lunedì 18 aprile 2016

Malinquorum

Era da un po' di tempo che non mi fermavo davanti alla televisione ad ascoltare il discorso del presidente del consiglio. Ieri sera per un attimo mi è sembrato di essere catapultato indietro di anni quando mi si corrodeva il fegato ad ascoltare le parole dell'unto del signore di Arcore, quando la televisione ogni volta rischiava la sua incolumità. 
La differenza sta solo nel fatto che ora siamo nel 2016 e che molti di quelli che in quel periodo gridavano allo scandalo, al fascismo mediatico ora sono sulla barca del capo pronti a dire si in ogni momento. L'importante è salvare il posto al sole. Provate un attimo a pensare al discorso di ieri sera e tutto quello che è successo nei giorni precedenti, togliete Renzi e mettete Silvio. Poi provate ad immaginare le reazioni dei lacchè di turno.
Il presidente del consiglio parla di "politici vecchia maniera" mentre parla come un vecchio democristiano, ma viene da dire avercene vecchi democristiani. Parla di posti di lavoro salvati quando sa benissimo che nn si trattava di quello, detto poi da uno che ha fatto il Job Act che sappiamo tutti cosa vuol dire per i lavoratori.
E' riuscito a dire che chi vota nn perde mai mentre, 2 giorni fa esortava al non voto, ha parlato di rispetto quando 5 minuti prima uno dei suoi si divertiva a coniare un nuovo hashtag come se fosse un quindicenne in gita scolastica, ha parlato di posizione legittima la sua quando sta scritto nero su bianco che un presidente del consiglio nn può esortare all'astensione, ha parlato di decisione degli italiani quando invece io vedo sempre più gente che nn si preoccupa della cosa pubblica, non partecipa, non sciopera, non si schiera, non si presenta alle assemblee sindacali ma pensa solo ed esclusivamente al suo problema personale, poi quello che succede nella stanza accanto non è affar suo. 
Questo vedo e mi spaventa perché meno partecipiamo meno diciamo la nostra meno lottiamo più lo spazio verrà occupato da personaggi come Renzi e i suoi portaborse.
Ferruccio Parri una volta parlando con Adriano Sofri disse "Il popolo italiano non merita niente. Non si illuda. Non pensi che ne valga la pena, di dedicare la vita agli ideali, al servizio del popolo. Il popolo italiano non lo merita”
Era il 1974.

18 commenti:

  1. La cosa che mi fa male è vedere l'indifferenza del popolo.
    Saluti a presto.

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  2. Sicuri sia indifferenza?
    E se fosse scelta?
    Non viene presa in considerazione che lo strumento del referendum offre anche la possibilità dell'astensione per vincere "facile"?
    Le posizioni erano poco chiare e le motivazioni dei promulgatori non proprio limpidissime(come quelle di chi spingeva per astensione e no)
    Sicuramente questo referendum NON avrebbe modificato la politica ambientale/energetica del paese(altrimenti forse faremmo meglio a preoccuparci delle centrali a carbone per la Sardegna!!!)
    In Italia nessuno vuole vicino a se pale eoliche, campi di pannelli solari, geotermiche, ecc.
    Ma nessuno rinuncia all'uso di veicoli a motore anche per fare 50 mt!
    o ai 25 gradi negli uffici pubblici con finestre spalancate in pieno inverno.
    Forse limitare la "sconfitta" del referendum alla semplice indifferenza è comodo!

    PS
    negli anni tutti hanno invitato al NON voto(persino Pannella!!)...purtroppo!

    PS2
    Mi sembra che quando gli argomenti vengono ben spiegati e sono chiaramente d'interesse comune il quorum non manca...anche se poi spesso anche la vittoria viene poi disattesa dalla politica!

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    1. Ciao
      non ho voglia di polemizzare sono franco e mentre lo scrivo sorrido anche... dico mai una volta mi sembra da quanto commenti qui che hai scritto "è vero" "concordo" credo sia davvero difficile quasi un record, poi è anche lecito sia chiaro, io amo il dissenso e discutere ma dico una volta magari essere d'accordo, poi su una cosa del genere che secondo me è abbastanza chiara... dici non menefreghismo ma forse bisogna guardare oltre ciò che è successo in questi giorni, basta guardare i luoghi di partecipazione anche le assemblee di condominio in genere sono vuote o la gente delega perché non gliene fotte una mazza.. basta che al sicuro sia il proprio universo.
      Qua http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/04/15/astensionismo-falliti-6-referendum-su-7-negli-ultimi-20-anni/ un po' di dati che possono servire. Negli ultimi 20 anni guarda caso nel ventennio berlusconiano-renziano pre che ci siamo chiusi nelle nostre case, non si partecipa più.
      Bisogna anche dire che in molti casi i referendum che sono andati in porto avevano sempre dietro grandi movimenti di opinione, a volte politicizzati a volte no, solo grande voglia di ottenere dei diritti.
      Sul non voto l'ho già detto in altre occasioni è lecito sia chiaro ma io credo che per la maggior parte purtroppo non sia una scelta "non vado a votare così non passa" ma un "non so nemmeno di cosa si parla", c'era gente che pensava che il referendum era solamente una questione di poche regioni perché le trivelle non ci sono mice in Piemonte!!! (come siamo messi) A tutto ciò mettiamo il potente NON MEZZO di comunicazione che ormai è la TV, anche se io sono dell'idea che volendo le informazioni si trovano.
      Volendo... ma questo è tutto un altro discorso

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    2. Ernest...scusami ma se concordo con te non ti scrivo nulla, cosa potrei aggiungere alla discussione?
      Se ti accontenti di guardare solo chi c'è stato nell'ultimo ventennio...forse dovresti guardar anche altri dati.
      Inoltre c'è un errore nel referendum, ci vuole il 50%+1 degli elettori, ma se vai a vedere quanti votano...è stato raggiunto!

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    3. Ernest, scusami ma ho visto quanto tu scrivi altrove su riunioni sindacali.
      Perdonami ma secondo te quanto uscito negli ultimi anni non ha abbattuto la fiducia nei sindacati?
      Concordo che la delusione dovrebbe far aumentare la partecipazione ma forse siamo un pochino in una fase in cui ci si deve riprendere da parecchie delusioni.
      Vorrei farti notare che girovagando per i blog abituali, tutti di persone che come te oggi lamentano la scarsa affluenza, nei mesi precedenti al referendum non trovo UN singolo articolo relativo a questo.
      Non una parola, e scusa ma anche questo è uno strumento per propagandare .
      Vorrei chiarire che non sono felice dell'esito, ma trovo "inutile" e "facile" contestare chi ha fatto scelte diverse.
      Trovo oltretutto i referendum oramai inutili, sia perchè vengono sempre aggirati con nuove leggi(vedi rai-finanziamenti ai partiti-ecc) sia perchè poi spesso abbiamo visto che ci pensa la magistratura a riscrivere le leggi.
      Io ho partecipato con interesse al referendum sulla procreazione assistita.
      A parte le numerose minchiate sparate sia da chi era per il no che per il si, la cosa sembrava riguardare solo una minoranza(oggi forse visto che potrebbe in parte riguardare le coppie omo avrebbe sicuramente più clamore!!!) e infatti il voto fu deludente.
      Oggi senza modifiche alla legge la magistratura ha concesso più di quanto all'epoca si chiedeva!
      Saluti

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    4. Non credo ci si possa nascondere dietro al discorso che i sindacati hanno deluso, l ho detto e quando mi capita lo dico sempre che in parte è vero. Però è bene ricordarsi che le persone non sono obbligate ad iscriversi ai classici sindacati possono anche auto organizzarsi, ma questo non avviene quasi mai perché di solito vige la regola "armatevi e partite"...
      io non contesto chi ha fatto scelte diverse, al massimo posso discuterne, ma contesto chi non non è andato al voto perché non lo sapeva nemmeno, perché se ne frega, o perché ha deciso che la cosa pubblica non è affar suo. Se il non voto è giustificato dal fatto che si volevano non raggiungere il quorum è un latro discorso ma lo ribadisco non è questo il caso secondo me.
      Aggiungiamo che alcune regioni pensano che il problema riguardi solo chi ha il mare. Il mix è servito direi.
      Sulla propaganda per quanto mi riguarda l'ho fatta in altro modo, sui social dove si raggiungono più persone in questi casi e nelle maniere classiche, poi magari potessi smuovere le masse con il mio Blog non sono un comico, sono della stessa città, ma siamo differenti.
      saluti

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    5. Ernest,
      perdonami se insisto, ma tu credi che chi ha votato aveva il polso della situazione?
      Secondo me, come sempre, si è fatta molta demagogia.
      Il tuo blog poteva essere comunque un punto di discussione per poter togliere i dubbi e far capire ad un trentino, per esempio, che il mare è anche suo.
      Detto questo anche la tv ha la colpa di aver dato informazioni errate(si vota solo in 9 regioni !!!) .
      Quello che critico è che per molti questo referendum aveva valore politico.
      Quindi molti hanno votato contro Renzi e non contro le trivelle!
      Sui sindacati, perdonami ma di chi ti fidi? Nei sindacati rubano e si prendono privilegi,gli artigiani rubano, gli statali rubano persino di più, ecc
      non si riesce a fare un confronto in un blog dove si discute di cose comunque "lontane"... e vengono apprezzati solo i commenti "hai ragione"
      Onestamente ci sono i presupposti per organizzarsi?per sacrificarsi per gli altri?gli altri chi poi?
      In questi giorni si è giustamente criticato il "ciaone".... ma quanti hanno fatto la medesima cosa quando si sono trovati dall'altra parte?
      Un tempo si avevano motivi di coesione, oggi ne hai uno che ti unisce e poi 100 che ti contrappongono...
      Ma ti sei accorto che quando un uomo di "fiducia" delude...viene subito classificato come se fosse dell'altra compagine?
      Ripeto...in tutto questo chi si impegna?

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  3. Secondo me e'sbagliato legare i referendum a giochini di potete personali e questo prima di Renzi l'hanno fatto i suoi rivali, gente impegnata cercare di ingrandirsi il feudo.

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    1. si è sbagliato ma in Italia non c'è verso, spesso la discussione su certi temi non riesce ad essere seria.
      Su Renzi sai come la penso, sentirlo parlare come Silvio l altra sera è stata solamente una conferma, sul resto della truppa PD evito di aggiungere altro chi ormai sta in quel partito è colpevole quanto Renzi anche se è contro

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  4. Gli italiani non si meritano niente.
    Il baratro li attende.
    Ciao Ernest, delusa pure io.
    Un abbraccio.

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  5. secondo me i referendum in Italia non hanno più senso, sono una spesa inutile perchè la gente non va più a votare (rifugge dalla democrazia diretta) e poi perchè anche se passasse il quesito posto dal referendum i politicanti (quelli sporchi per intenderci) avrebbero tutto il tempo di riproporre uanlegge simile a quella abrogata, magari un tantino peggiore.

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    1. scusa ma con questo ragionamento allora anche le elezioni sono una spesa inutile... non ci va nessuno e il voto di quelli che ci vanno spesso viene sovvertito ed utilizzato. Mi spaventano certi orizzonti...

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  6. Astenersi dal voto politico ha un significato molto diverso dall'astenersi dal voto referendario.
    Se l'istituto referendario è in "pericolo" è anche a causa del fatto che non si è ancora compresa questa sostanziale differenza.

    E poi tutti a lamentarsi che "tanto fanno quello che vogliono"...

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    1. si concordo sono due cose differenti... anche perché se andiamo avanti così veramente il panorama politico a sinistra presenta ben poco. Altro discorso sono i referendum.
      Poi io sono dell'idea che se l'astensione è motivata dal fatto che non vuoi far passare una legge ci può stare, sostanzialmente è una scelta.... ma sono fermamente convinto che non sia il caso della maggioranza di quelli che non sono andati al voto, molti non sapevamo nemmeno il contenuto referendario

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  7. Non mi aspettavo nulla di diverso, gli interessi di bottega vincono facile ai tempi dell'astensionismo partito di maggioranza assoluta.

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  8. "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare"

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