mercoledì 8 aprile 2009

Scuola senza sostegno


Il ministro Gelmini sfrutta il silenzio dell’informazione per produrre altri orrori scolastici. Questa volta si tratta di un regolamento e nella fattispecie di un provvedimento per la riorganizzazione scolastica e la ridefinizione degli organici. Vediamo nel particolare. L’art.5, comma 2 afferma che "le classi frequentate da alunni con disabilità non possono avere, di norma, più di 20 alunni" solo nel limite delle dotazioni organiche complessive. Nel comma 3 però si afferma che "le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal comma 2". Questo cosa vuol dire di fatto, si tratta di sostanziale liberalizzazione che viene ottenuta grazie all'abrogazione del limite massimo di alunni disabili per classe.I numeri purtroppo parlano chiaro, per il prossimo anno scolastico è previsto un incremento di 6.500 studenti disabili (ad oggi sono 184mila), mentre logicamente il ministro ha pensato bene di confermare gli stessi insegnanti di sostegno, mettendo in questa maniera in seria difficoltà gli alunni e le scuole stesse.Un paese civile non dovrebbe mai prendere in considerazione tagli all'istruzione se non per eliminare eventuali sprechi. Ragion di più se queste spese riguardano persone con difficoltà e diverse disabilità che necessitano una corretta attenzione. Ragazzi e ragazze che hanno il diritto di essere messi nella condizione di poter studiare come i compagni.Ancora una volta l'Italia si muove in maniera opposta rispetto alle linee guida che vengono tracciate a livello mondiale infatti, nelle Norme Standard delle Nazioni Unite sulle Pari Opportunità per le persone disabili il punto 1 della norma 6 afferma che “Gli Stati devono riconoscere il principio di pari opportunità nei cicli di studio primario, secondario e superiore per i giovani ed adulti disabili, in un contesto integrato. Gli Stati devono far sì che l’istruzione delle persone disabili sia parte integrante del sistema scolastico”.

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