mercoledì 25 giugno 2014

Ogni 4 anni

Se c'è una cosa che piace fare all'italiano è quella di criticare  situazioni come quelle dell'eliminazione della nazionale di calcio ai mondiali in Brasile.
Nello specifico ogni 4 anni (a parte una parentesi felice in Germania) in Italia ci si accorge che c'è qualcosa che non va nel mondo del calcio. Al fischio dell'arbitro che decreta l'eliminazione della nazionale si inizia ad inveire contro qualunque cosa... giovani che non vengono valorizzati, stadi vuoti, partite di calcio a pagamento, tessere per andare allo stadio, violenza, stipendi troppo alti e molto molto altro.
Poi verso metà agosto i campi di calcio delle rispettive squadre iniziano a riempirsi degli stessi tifosi e le pay per view contano i soldi delle partite vendute. 
In pochi secondi i problemi emersi in giugno vengono dimenticati.
Così se per caso una società decide di mettere tra i titolari qualche giovane nelle strade si alzano barricate, le vie sotto le sedi delle società si riempono e il rumore inizia a fare a gara con quello del traffico.
In pochi mesi ci si dimentica delle critiche e  si ricomincia a gridare, litigando al bar per qualche risultato, scordandosi del fatto che da anni i vivai vengono dimenticati e che si preferisce pescare all'estero a caso, 
scordandosi che per andare allo stadio ormai bisogna chiedere un permesso firmato dalla Nato, scordandosi che i prezzi dei biglietti sono da manette, scordandosi che in serie A ci sono stipendi che non sappiamo nemmeno scrivere, scordandosi che troppe volte ci troviamo a commentare la morte di qualche ragazzo come in questi giorni per una partita di calcio, scordandosi che abbiamo una federazione che non prende una decisione sensata a tutti i livelli dalle scuole calcio alla serie A, scordandosi che ogni domenica alcuni giocatori lanciano messaggi vergognosi che spesso vengono ripetuti dai ragazzi nei campi di calcio, scordandosi che molte volte assistiamo a scene da brividi sui campi di calcio dilettanti.
Ho smesso di andare allo stadio anni da, amo il calcio quello che non c'è più, provo ad insegnarlo ai ragazzi con la consapevolezza di lottare contro mille problemi e la paura che sia una battaglia persa.

34 commenti:

  1. Risposte
    1. ci provo ma francamente penso di essere sempre più lontano da questo ambiente

      Elimina
    2. Tu continua a provare, qualcuno che insegni ai bambini certi valori ci vuole sempre!

      Elimina
  2. ...e a proposito di giovani e scuole calcio, ti dice niente il fatto che la maggioranza delle squadre di calcio professionistiche hanno soltanto uno o al massimo due giocatori italiani che scendono in campo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh Aldo hai ragione anche in questo caso però non credo sia solamente colpa delle società ma è anche il tifoso che lo vuole

      Elimina
  3. Hai ragione, Ernest, su tutta la linea.
    Quello del calcio è un mercato che fa acqua da tutte le parti.
    Cristiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. fa acqua ma continua ad essere seguito e praticato dai giovani ed è per questo che è doveroso metterci mano

      Elimina
  4. è una vergogna e insieme un peccato che la situazione sia questa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ormai da anni penso che sia una politica tipica italiana quella di lasciar andare tutto per poi accorgersi del problema quando ci si trova nel delirio

      Elimina
  5. A dimostrazione che la maggior parte degli italiani ha la memoria o non usa il cervello, o entrambi, per vent'anni abbiamo avuto il silvio.
    E non ce lo siamo ancora tolti dai piedi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Silvio... Benito... DC.... l'elenco è lungo mooooolto lungo

      Elimina
  6. Il calcio, quello praticato è sport, insegna il rispetto delle regole, la vita di gruppo, la cura del proprio corpo, quello televisivo è un altra cosa, non so come definirlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. si hai ragione ma spesso troppo spesso il confine non si vede più

      Elimina
  7. Anche se non amo il calcio condivido quello che hai scritto e aggiungerei che ogni quattro quattro anni queste persone si ricordano di essere italiane.
    Xavier

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la mancanza di regole e onestà anche nel calcio ci ha portato a questa situazione

      Elimina
  8. E' vero quello che dici, e soprattutto... ogni 4 anni il popolo si indigna. Solo ogni 4 anni, mentre con 80 euro sta zitto.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Moz questa cosa vale un po' per tutto... qua ci si indigna a spot a momenti poi si ritorna a fare quello che si faceva prima

      Elimina
  9. Amo ancora il calcio, ma ormai so spegnere la tv prima di ammorbarmi. Con la nazionale, soprattutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io non lo guardo praticamente mai in Tv. Una volta mi piaceva, aspettavo con ansia 90mo minuto, domenica sprint e il secondo tempo in differita che davano su rai due... poi basta

      Elimina
  10. Condivido tutto e vado oltre. Ho paura che i ragazzini avviati alle scuole calcio abbiano in testa, subliminale, già un'idea fasulla di calcio. Una chiave di porco per il successo. Ma spero di sbagliarmi.

    RispondiElimina
  11. Direi che io stessa che lo amo moltissimo, sto quasi perdendo le speranze. Anche se, quando guardo da vicino una coppia di ragazzini che conosco, che ancora ci crede, spero con tutte le forze di sbagliarmi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un peccato perchè il calcio potrebbe essere un grande veicolo di educazione e invece in molti casi...

      Elimina
  12. Viviamo in un paese che non ha mai fatto una rivoluzione vera, cosa apettarci di più? ... sull'eliminazione della nazionale mi spiace, Prandelli mi sembra persona seria, e mi avrebbe fatto piacere vedere un Italia con un giocatore di colore (finalmente), vincere. Ma è andata così ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il brutto è proprio questo.... ormai siamo abituati a tutto ciò

      Elimina
  13. Risposte
    1. quella palla che rotola spinta da 22 straricchi in mezzo ad un prato verde quasi sintetico accerchiato da spalti semi vuoti con tanti occhi digitali che inquadrano rimandando immagini a destra e a sinistra davanti ad un divano e su una televisione a pagamento

      Elimina
  14. il calcio, tra le altre cose è una valvola di sfogo sociale, come per tutti i giochi.

    RispondiElimina

Latest Tweets

 
;