venerdì 21 giugno 2024 2 vostri commenti

Il calcio non è un paese per giovani

Il tifoso italiano si accorge dell’importanza dei vivai, del valore degli allenamenti e degli allenatori nei settori giovanili solamente quando la Nazionale fa brutte figure.
Poi se all’inizio del campionato presenti un 2007 in prima squadra al primo errore fischia anche quello dal bar.
Nei settori giovanili per molti è importante arrivare primi a tutti i costi invece di insegnare calcio.
E questo vale per tutte le categorie non solo in serie A.
mercoledì 19 giugno 2024 3 vostri commenti

Assassinio su lavoro

Satnam Singh, 31 anni, lavoratore. E' morto.
Dopo essere stato buttato davanti a casa, con un braccio amputato da un macchinario.   

Assassinato dalla bestialità umana.
Da uno stato che fa finta di niente.
Dai cittadini che non hanno tempo per queste cose e si voltano da altre parti.
Da chi usa parole per confondere le idee.
Assassinato dal profitto e dall'avidità scritte nella pietra ormai sui pavimenti delle nostre case.
Si è vero è un mondo al contrario, perché la gente dovrebbe avere il diritto di avere un lavoro normale, sicuro e ben pagato.
Perché chi esce di casa alla mattina per andare al lavoro deve poter tornare a casa.
martedì 11 giugno 2024 6 vostri commenti

Invisibili

 Esistono "pazienti invisibili". Espressione della domanda "chi cura chi cura?". Senza risposta spesso. 

Donne e uomini che si occupano di chi sta male, che ogni giorno passano gran parte della loro giornata al telefono per spiegare la stessa cosa all'ennesimo medico. Per loro è stata inventata una parola, caregiver, ma non una cura. Incollati ad uno schermo per cercare di incastrare impegni, fissando un'agenda che assomiglia sempre di più ad un cassetto stracolmo che non si chiude. 

Che rispondono sempre alla stessa domanda.

Che si riattivano appena trovano qualcuno pronto ad ascoltarli.

Entrati in un loop che li porta a dire che solo loro possono fare determinate cose.  

A volte ripetono a sé stessi sottovoce che non ce la fanno più, come stretti in un vicolo chiuso, quasi sul punto di mollare. Ma non mollano quasi mai. Una sorta di omino della Duracell che continua a camminare anche se davanti si trova un muro spesso. 

Invisibili ai molti, allo Stato, alle Istituzioni e anche a chi prima era vicino a loro ma poi il vento della malattia ha spinto più distante. 

In balie delle onde, col mare forza sei.

lunedì 10 giugno 2024 5 vostri commenti

Per gli altri

 


Al generale ho sempre preferito un sorriso. 

Può bastare? No sicuramente. Il nero che abbiamo attorno è sempre più scuro, ma non lo scopriamo adesso e non può essere un voto a farcelo capire. Si vede dalla quotidianità, dall'individuo che prevale sulla collettività, dal menefreghismo, dalla guerra tra poveri che c'è in atto in ogni angolo del mondo. 

Arrendersi? Mai. Dovremo stringerci sempre di più per non sentirci soli e tendere una mano a chi resta indietro. Sono sempre di più. 

Iniziamo col finirla di domandare a qualcuno di fare per noi. 

E facciamo noi, per gli altri. 

lunedì 3 giugno 2024 12 vostri commenti

La solitudine dell'educazione

Quanti soggetti educativi incontrano i ragazzi durante il loro percorso? Tanti e troppi purtroppo sbagliano. 

Faccio l'istruttore di calcio da molti anni ormai, mi ricordo ogni volto allenato, le difficoltà e la meraviglia di trasmettere la passione a qualcuno. Devo però registrare che è sempre più difficile fare questo "mestiere". Troppi colleghi che pensano che il reale motivo dello stare in campo sia la vittoria di una coppa o un trofeo, dimenticando che lo sport è passione, rispetto dell'avversario, del compagno e sano agonismo.

Ultimamente mi è capitato di assistere ad una partita in cui il clima è diventato sempre più teso. Non una parola dalla panchina di chi avrebbe potuto indirizzare il comportamento dei ragazzi. 

Credo che anche questo faccia parte di un intervento culturale che potrebbe aiutare il paese, che potrebbe distogliere molti ragazzi dal disagio che vivono. Sembra però davvero una battaglia contro i mulini a vento. In questo negli anni, lo ammetto, mi sono sentito sempre più isolato. 

Per questo motivo sto valutando se continuare o meno, prendere una pausa per riflettere, perché dopo 25 anni circa di panchine il peso sta diventando sempre maggiore. 

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