ieri è stata ritrovata la salma della sinistra italiana.

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  3. brrrrrr... credo che quella foto lassù potrebbe rovinare la giornata a chiunque, comunque la pensi...

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  4. Ieri ho voluto votare ma non potendo per tanti motivi muovermi da casa ho pregato una signora di sollecitare qualcuno a venire a casa per esprimere il mio voto, cosa alla quale tenevo molto. Il seggio più vicino è a due passi. Poco dopo è venuta una signora con tutto il necessario ed ho votato, naturalmente CIVATI. Non avrei mai dato il mio voto al parolaio di turno.

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  5. Questa è la fase finale che ci fa capire quando il PD ha poco di sinistra. Ci vuole qualcosa di nuovo che torni alle origini e sia vicino alle persone.

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  6. Come volevasi dimostrare, ha vinto colui che andò ospite dalla DeFilippi.

    Moz-

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  7. La definizione "parolaio" è perfetta per il gggiovane Renzi.
    Civati si è mosso, sinora, con il carrozzone del PD, per cui dubito fortemente che avrà il coraggio e/o la forza di camminare con le proprie gambe.

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  8. io non ho ancora capito il senso di queste primarie. Le hanno fatte prima di cosa? Delle elezioni europee? Non sono previste elezioni politiche nei prossimi mesi. L'anno scorso quantomeno, erano mirate a scegliere il candidato "premier".

    Ne dovranno fare altre, suppongo, per scegliere chi sarà il candidato a governare. E renzi ovviamente rimane sindaco. Chiamalo fesso.

    Ps mi dispiace deluderti ma civati ieri ha detto che il partito ora è più forte (roba che quando l'ho sentita ho pensato EHHHHHHHHHHHH?) e con questa classe dirigente vincerà.

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  9. che il PD non sia di sinistra lo sapevano anche i bambini delle elementari e pr quanto riguarda Civati è uno che si è "allattato" alla stessa mammella di Renzi, solo che poi i due hanno litigato per un vizio di forma... mala tempora currunt!

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