venerdì 26 luglio 2019

Chilometri

Pensavo al viaggio e a come cambiamo noi rispetto agli anni passati. 
Per molto tempo ho fatto campeggio. La tenda era una fedele compagna nei chilometri percorsi.  La ricerca della piazzola migliore, i picchetti rotti riciclati, le corde incrociate come tiranti legate agli alberi. 
Ricordo ancora adesso la sveglia in Alsazia, l'uscita dalla tenda e l'incontro a pochi metri con una meravigliosa cicogna ad aspettarci. O quella sera in cui un temporale terribile ci costrinse a dormire in macchina. 
Gli anni della Corsica, appuntamento fisso, la partenza con la pandina del mio ex suocero con tanto di mini gozzo legato sul tetto. Cosa impensabile oggi. Poi solo mare per due settimane e tanto tanto pesce pescato a pochi metri da noi. 
Quella volta che in Borgogna quando il brutto tempo non ci diede nemmeno la possibilità  di dare una forchettata alla pasta, cena finita con una corsa sotto la tenda. Mentre i tedeschi, che in campeggio mangiavano alle 17.30, erano già sistemati da ore. 
Sento ancora l'odore della Scozia e le sue Brughiere,  il caldo sole del Portogallo e la nebbia della foresta nera ad agosto. 
Col passare degli anni e i problemi alla schiena la tenda da prima donna è diventata solo comparsa, portata dietro solo per precauzione, come quella volta in Francia a Mont Saint Michel, come al solito senza prenotare, ma questa volta senza trovare un buco, nemmeno una piazzola. Solo un parcheggio di un albergo che ci permise di dormire in macchina. Dovessi farlo oggi subito dopo avrei bisogno di un osteopata pronto sul posto. 
L'emozione che da il viaggiare senza una meta però credo sia unica. Fermarsi dove si trova, oppure andare avanti, tenda, camera o albergo. Quello che si trova, senza l'ansia di una data. Come il viaggio fatto precisamente dieci anni fa in scooter assieme alla mia compagna, ora mia moglie. 6000 chilometri in giro per l'Italia. Genova, Parma,  Ferrara, Abetone, Lucca, Ravenna, Comacchio,  Brisighella, Arezzo, Firenze, Perugia, Urbino, San Leo, San Marino e molto altro.  Poi il ritorno verso casa attraverso la Garfagnana. 
Avevamo bisogno di viaggiare per capire. E abbiamo capito. 
Difficile ora, non impossibile. 
Mai dire mai. 


7 commenti:

  1. Con l'età avanzano anche le esigenze e improvvisare non è più possibile... se non si pianifica si rischiano disagi non più accettabili. E poi,il sistema dell'industria del turismo non prevede il Just in Time.
    Comunque, buona vacanza estiva 😀

    RispondiElimina
  2. Beh ora siete in tre, quindi avete più esigenze e poi sullo scooter ci si va massimo in due!

    RispondiElimina
  3. Splendide sensazioni...se penso che mia moglie ha sopportato a malapena Roma/Circeo, in scooter..ahah.. riguardo il campeggio, in gioventù lei era una campeggiatrice doc... poi sono arrivato io, e convertirla ai cinque stelle (intese come hotel, sia chiaro..) è stato un gioco quasi da ragazzi... oggi viaggiamo in crociera, da comodi attempatelli.. ma leggere dei vostri seimila km in scooter, giuro, mi ha fato venire la pelle d'oca... ;)

    RispondiElimina
  4. La spensieratezza e le energie della giovinezza portano a viaggi lunghi interminabili..
    Poi con il trascorrere degli anni si ripercorre lo stesso viaggio a livello interiore...due mondi affascinanti !

    Prenditi cura di te e della tua famiglia...


    L.

    RispondiElimina
  5. Il viaggio, Messere, è ciò che mettiamo tra un punto e l'altro. Il mezzo, quello, è pura goduria

    RispondiElimina
  6. Ciao Ernest,non ho mai praticato il campeggio libero e avventuroso.Solo una volta ho accettato un invito per qualche giorno in Camper,un albergo scomodo e disagiato,ma leggendoti forse mi sono perso qualche cosa.
    Ciao fulvio

    RispondiElimina
  7. Di vacanze alla speraindi ne ho fatte tante pure io in gioventù. Ho dormito tante volte in macchina, ma anche nel sacco a pelo all'aperto in un campo di grano, in spiaggia, in montagna, al calore di un fuocherello sulla collina sopra casa ma., in un convento dove ci stavamo accampando fuori e i frati ebbero pietà di noi.
    Che fuori di crapa ! Per fortuna i miei figli sono stati meno incoscienti ! O almeno credo!

    RispondiElimina

Latest Tweets

 
;