martedì 14 aprile 2009

Un ospedale irrazionale

La notizia era nell'aria...e molto probabilmente nelle stanze del potere era arcinota.
L'ospedale de L'Aquila non era a norma, anzi non era neppure a catasto. A partire dal 1971 la costruzione dell'edificio è stata suddivisa in 13 lotti, quindi le aziende che si sono alternate sono numerose.
La cosa buffa è che nel 1996 la Commissione parlamentare sulle incompiute sanitarie rilascia un giudizio pesantissimo sul "San Salvatore" dell'Aquila: "Impianto costruttivo irrazionale e obsoleto...con materiali utilizzati di scarsa qualità". Eh già oltre a farci fare code infinite per esami medici che facciamo dopo mesi di prenotazione, oltre a pagare ticket assurdi e tasse per un servizio sanitario che si dimentica dei cittadini, ci fanno entrare in edifici "irrazionali".
Qui di irrazionale c'è solo una cosa ed è la gestione del nostro Stato affidato a menefreghisti, a disonesti e incapaci che usano solamente le notizie ad effetto per far carriera o solo per attirare voti sul proprio partito dimenticandosi la loro missione principale.
Questo è un paese dove l'indignazione dura una settimana e i rapporti come quelli del 1996 vengono fatti e dimenticati su scrivania o addirittura cestinati. In Italia si fanno condoni edilizi e poi si va a piangere nelle tendopoli, si fanno piani casa dove sbadatamente non vengono messe le norme antisismiche per poi farle ricomparire a tragedia avvenuta.

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