Due questioni oggi mi hanno fatto scuotere la testa che in questo periodo è sempre in movimento di certo non per cose felici o notizie che ci passano davanti agli occhi.
La prima è quella dell'imminente sgombero della cosiddetta giungla di Calais e la presa di posizione netta dell'ormai distante Gran Bretagna. Un provvedimento preso da un tribunale che vedrà con tutta probabilità quasi 1300 bambini mandati a destra e sinistra e profughi rispediti al mittente.
La seconda è il caso del Liceo Marco Polo di Venezia dove a quanto pare dovrebbe esercitare il ruolo di "insegnante", messo tra virgolette in maniera emblematica, una professoressa di cui non faccio nemmeno il nome che nel mare infinito dei social network scriveva e scrive cose del tipo "ammazzateli tutti", "bruciateli", "perché li avete salvati" riferendosi ai profughi con tanto di simboli fascisti.
Vita privata? Libertà di espressione? Forse davvero come ho letto in giro questa donna meriterebbe solamente di non essere considerata, ma credo che in quanto insegnante, maestra o professoressa una persona debba essere portatrice sana di principi di democrazia dentro i quali non possono non esserci la solidarietà e l'accoglienza verso chi si trova in situazioni peggiori delle nostre.
Visto che parliamo di un'insegnante che inneggia anche alla grandezza del fascismo dovrebbe allora rivedere qualche libro di storia alla voce colonialismo, quando noi italiani per metterci alla pari delle altre nazioni giocavamo a fare gli imperialisti andando in casa d'altri.
Queste storie hanno un comune denominatore, l'odio per chi è diverso, la paura che è sempre più alimentata dall'individualismo che possiamo vedere in ogni posto anche nel nostro quotidiano.
Dovremmo saltare la staccionata e provare a metterci in scarpe diverse, guardare il mondo attraverso una rete di un campo profughi non da una televisione a 55 pollici, poi forse allora potremmo anche incominciare a capire.
Forse.
Nulla di male a essere insegnante fascista, ma non capisco più il nesso tra avere dati ideali e il diventare intolleranti e paurosi verso gli altri.
RispondiEliminaCerto è che una persona così -che di fascismo ha poco, secondo me- non dovrebbe poter insegnare...
Moz-
beh la penso diversamente intanto perché la riorganizzazione del fascismo è impedita, per ora dalla nostra Costituzione, se parliamo di ideali potrei dirti che il fascismo a partire dal 1938 ha emanato e applicato le leggi razziali in Italia per cui il binomi fascismo-razzismo mi sembra chiaro... se vogliamo ancora andare più indietro e parlare delle leggi fascistissime che hanno di fatto trasformato in regime il paese potremmo aprire altri capitoli. Una persona così di fascismo secondo me ha proprio tanto, poi volendo possiamo dare tutti i nomi che vogliamo rimane il fatto che gente del genere non dovrebbe essere in una scuola ad insegnare ai ragazzi anche perché una che pensa delle cose del genere non credo possa decisamente insegnare a nessuno...
EliminaConcordo pienamente con @Ernest.
EliminaInsegnante e fascista sono aggettivi contrapposti. Praticamente un ossimoro.
Il razzismo privato non esiste, diversamente, si tratta di schizofrenia.
Un insegnante nette tutto se stesso nel suo lavoro.
e se questa mette tutto se stessa siamo rovinati... poveri ragazzi
EliminaDirei che di storia siamo carenti in tanti.
EliminaCon le leggi del '38 l'Italia si è messa al pari di diversi stati democratici.
E' stato un pessimo mettersi al passo? non c'è dubbio ma ricordiamoci di collocare quelle leggi nel giusto periodo storico.
Un'insegnante emette tutta se stessa?
Bene quindi dobbiamo sceglierle in base ai loro pensieri?alle loro idee politiche?gusti sessuali?ecc?
Io ricordo un professore che entrava in classe con in bella vista "l'unità"(che poi leggeva in classe!!!!)
E' un liceo! non una primaria!
Vigilare si, discriminare lo trovo pericoloso
stati democratici che emettono leggi razziali mi sembra una contraddizione in termini... poi anche gli stalinisti di dicevano democratici ma che dire... l'Unità non mi pare sia un giornale vietato ne tanto meno un giornale che negli anni abbia negato dei principi democratici, al di là di questo cmq nessuno dice che si debba scegliere un professore per i suoi pensieri (questo lo fanno le scuole private che prendono anche soldi dallo stato purtroppo) ma che certi modelli devono rimanere fuori dalle scuole che sono già piene purtroppo di cattivi maestri e non intendo solo i professori
EliminaAmmazzateli tutti è istigazione a delinquere, quindi reato. No non dovrebbe insegnare.
RispondiEliminaproprio quello... concordo
EliminaE un commento cone quello di Moz non mi spaventa di meno, perché si può anche essere di destra ma il fascismo è un'altra cosa e il solo inneggiarvi costituisce reato, almeno sulla carta, quella carta di cui si sta tanto patlando a sproposito
RispondiEliminaConcordo si può essere di destra e ci mancherebbe pure... ma il fascismo è un'altra cosa, è la negazione della democrazia, del confronto e tutto quello che ne consegue.
EliminaUn insegnante che discrimina, vuol dire sinonimo d'ignoranza, quindi incompatibile con la professione.
RispondiEliminaSaluti a presto.
quelli che si dicono veri cattivi maestri...
EliminaVorrei vedere la classe dove insegna questa (non posso chiamarla né signora ne prof). Vorrei vederla quando uno o più studenti dissentono in maniera decisa a queste affermazioni. Cosa fa, ammazza anche loro?
RispondiEliminaSpero proprio sia un caso isolato anche se molto allarmante.
sono termini che non dovrebbero essere usati da chi entra in contatto con ragazzi, da chi dovrebbe formare le persone ad essere cittadini che altro dire...
Eliminase ci sarà un futuro. Noi saremo nel giro di 10 anni una minoranza e saremo alla mercè di questi cialtroni che venendo con i barconi oggi ospitiamo e nutriamo... verremo islamizzati e a me questo non sta bene.
RispondiEliminal'unica cosa che spero di non vedere in futuro sono commenti come questi e pensieri come questi...
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RispondiEliminaErnest, dimmi un pò com'era nel '38 la situazione in America per un afroamericano.
RispondiEliminaSe ben ricordo il presidente Obama ha festeggiato l'anno scorso il 50° anniversario per il voto ai neri!
In Francia? nel Regno unito?
Molte ma molte discriminazioni sono terminate ben dopo la fine della 2° guerra mondiale.
Vogliamo parlare dei nativi sterminati sia dagli americani che dai sovietici?
Erano leggi giuste quelle del '38?
Assolutamente no ma non erano purtroppo molto diverse da altre leggi circolanti in altri paesi.
La professoressa sbaglia?
Certo, ma se a scuola non riporta il medesimo comportamento non vedo perchè debba essere "discriminata".
Altrimenti apri possibili scenari non proprio edificanti.
Guarda con me sfondi una porta aperta se parliamo di discriminazione razziale e come ho detto nel mio commento precedente una nazione si può definire democratica ma se poi non lo è nella pratica la definizione l lascia il tempo che trova... se vogliamo parlare di Storia per dovere di cronaca negli Stati Uniti nel 1938 c'era un governo democraticamente eletto a differenza dell'Italia dove nel 1939 nn ci fu nemmeno più il listone preparato da Mussolini ma i deputati venivano tutti nominati... in Francia nel 1937 dove c'era un altro governo democraticamente eletto si facevano leggi per le 40 ore lavorative settimanali e i 15 giorni di ferie pagate... che dire.
EliminaIl fatto che altri paese in quegli anni facessero leggi vergognose non deve giustificare anche minimamente il fascismo di quegli anni.