Questa è la realtà di Genova, della Liguria e di altre città italiane come Carrara. Barriere messe davanti all'entrate di portoni e negozi per evitare il peggio.
In questo momento Chiavari e Carasco sono invase dal fango. A Leivi e Borzonasca ci sono situazioni critiche, frane su case e ponti interrotti. Ci sono dei dispersi. Ancora una volta l'acqua ha invaso le strade, ricoperto cantine e box.
Ieri sera Genova sembrava una città che si preparava alla guerra. Sacchi di sabbia ai bordi delle vetrine dei negozi, locali chiusi per ordinanza del sindaco. Autobus vuoti e traffico inesistente.
La paura ormai è sempre presente ogni volta che dal cielo scende una goccia di pioggia.
Qualcosa di concreto va fatto. Un'inversione di marcia rispetto al modo di vivere dell'uomo che per troppo tempo non ha rispettato l'ambiente.
Per ora aspettiamo i bollettini meteo vivendo fino a mezzanotte con l'allerta massimo con un occhio ai fiumi e al fango che incombe.
Terribile... stai attento.
RispondiEliminaGrazie... da noi a Genova per ora i fiumi sono sotto controllo. c' è il pericolo frane però
EliminaE continuiamo a disboscare... ottusa specie che siamo.
RispondiEliminala nostra è una specie davvero assurda...
Eliminaio credo che la nostra zona sia preda di scontri di correnti, fino a un certo punto si può lavorare sulla prevenzione, ma mi pare un dato ciclico inevitabile.
RispondiEliminaSi Sara credo che tu abbia ragione anche perché non si spiegherebbe ormai questa frequenza... però mi viene da dire che bisogna cambiare qualcosa. Ad esempio a Genova nonostante tutto quello che è successo continuano a costruire in zone a rischio... il mattone non smette mai di attirare
Eliminaa Carrara la gente è stata più chiara con le autorità!
Eliminavolevo dire, i carrarini si sono fatti sentire occupando il comune!
EliminaQua ci sarebbe da occupare tutto...
EliminaSì, ma quale può essere la soluzione?
RispondiEliminaMoz-
Difficile dirlo Moz... sicuramente bisogna prendere decisioni anche impopolare come tirare giù costruzioni che praticamente sono dentro ai fiumi
EliminaTi faccio un esempio a Serra Riccò paese vicino a Genova c'è un campo di calcio nel fiume... a me non sembra normale.
Poi bisognerebbe davvero smetterla di spendere soldi in grandi opere o armi e convogliare i finanziamenti per i bisogni principali dei cittadini... sicurezza scuola sanità lavoro.
Questo sarebbe almeno un inizio
Non si può vivere sempre con la paura, ci vuole maggiore rispetto per la natura e soprattutto opere che possono prevenire queste situazioni.
RispondiEliminaSaluti a presto
Intanto bisognerebbe mettere da parte i soldi per le opere che potrebbero garantire un minimo di sicurezza alla gente
EliminaLe paratie sulle porte sembrano quelle dei piani terra di Venezia per l'acqua alta... altro che Mose! Altro spreco di denaro pubblico!
RispondiEliminaGenova è costruita in uno spazio particolarissimo e delicatissimo (altra analogia con Venezia), occupato in modo dissennato. Ho visto giganteschi sebatoi di prodotti petroliferi, incastrati tra la montagna, i condomini e l'autostrada...
Nell'odierna Repubblica, le due antiche città marinare e rivali, sono tristemente accumunate da un triste e comune destino.
Consiglio di leggere il libro "Bisagno. Il fiume nascosto"... da li si capisce su cosa viviamo, ovvero sopra a quello che una volta era il letto del fiume
EliminaUn po' come quando. in tempo di guerra,si aspettava con terrore l'allarme oer un bombardamenti.
RispondiEliminaDiversi tipi di attese , ma sempre colpa dell'uomo.
Un abbraccio a te e famiglia.
Cristiana
Immagini davvero inquietanti...
EliminaErnest, una soluzione bisogna trovarla. Soprattutto fermare la speculazione edilizia. In ogni modo.
RispondiEliminaSi ma il problema è che ora se ne parla poi passata la bufera in tutti i sensi si torna a costruire
Eliminaio so soltanto che ormai la notte sto sveglia, ad ascoltare se la pioggia aumenta di intensità.So solo che la speculazione edilizia a Genova è stata, ed ancora è. vergognosa. Hanno bloccato il progetto della nuova mega-coop in val Bisagno. Ok, è sta bloccata. ma i permessi erano stati dati......
RispondiEliminaEmanuela
Ciao Emanuela... hai ragione. L'altra volta pensavo a quando si era a letto e di notte pioveva, tutto sommato faceva anche piacere la sensazione di sentire la pioggia ed essere al caldo delle coperte. Ora ogni volta che cade una goccia è il terrore.
EliminaBisogna cambiare l'incultura imperante che maltratta e violenta il territorio. Ma passate le nuvole temo che passino anche i buoni propositi.
RispondiEliminaLo credo anche io purtroppo... e cmq qui si tratta di un lavoro che richiederà parecchi anni
EliminaTemo che sarà sempre peggio per due ragioni: la prima è che tornare indietro dopo che si è costruito indiscriminatamente è molto difficile e quasi impossibile. La seconda è che stiamo vedendo gli effetti di un cambiamento climatico che sta trasformando l'Italia in un paese tropicale con tornado, uragani e piogge torrenziali.
RispondiEliminaHo solo un consiglio da dare: se cercate casa pensate molto bene a cosa comprate e valutate bene i rischi del territorio
Si Giulio credo che tu abbia ragione. Il clima è chiaramente cambiato... qui da noi poi trombe d'aria... alluvioni... frane etc... l'uomo però ha contribuito a peggiorare le cose.
EliminaSinceramente, caro compagno Ernest, io non riesco piu' a trovare le parole, la settima potenza industriale del globo che viene sistematicamente dilaniata dall'acqua, davvero inconcepibile.
RispondiEliminahasta
Zac
Per non parlare del fatto che dal governo non arriva nemmeno una voce oltre al fatto che non arrivano soldi
EliminaLa tua Genova e la bella Liguria tutta sommersa dall'acqua e dal fango. Danni enormi non solo materiali. Che la vostra forza d'animo ben nota vi aiuti e vi sostenga sempre. Un mio piccolo ma sincero augurio per tutto..
RispondiEliminaUn salutone,
aldo.
Grazie di cuore Aldo... in questo momento siamo tutti vicini a Chiavari e i dintorni che sono sommersi dal fango...
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