lunedì 21 settembre 2015

Politica del carro

Le urne si sono chiuse, verrebbe da direi nuovamente, in Grecia. Ancora una volta il popolo greco si è espresso a favore di Tsipras.
Lo ripeto, credo che si debba imparare dall'orgoglio dei greci uniti nel dire no alle politiche europee di marca tedesca e all'egemonia delle Merkel.
Altro appunto da segnare è il fatto che dire cose di sinistra non è poi così impossibile, i problemi che ci sono nel mondo possono essere affrontati con soluzioni di sinistra, i danni di questo tipo di capitalismo sono sotto gli occhi di tutti. Dalle nostre parti però si continua ad andare da verso altre direzioni, anzi si va un po' ovunque seguendo il vecchio metodo democristiano.
Ora mi auguro che certa gente abbia il buon gusto di non esultare per la vittoria di Tsipras, qui da noi coloro che dicono di essere di centro-sinistra sono arrivati anche a criticare chi fa sciopero, perché fondamentalmente vorrebbero negare anche quello.
Il carro greco è partito, non so dove porterà e se riuscirà a risolvere la situazione, ma ho già ben presente chi tenterà di salirci sopra.

17 commenti:

  1. Mi auguro che Tsipras torni sui suoi passi e dica no a tutti questi ricatti. L'Europa deve essere essere costruita dal basso e non dall'alto dei poteri forti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non so se ce la farà francamente ma il rigore tedesco poi alla fine non è così lindo come stiamo vedendo

      Elimina
  2. Da noi ce ne sono tanti che cercano di copiare le tendenze che vanno di moda all'estero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ed è questo uno dei nostri problemi... ci sarà mai qualcuno che riesca a prendere un'iniziativa come si deve?

      Elimina
  3. Sono convinto, Ernest, che Tsipras abbia capito benissimo di chi si potrà fidare in Europa e chi dovrà, invece, scansare come la peste! Soprattutto nel nostro Paese.

    Non so se hai ascoltato l'ultimo comizio pre elettorale di Tsipras ma a me è sembrato chiaro che non ripone alcuna speranza o fiducia né in Renzi né nel Pd.

    In quel comizio ha esortato i greci a votare ancora per lui. E lo ha fatto, avendo al suo fianco il leader del partito di sinistra spagnolo Podemos. Lo ha fatto affermando che votando per lui consentiranno al suo partito Syriza di stringere alleanze, appunto con Podemos, (partito di sinistra dato per favorito nelle prossime elezioni nazionali spagnole), con il partito di sinistra del Regno unito (anche quello in forte ascesa di consensi) e con il partito della sinistra irlandese (dato per favorito alle elezioni che si terranno in quel paese, all'inizio del prossimo anno)

    Ha ricordato ai greci che solo votando per Syriza, sarà possibile una prossima coalizione di partiti della sinistra europei, partiti di governo in grado di poter contrastare gli attuali governi conservatori che spadroneggiano in seno all'Unione europea.

    Non ha nominato il Pd e non ha nominato Renzi e mi pare ovvio. Dopo la slinguazzata alla Merkel da parte di Renzi, nel corso delle trattative con la Grecia, Tsipras avrà capito molto bene di che "pasta" è fatto il nostro premier.

    Ad onor del vero, neanche la Francia ha nominato e mi pare altrettanto ovvio. Italia e Francia, uniti da governi che si definiscono di centrosinistra, uniti da premier che di centrosinistra hanno ben poco. Due premier che invece di sostenere Tsipras, hanno preferito fare da lacchè alla Merkel.

    Ciao Ernest, buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Carlo
      sono sicuro che Tsipras non stia minimamente pensando al Pd o al centro sinistra francese... il problema però non è lui ma il trasformismo di chi sappiamo, capace di fare tripli salti mortali per far vedere quanto è vicino a Tsipras ma anche vicino alla Merkel... e rastrellare voti un po' da tutte le parti
      a presto

      Elimina
  4. Conosco anch'io un bel tot di gente che sta già scaldandosi per il salto.

    RispondiElimina
  5. saranno tempi duri per i soliti noti, invece i vantaggi degli armatori, il malaffare, la corruzione, regneranno sovrani:lì come qui

    RispondiElimina
    Risposte
    1. credo che per porre fine a quei poteri serba ben altro purtroppo

      Elimina
  6. Ma stiamo parlando di quel Tsipras che dopo mille giravolte ha preso per il culo i suoi stessi elettori? Ed ora pure lo rivotano? Mi pare che non abbiamo proprio nulla da imparare dai greci: son messi peggio di noi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Giulio come ho detto io sto con i Greci perché poi la crisi se la vivono loro... mi sembra che Tsipras abbia fatto un referendum e chiesto al popolo cosa fare, chiaramente c'era la via dell'uscita dall'unione ma non credo che convenisse al popolo soprattutto alle classi più a rischio. Noi non votiamo da parecchio e abbiamo un governo non eletto quindi direi che loro almeno dal punto di vista politico stanno meglio.
      un saluto

      Elimina
    2. Io ho molta più stima in Varoufakis che è stato più coerente: all'inizio insieme a Tsipras ha detto no alla Troika. Poi Tsipras con giravolte molto italiche l'ha mollato ed ha accettato alla fine condizioni peggiori di quelle che avrebbe ottenuto se fosse stato diplomatico dall'inizio (cosa che però non rientrava nel suo programma elettorale). Se fossi greco io vorrei Varufakis come premier: almeno è coerente alle sue idee

      Elimina
  7. Sul carro del momentaneo vincitore saliranno come sempre tutti,mentre lo sciopero e una sacrosanta forma di protesta,peccato che spesso,i sindacati,oggi lo usano male.
    Rendiamoci conto,non ci sono più le masse operaie contro i padroni,il tempo e cambiato certi sindacati no.
    Ciao,fulvio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fulvio... qui il discorso sarebbe davvero lungo... io francamente non so più dove finisce la colpa dei sindacati e inizia quella dei lavoratori. Vedo troppa gente che se ne frega, che non partecipa, che si nasconde, che pensa esclusivamente al proprio interesse..

      Elimina
  8. Tsipras ha calato le mutande da tempo . Io sto con Varoufakis

    RispondiElimina

Latest Tweets

 
;