lunedì 1 febbraio 2016

Sosteniamo il Teatro Sociale


"Il Teatro Sociale è un teatro un po’ osteggiato. Eppure la radice che sta sotto terra è all’oscurità, ma è la base per la fioritura dei rami e delle foglie. Nietzsche diceva…

Un albero, per toccare il Cielo, deve sprofondare le sue radici all’Inferno…

Il Teatro Sociale è così. Tocca sia l’Inferno che il Cielo. Ci unisce. Perché averne paura? Ve lo dice un matto come me. Vedere spettacoli di Teatro Sociale non vi spiacerà. Parola di un “nessuno”. Essere nessuno ha i suoi vantaggi. La folla si stupisce dei nessuno. Forse perché, per un istante, si ricorda che nasciamo tutti come dei nessuno."

Queste sono le parole di Danilo uno degli attori di Stranità, una compagnia del Teatro dell'Ortica, un gruppo integrato, operatori, pazienti psichiatrici, educatori, attori e semplici cittadini che ogni mercoledì mattina si incontrano per partecipare ad un laboratorio teatrale dal quale nascono i nostri spettacoli.
Stranita è uno dei progetti, assieme al quello del TeatroCarcere e della "Violenza sulle donne", che rischiano di scomparire, perché Regione Liguria ha deciso di non finanziare i 20mila euro che ogni anno aiutavano ad andare avanti con questi progetti.
Ieri abbiamo manifestato con un corteo artistico per le strade di Genova, poi come al solito la parola è andata alle persona che vivono il teatro sociale.
Oggi vi chiedo di darci una mano e di condividere il nostro PROGETTO DI RACCOLTA FONDI. Lo potete trovare a questo link https://www.produzionidalbasso.com/project/storie-di-ordinaria-stranita/ sotto il nome "Storie di ordinaria Stranità".
Abbiamo 60 giorni di tempo per raccogliere il più possibile. In questi giorni, vi chiedo scusa, ma sarò un po' monotematico, parlerò di psichiatria e teatro, di Opg, di storie vissute e raccontate.
Se potete fate girare anche il nostro hashtag della campagna #StorieDiOrdinariaStranità.
Vi dico grazie a prescindere.

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