giovedì 2 aprile 2009

Quante volte ancora?

"E' la parte negativa di questi vertici che sono comunque indispensabili"...questa è la dichiarazione rilasciata dal premier di Arcore venuto a conoscenza della morte di un manifestante durante le proteste a Londra contro il G20. E' come se il mondo dovesse ormai mettere in conto la morte di un essere umano ogni volta che i signori della terra vogliono incontrarsi. Aveva 30 anni ed è morto per cause naturali accusando un malore durante le proteste, questo è ciò che riporta Scotland Yard, aggiungendo che sono stati proprio i manifestanti a richiamare l'attenzione delle forze dell'ordine sull'uomo a terra. Intanto, continuano le cariche della polizia in tenuta antisommossa che ha dichiarato l'arresto di circa 86 persone per l'assedio alla city di questi giorni.
Quante persone dovranno ancora perdere la vita per far capire ai potenti del pianeta che queste riunioni se proprio devono essere fatte vanno organizzate fuori dalle città. Sembrano sfide lanciate ai movimenti, ai cittadini che non le vogliono.
Sono notizie che fanno raggelare il sangue, che riportano la mente alle giornate in cui la mia città è stata teatro di violenze inaudite contro manifestanti di ogni età, giornate in cui nel nostro paese è stata sospesa la costituzione, giornate in cui un ragazzo di 20 anni ha perso la vita. Le decisioni più importanti per il destino della terra non vengono mai prese durante questi summit, il futuro delle nazioni viene deciso nelle stanze dei bottoni sempre troppo lontante dai popoli che dovrebbero rappresentare.

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