"Due piccoli corpi giacciono sul tavolo di metallo dell’obitorio dell’ospedale di Al Shifa, nella città di Gaza. Omama, 9 anni, ha l’avambraccio destro lacerato e carbonizzato, e la parte superiore del cranio schiacciata. Vicino a lei c’è il fratello di sette anni. Nessuno sa ancora il suo nome. Potrebbe essere Hamza o
Khalil. I parenti non riescono a identificarlo perché non ha più la testa. Anche i genitori di Omama e del fratello sono stati uccisi."
Sharif Abdel Kouddous, The Nation, Stati Uniti
da Internazionale n.1061
Questa è la realtà di Gaza.
Un'immagine di una bambina che raccoglie libri dalle macerie. La voglia di ricominciare, di andare avanti negli occhi di una persona che non ha mai visto la pace.
E la cronaca di un orrore che si fa fatica anche a leggere.
Mentre oggi continuiamo ad assistere a bombardamenti, morti nei campi profughi, negli ospedali. Ancora 9 vittime tra bambini che giocavano in un parco.
Ascoltando le parole di Netanyahu che dice "Non c'è guerra più giusta", e il silenzio del resto del mondo.
Sharif Abdel Kouddous, The Nation, Stati Uniti
da Internazionale n.1061
Questa è la realtà di Gaza.
Un'immagine di una bambina che raccoglie libri dalle macerie. La voglia di ricominciare, di andare avanti negli occhi di una persona che non ha mai visto la pace.
E la cronaca di un orrore che si fa fatica anche a leggere.
Mentre oggi continuiamo ad assistere a bombardamenti, morti nei campi profughi, negli ospedali. Ancora 9 vittime tra bambini che giocavano in un parco.
Ascoltando le parole di Netanyahu che dice "Non c'è guerra più giusta", e il silenzio del resto del mondo.
"A queste vittime, a questi martiri, mentre ancora respiravano, nessuno concedeva la minima attenzione e contavano meno della foglia di un albero. Chi poteva fare qualcosa non ha alzato un dito per aiutarli. Adesso che son morti non si smette di parlarne. Viene da chiedersi perché ci si preoccupa più dei morti che dei vivi. (...) "Non sapevamo" è una menzogna collettiva rassicurante."
RispondiEliminaJ-M. Guenassia
Ricordi l'incipit di ieri? vale sempre
Assolutamente si, vale sempre. Si poteva fare tanto e non hanno fatto niente lasciando in mano tutto ai falchi e i risultati sono questi....
Eliminaormai siamo anestetizzati e il massimo che le nostre benevole coscienze riescono a dire è che sono tutti colpevoli! io sono francamente stomacato dalla guerra e dagli argomenti di internauti ignoranti come capre che mettono due informazioni in croce e fanno i pontefici benedicenti
RispondiEliminail problema, come nella maggior parte dei casi, è che siamo accerchiati dall'ignoranza e dall'individualismo. Come molte altre volte, altre guerre a cui abbiamo assistito ci sono quelli che non sanno nemmeno cosa sia la Palestina... è il dramma dell'informazione a spot dei nostri giorni, delle informazioni buttate li su qualche social network
Eliminafatti un giro dalle mie parti per capire cosa intendo
Eliminavisto... quello che veramente a me fa paura è l'interessamento a spot nei confronti di queste vicende, e in tutto ciò io inserisco tutti proprio tutti, aspettare ogni volta di vedere morte e distruzione per prendere posizioni non è un bene... è il segno di questi tempi che vedono troppa indifferenza e individualismo.
EliminaQuesto mi spaventa.
e chiaramente mi dispiace per il tono della discussione nel tuo blog
EliminaQuesta tragedia è inaccettabile, non ho parole. Nel silenzio del mondo le parole di quel "signore" risuonano più forti. Speriamo che l'eco arrivi anche alla coscienza di chi può fermare quest'eccidio.
RispondiEliminaLe parole di Netanyahu sono incommentabili e terrificanti... non mi stupiscono perché quando ci si sente liberi di fare qualunque cosa poi si pensa di poter dire anche cose come questa... l'impunità di queste persone fa orrore.
EliminaL'impotenza davanti a fatti del genere fa sentire davvero piccoli...
Nessuna guerra è giusta,coglione!! Che presente e che futuro hanno questi bambini ed i nostri figli? Ho tanta rabbia dentro per queste vite troncate senza motivo e per questi pazzi che continuano a fare i loro comodi nel silenzio (comprato).
RispondiEliminaL'immagine (veramente bella) dice: la storia e il sapere, possono ancora aiutarci a recuperare un pò di buonsenso..
già nessuna guerra ma l'uomo continua inesorabilmente a non capirlo... le immagini che vediamo ogni giorno ci fanno sentire impotenti e pieni di rabbia
EliminaNon è proprio in silenzio, il resto del mondo. E' un silenzio che acconsente, e da una parte mente anche.
RispondiEliminaMoz-
astenersi su una vicenda come questa è come essere colpevoli
EliminaQuando ho visto i contrari (solo gli Usa) e gli astenuti (fra cui naturalmente l'Italia) alla mozione di condanna dell'Onu mi si è gelato il sangue.
EliminaQuello che trovo insopportabile, è che nessuno osi accusarli apertamente di genocidio e ciò sempre a causa della shoha, dietro la quale 'quegli' ebrei, ancora si trincerano. Che profittatori!
RispondiEliminaCristiana
Cristiana appena uno lo fa, sia pure da un insignificante blog come il mio, si scatenano quelli che danno lezioni di storia senza conoscerla!
Eliminaè la storia di questa vicenda che parla proprio chiaro se poi ci aggiungiamo anni e anni di guerra fredda con stati schierati da una parte e dall'altra... il risultato lo abbiamo davanti ogni giorno
EliminaUn popolo che ha vissuto gli orrori dei lager dovrebbe agognare la pace, a tutti i costi.
RispondiEliminaE, invece...
e invece parla di conquista di terreno e di bombe intelligenti che non esistono
EliminaLa ragazza con i libri recuperati dalle macerie, mostra la voglia di vivere nonostante la guerra e nonostante le ingiustizie.
RispondiEliminaCome nei piani di un altro criminale del secolo scorso, vogliono annientarli nell'oblio della complicità dei media.
Il popolo plastinese, accerchiato, messo alla fame e bombardato da uno stato più forte economicamente e militarmente, non si arrende e continua a vivere.
si hai ragione, questa è un'immagine di speranza e di voglia di andare avanti... mi fa anche pensare al fatto che questi bambini non hanno mai visto la pace e la tranquillità ma solamente orrore e guerra purtroppo
Eliminane parlavamo gusto in famiglia due giorni fa... io non riesco a capacitarmi, ti giuro.
RispondiEliminaanche io
EliminaLa bimba che recupera i suoi libri è un'immagine di speranza.
RispondiEliminaMa il silenzio complice del mondo questa speranza contribuisce a spegnerla, questa è la "comunità internazionale" o meglio la vergogna internazionale di assistere all'orrore senza intervenire concretamente, ma solo con la retorica del compatimento.
il silenzio ormai vuol dire schierarsi a favore dell invasione e delle bombe
EliminaUna cosa che ben sappiamo e sapete tutti, nota e arcinota, detta e ridetta: il commercio delle armi conta più di ogni vita umana!! Vero Italia?
RispondiEliminaVero Aldo noi ne sappiamo qualcosa decisamente...
Eliminaè un silenzio che rimbomba nelle orecchie e nel cuore. E' un silenzio pieno di orrore. Qualche servizio alla tivvu'.....qualche articolo ogni tanto sui quotidiani e ti viene la voglia di strozzare chi parla solo con parole di compatimento che sono ridicole.......e solo dopo aver parlato della Concordia arrivata a Genova, come fosse stata una festa, delle bagarre in Senato, del culo di Belen.
RispondiEliminaUn abbraccio Emanuela
Ciao Emanuela
Eliminahai decisamente ragione, ormai è un'informazione a spot che segue la moda... a volte penso però che la gente voglia proprio questo. Ed è davvero triste.
a presto
Mi sembra di ritornare ai tempi dell'Intifada, solo che manca un Arafat... non ha caso l'hanno fatto fuori.
RispondiEliminae c'era anche più interessamento, ora mi sembra ci si davvero il vuoto assoluto
EliminaBombardamenti, autobombe, guerre, missili... Il mondo ora ha una sola preoccupazione: il PIL.
RispondiEliminache deve puntare sempre dritto al cielo... magari aiutato dall'economia di guerra
EliminaMi si stringe il cuore... Non riesco a dirti altro...scusami
RispondiEliminacapisco... :-(
Eliminaun orrore ed anche un senso di impotenza, in certi momenti
RispondiElimina"Il motivo vero che sta muovendo i nazisti israeliani ad annientare il popolo palestinese è rappresentato da enormi riserve di Gas naturale scoperto davanti Gaza.
RispondiEliminaI nazisti israeliani NON vogliono dividerlo con i palestinesi, perciò stanno commettendo il genocidio in corso." Questo è uno stralcio al commento che ho ricevuto da un lettore nel mio post al seguente link: http://vignettediriver.altervista.org/netanyahu-non-vede-lora-gazare-gaza/
C'è qualcuno che ne sa di più? Io non riesco a trovare riscontri certi nel mare nostrum del web.
Anche io avevo postato questa immagine su fb, a pensare alla guerra vengono in mente solo case abbattute e persone morte sotto le bombe, raramente si pensa alla quotidianità di queste persone che è stata spazzata via, e a una bimba che semplicemente cerca di non mandare perduti i suoi libri. Quello che ha detto Netanyahu è agghiacciante, il silenzio in risposta ancora di più.
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