Cosa siamo diventati? E' davvero colpa dei social o siamo sempre stati così aridi e colmi di odio, vendetta, superficialità, banalità del male.
Le immagini di Notre Dame che brucia sono ancora nella mente, ognuno credo abbiamo un suo ricordo legato a Parigi. Ricordo che il primo approccio con quella magica città nel 1994 fu proprio davanti alla cattedrale. Colazione con croissant e una mazzata di 9 franchi. Poi la sua presenza imponente per tutto il resto del viaggio.
Un simbolo religioso ma anche laico, è di proprietà dello Stato, testimone della storia francese e non solo. Distrutta ora in parte per l'incuria dell'uomo che troppo spesso sottovaluta l'importanza della sicurezza e della manutenzione.
Le immagini del ponte Morandi rimarranno per anni nella mente di noi genovesi, episodi che ci fanno capire quanto possa essere fragile la nostra esistenza e la nostra eredità storica, soprattutto se lasciata in balia del passare degli anni e dell'incuria dell'uomo stesso.
Non si sono fatti attendere come al solito i fenomeni da social capitanati dall'uomo del momento, il nostro ministro dell'Interno che in pochi minuti passa dal dichiarare la piena solidarietà del nostro paese ad un post sul grande Fratello. Nulla di nuovo, sia chiaro, un comportamento perfettamente in linea col personaggio. Così come non sono una novità nemmeno i commenti dei suoi sostenitori.
Ho appena finito di discutere con una persona che mi ha ricordato di non aver visto "Macron chiudere la televisione dopo il crollo del Ponte Morandi".
Ecco. Siamo arrivati al punto che non si prende come esempio un comportamento corretto ma piuttosto si tende ad iscriversi ad una gara al peggio. In questo momento molti fanno riferimento alla famosa vignetta di Charlie Hebdo contro l'Italia, una sorta di specchio riflesso, per molti un gioco al ribasso.
Un baratro.
Letto tanti pessimi commenti sui social, siamo veramente messi male.
RispondiEliminaSereno giorno.
Hai detto bene, un personaggio. Quello è, un personaggio da social. Come tutti, ecco cosa siamo...
RispondiEliminaMoz-
ma diciamo che un po' di differenze da lui me le sento addosso...
EliminaUna perdita terribile, stupisce la vulnerabilità, magari di giorno hanno le guardie armate per timore degli attentati.
RispondiEliminaTemo la strumentalizzazione dell'incendio con un ricorrente riferimento al valore religioso del monumento che, pare, sia proprietà dello stato laico. Vedi il primo resoconto giornalistico di M.Padovani per rai news 24.
RispondiEliminaÈ da tempo che si protrae questa moda sui social. E purtroppo si è ormai consolidata per cui ci vorrà tempo per, si spera, eliminarla.
RispondiEliminaVedere quella magnifica cattedrale bruciare ha avuto, per me, qualcosa di simbolico... una chiesa senza più fede, capolavori senza più occhi per apprezzarli. Passiamo la nostra vita ad occuparci di pensieri inutili e non troviamo mai il tempo da dedicare a qualcosa che sia un po' più in alto del nostro naso.
RispondiEliminaBuona Pasqua.