Ieri ho finito di leggere "Il silenzio dei miei passi" ultimo libro scritto da Claudio Pellizzeni, un ragazzo che qualche anno fa decise di abbandonare il lavoro in banca, un bel posto fisso, per fare il giro del mondo vendendo tutto quello che aveva, lottando contro la fatica e il diabete.
Per saperne qualcosa di più potete fare un giro sul suo blog.
Questo è il suo ultimo libro, dove racconta, il suo pellegrinare partendo a piedi da Bobbio in provincia di Piacenza per arrivare fino a Santiago de Compostela.
Già qui bisognerebbe fare un bel respiro perché si tratta di circa 2000 km.
Claudio li ha percorsi tutti in silenzio.
Ecco.
Non si stratta di un voto religioso ma di un'esigenza di ascoltare e ascoltarsi in una società che ha deciso di sentire solamente e di porsi sempre meno all'ascolto.
Un libro scritto davvero bene, pagina dopo pagina si ha l'impressione di camminare accanto a lui, partecipando alle gioie, ai dolori e ai momenti di crisi.
Mi ha sempre affascinato l'idea di percorrere il Camino, anche se so che non è una cosa da prendere alla leggera e col massimo rispetto nei confronti di chi crede nel suo valore religioso.
Non si sa mai nella vita, quindi lasciamolo lì come possibilità.
Credo che sia sempre più difficile trovare il silenzio nelle nostre città, se non impossibile, per gustarlo per pochi attimi a volte basta fare qualche chilometro nell'interno per capire il suo valore e la sua importanza.
Abbiamo dimenticato l'importanza dell'ascolto, mettendo al primo posto il dover dire per forza, spesso riempiendo i momenti di pausa dalle parole aggiungendo solamente del superfluo.
Sarà però il pensiero è che per fare davvero bingo, devi fare tutto quello che ha fatto Claudio. Ma senza scriverci poi un libro. Farlo punto. Per se stessi.
RispondiEliminaPuò essere vero ciò che dici, ma io credo che serva anche leggere storie come questa.
EliminaArrivo da un altro blog e la mia ultima parola nel commento
RispondiEliminaè esattamente quella di questo inizio post:silenzio...ascolto.
Forse è uno dei migliori modi per avviare una nuova forma di comunicazione partendo da se stessi...da noi stessi!
Buona serata.
L.
già partendo da noi stessi ma non ponendoci al centro di ogni cosa, cercando di ascoltare gli altri e non solo sentire.
EliminaBuona giornata a te
Credo che tu sappia fare l'uno e l'altro,ascoltare e sentire...per questo alcune volte non rispondi ai miei commenti...magari perché quello per te è il momento di ascoltare...e pervme di sentire.
EliminaNessuno dei due esclude l'altro ,sono i tempi che si alternano tra chi ascolta e chi sente.
Comunque apprezzo moltissimo questo tuo post e mi incuriosisce l'autore del libro,grazie
L.
Spero di saperlo fare. Sicuramente ho imparato ad ascoltare di più da quando faccio teatro sociale, mettersi all'ascolto dell'altro è una delle cosa più difficili.
EliminaPer quanto riguarda il commento, a volte è vero non rispondo, non per maleducazione o altro, ma in alcuni casi solo perché non credo che serva aggiungere altro se non una cosa superflua o forzata. Allora in quel caso preferisco stare zitto.
Grazie per il post, il libro è davvero da leggere.
Sai Luca ti seguo da un bel po...e non ho mai avuto la percezione di un tuo senso di maleducazione,con nessuno nemmeno con chi commenta in un modo molto provocatorio...
EliminaAspettavo che uscisse da te questo aspetto straordinario che riuscivo ad intuire...e amo leggere questo genere di post che allontanano i cattivi pensieri e accendono nuove "speranze" grazie al "silenzio" ...all'ascolto e al sentire...
Buona giornata e grazie a te...
L.
Prima o poi lo vorrei percorrere anche io, magari un pezzetto XD
RispondiEliminaPerò assolutamente non in silenzio... per me la camminata va cantata, parlata, ecc... :)
Moz-
Chissà Moz se mi decido ti faccio un fischio...
EliminaIl silenzio è un bene prezioso.
RispondiEliminaBuona estate
preziosissimo, buona estate a te
EliminaCi vuole silenzio e ci vuole qualcosa di bello da ascoltare in silenzio
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