Noi siamo e diventiamo quello che decidiamo.
Le porte che spesso si aprono e si chiudono davanti ai nostri occhi durante la nostra esistenza sono molte. A volte le varchiamo, altre ci giriamo da un'altra parte voltando ogni tanto la testa per vedere se c'è ancora qualcosa, colti quasi dalla tentazione di tornare indietro.
Spesso queste occasioni, questi bivi, si ripresentano durante la nostra vita. Ex fidanzate che abbiamo lasciato o che ci hanno scaricato che rivediamo dopo anni, dandoci la possibilità di stupirci del fatto che non ci fanno più nessun effetto; oppure persone che ci ricordano cosa abbiamo fatto e magari ora non rifaremmo più.
A volte la mente rielabora il passato provando a giocare con lui, proiettandoci in un'esistenza che avremmo potuto vivere nel caso avessimo preso una determinata decisione.
Nella mia vita, come credo tutti noi, ho incontrato parecchie strade da prendere, molti bivi. Uno in particolare ha cambiato totalmente il corso dei miei anni, cioè non fare il militare. Non sto qui a raccontarvi tutto ma da quella scelta a cascata poi sono successi degli eventi e ho conosciuto persone che hanno cambiato totalmente la mia vita.
Amor fati quindi. Non so se il nostro destino è scritto, penso invece che si compia a seconda dei nostri passi fatti o non fatti, e senza essere un superuomo alla Nietzsche la cosa importante è non avere rimpianti, ma ricordi.
Qualche volta anche rimorsi, che per me sono sempre meglio dei rimpianti.
RispondiEliminaP.S. c'è un bellissimo film del 1998, "Sliding Doors" che racconta, appunto, di un bivio della vita e di come, spesso, la scelta della strada da prendere sia casuale
Volevo proprio scrivere io di Sliding Doors... Bellissimo film!
Eliminasi ricordo quel film... una di quelle pellicole che fanno riflettere
EliminaProprio oggi una persona mi scriveva di "destino". Io ho risposto che non credo tanto al destino (se non per quelle situazioni inspiegabili del trovarsi "al posto giusto nel momento giusto" o anche "nel posto sbagliato al momento sbagliato": esemprio stupido, la macchina che investe te e non un'altra persona), piuttosto credo nella volontà individuale. Molte persone ripongono nel destino ciò che loro stesse non possono/vogliono fare al momento giusto. A volte diventa davvero un capro espiatorio.
RispondiEliminasi credo anche io che le nostre scelte prese ogni volta ci portino poi alla nostra quotidianità, vero è che molte volte certi incontri ti portano a pensare al destino
EliminaCondivido la conclusione del tuo bel post. La vita però è dominata dal caos, tutto è casuale e il destino non esiste. Se riconosciamo l'esistenza di un fato, riconosciamo l'esistenza di qualcosa di superiore a noi, qualcuno che tesse le fila, che incastra le tessere, che tiene contemporaneamente due porte aperte. E dubito fortemente che esista.
RispondiEliminacredo sia un caos governato dalle nostre scelte e non solo, aggiungerei anche quelle degli altri che spesso possono cambiare il corso della nostra vita
EliminaE' vero che il nostro destino si compie per i passi fatti o meno, per le decisioni che prendiamo o per quelle che non prendiamo....ed io, ormai un pochino vecchietta, mi rendo conto che nulla accade per caso e prendiamo una strada anzichè un'altra perchè era il momento giusto.......Il tuo non fare il militare non ti è piovuto addosso e non hai scelto sicuramente sull'onda emotiva di un attimo.......non ci sei arrivato per caso, te la sei costruita, questa scelta...e sei così come sei perchè nulla, nella tua vita, è stato casuale, nella tua come nelle vite di ognuno di noi. Non credo a qualcosa di superiore che tesse le fila per noi, credo che, da quando siamo ancora ovulo e spermatozoo che si incontrano, iniziamo a costruirci: e non per caso.
RispondiEliminaEmanuela
si Emanuela concordo con te, noi siamo gli artefici del nostro destino e come ho scritto sopra a volte anche le scelte e le decisioni degli altri possono modificare la nostra vita... a volte pensando alle cose fatte in passato è buffo fantasticare su quello che sarebbe potuto accadere se avessimo preso un'altra strada :-)
Eliminadi questi tempi si fa lo scarica barile perfino sulle scelte personali, si fanno scegliere gli altri per noi, ci si adegua o si mugugna ma guai a prendere posizione
RispondiEliminaquanto hai ragione Amanda e spesso ci si nasconde...
EliminaAlle volte talune scelte sono molto difficili, altre, pur significative, vengono spontanee.
RispondiEliminala cosa importante è che siano scelte
EliminaHo provato a fare un commento, ma mi si e'impittato crome. Hai ragione ho sbagliato a generalizzare, sono convinta che esistano sindacalisti onesti. Magari u 5%.
EliminaQuesta epoca fortemente tecnologizzata, è carica di fatalismi, rasseganzioni e destini già scritti.
RispondiEliminaBen vengano le riflessioni come la tua sul libero arbitrio e sulla capacità di pensare e indirizzare la nostra esistenza.
Quando ci arrendiamo al fato ci consegnamo ad altri delegando e dismettendo i nostri pensieri, i nostri sogni e le nostre aspirazioni.
Un mondo diverso è possibile
io me lo auguro davvero che un mondo diverso sia possibile... ma più vado avanti è più i dubbi sono maggiori
EliminaNon sai quanto mi tocchi questo tuo post caro Ernest, in un momento in cui devo decidere se restare in quella che da 15 anni è ormai la mia città o fare un salto nel buio proprio nella tua...
RispondiEliminaOh mamma... beh l unica cosa che ti posso dire che Genova è bella, siamo un po' sarveghi come si dice da noi mugugnamo un po' ma questa è una città vivibile.
EliminaCapisco però come ci si possa sentire davanti a scelte del genere...
E' vero non bisogna avere rimpianti, ma ricordi...e sono preziosi perchè ci consentono,a volte, di andare avanti.Io ho avuto il coraggio di aprire una porta che di suo mostrava pericolosità, non so se si è trattato di coraggio,di certo mi ha riempito il cuore ed ora ho dei ricordi dolcissimi e sempre vivi.
RispondiEliminaIo vivo. Tutto il resto ha poca importanza. Troppa sofferenza alle mie spalle. Non amo guardarmi indietro. Voglio guardare avanti. Sempre.
RispondiEliminaE pensare che, ogni strada intrapresa sia stata quella giusta.
Un gran bel post, ragazzo.
Sacrosante considerazioni. Non si torna sulle decisioni, buttarsi tutto alle spalle e via ,avanti. Anch'io ho fatto il servizio civile. Non sono stato fortunato come te, non mi ha cambiato la vita, però l'ho trovata una scelta giusta e la rifarei. Oltretutto non ho perso un anno della mia dietro le stronzate della vita militare.
RispondiEliminaErnest ti ho risposto per quell' altra cosa, ho sbagliato a generalizzare, ma e'la mia esperienza, ho visto troppe volte il tavolo di contratrazione come un luogo dove sputare veleno sui colleghi e nel contempo fare ossequi al grande capo. Cioe' questa e'la regola nella PA. Vero che ci sono anche rsu coraggiosi, ma ti assicuro che a chi gestisce le scrivanie della mia ex sigla, non gli frega niente dell'etica.
RispondiEliminaCiao,sono,certamente, solidale con il popolo greco in questo difficile momento,ma voglio ricordare anche, che il governo antecedente a Tsipras ,che ha creato questa immane voragine finanziaria è stato pure eletto dal popolo.
RispondiEliminaForse il popolo greco e anche noi italici dobbiamo stare attenti alle lusinghe politiche quando votiamo altrimenti al governo andranno i vergognosi Berlusca e magari gli incantatori come Salvini.
Ciao,fulvio