«Che lavoro fa davvero Gigi? Diciamo che è un maestro nel mettere insieme persone e interessi convergenti»
«Un uomo curioso e geniale con un portafoglio relazionale pazzesco. Decine di potenti gli devono la carriera.
La rete su cui si fonda il sistema romano di Berlusconi l’ha creata lui, ed è lui a saper muovere più di tutti le leve».
La rete su cui si fonda il sistema romano di Berlusconi l’ha creata lui, ed è lui a saper muovere più di tutti le leve».
C'è sempre un vecchio nella storia di questo paese.
Un grande vecchio che cammina nell'ombra, che di spalle se ne va indisturbato in un vicolo cieco dove solo lui sa trovare l'uscita. Una figura che muove fili, che sposta burattini, che fa circolare parole, informazioni e denaro.
Il nostro paese è cresciuto con accanto sempre una figura del genere.
Licio Gelli, Giulio Andreotti o magari Enrico Cuccia tutti nomi di persone che per un verso o per l'altro hanno cambiato e modificato le sorti di questo paese.
E ora?
Certi vizi non si perdono. Magari non è più tutto chiaro come una volta, quando se ne poteva trovare solo uno, ora potrebbero essercene molti, a volte si alternano, magari cadono in disgrazia per qualche anno ma poi si risollevano cambiano maschera e tornano in auge.
Probabilmente se dico Gigi Bisignani qualcuno penserà ad un errore di battitura e invece no.
Pare proprio che in questo momento uno dei "grandi vecchi" sia quest'uomo. Iscritto in passato alla P2, dagli elenchi in quel periodo risultava come il più giovane della Loggia (che non si dica che in questo paese non si fanno lavorare i giovani please!), fidatissimo collaboratore di Gelli che lo prelevò dalla redazione dell'Ansa.
Un uomo che gira su un unico taxi prenotato solo per lui, che da appuntamenti per strada all'aperto, che non risponde quasi mai al telefonino, e che delega tutto alla sua storica segretaria.
Ma chi è? Verrebbe da dire. Se non ha una pagina di Wikipedia tutta per lui allora vuol dire che è proprio intoccabile? Cosa possiede? Amministra una stamperia, la Ilte. Già!
Il suo ufficio, chiamato nell'ambiente "La ditta", è diventato la meta preferita da tutti i maggiori esponenti politici vicini al governo, i funzionari pubblici e dirigenti. Perchè lui conosce. Così funziona il paese, sulle conoscenze, sulle intersezioni di interessi, sulle sovrapposizioni di cariche. Per anni, giustamente, abbiamo parlato del più grosso caso di conflitto di interessi, quello del cavaliere, ma abbiamo tralasciato un piccolo particolare... tutto il paese è un enorme conflitto di interessi. Scambi di favori, raccomandazioni, informazioni che portano magari a piccoli ricatti, che tengono in scacco figure importanti delle istituzioni. Funziona così.
E allora come insegna la storia quando ci sono grandi intrecci c'è un grande vecchio.
Pare che lo stesso Berlusconi abbia detto di Bisignani... "Oggi è l’uomo più potente in circolazione. Più potente di me". E che addirittura Letta, quello sponda Pdl, si un suo uomo non viceversa.
Detto da un compagno di tessera potremmo anche crederlo.
Insomma non ci facciamo mancare nulla qui, quando scegliamo le persone che ci amministrano e scelgono il nostro destino le vogliamo con un curriculum decisamente in regola, e allora come per Bisignani lo vogliamo ex piduista, tessera numero 1689, fascicolo 203, data dell’iscrizione 1 gennaio 1977, uomo di fiducia di Gardini, con una bella condanna negli anni novanta a due anni e otto mesi per i miliardi della maxitangente Enimont (quella dove c'era anche il Bossi eh eh) portati nelle casse della vaticana Ior e nelle grazie di Geronzi. Dopo l'inchiesta "Why not" la sua stella sembra cadere ma come in ogni situazione ci pensa il buon Silvio a riesumare il tutto prendendolo nel 2001 come fidato consigliere. Poi siccome i curriculum vanno aggiornati ecco spuntare anche la chiamate della procura di Napoli per l'inchiesta P4.
Tutti in stamperia allora!! Dalla Carfagna alla Santanchè passando per Minzolingua per arrivare fino a Frattini Dry. Una coda più lunga di quella dei provini del grande fratello.
Ultima chicca segnalata dal Fatto ultimamente... l'autista di Bisignani fermato con 19 titoli al portatore di una holding belga la Codepamo.
Che dire. Qualcuno potrebbe obiettare che sono tutte illazioni, parole contro parole. Ci sono dei fatti però inquietanti, ex pidiusti che continuano a ritornare ai vertici del potere, politici non eletti dai cittadini (è giusto rimarcarlo perchè la legge non lo consente) che cercano consigli da figure misteriose con passato a dir poco imbarazzante. Ecco si la domanda che farebbe anche un bambino... perché un politico dovrebbe avere anche un minimo rapporti con una persona con un passato del genere?
Ma forse esageriamo, forse sono solo incontri tra vecchi amici per ricordare i tempi passati che a guardar meglio non sono mai finiti.
Bisignani e tutta la sua rete di "conoscenze".
RispondiEliminaMa CHI sono costoro e che mi rappresentano?
Cioè, chi sono lo so.
Ma CHI sono?
Beh, non è la stessa cosa della canzone di Paoli, "quattro amici al bar": avremmo vissuto da gran signori.
RispondiEliminaC'è solo una cosa da fare... ma non se ne ha nessun bsentore, qui in Italia!
Fatti veramente inquietanti.Saluti a presto
RispondiEliminaQuando i burattini ballano, c'è sempre um burattinaio dietro le quinte.
RispondiEliminaInsomma, nel solco della tradizione...
RispondiEliminain tema di pagine wiki che ci sono e che non ci sono, provate a cercare "Roberto Fiore" su wiki (Fiore è il fondatore di Forza Nuova, nonché ex-militante dell'eversione nera) non chiudete subito, leggete la frase nel riquadro si alert
RispondiEliminabene o male sti politici, qualunque sia il colore o il partito se ci và bene hanno la "scabbia" altrimenti ex piduisti o ladruncoli di professione (craxi li chiamava mariuoli...)
RispondiEliminaSì questi brindano alla nostra impotenza! 666)
RispondiEliminaCarissimo Compagno Ernest,
RispondiEliminami hai tirato fuori uno dei miei bersagli preferiti, il Gigino!!!
Potrei raccontarne per ore, te ne cito solo due:
1) attualmente se la scopa il Sallusti, ma gliel'ha fottuta al Gigino, che se la trombava prima.
Ovviamente trattasi della Santanche'.
2)Enrico de Pedis, il "Renatino" della Magliana (il Dandy nella serie), una volta fattosi "colletto bianco" era solito portare quotidianamente, all'interno delle mura vaticane, una valigetta.
Conteneva solo i proventi, quotidiani, del traffico di coca e ero.
Ogni giorno, 100 milioni.
Il Gigino fece uguale uguale, ma nella valigetta c'era la maxitangente Enimont.
Dicono che si viaggiasse a 1 miliardino a botta.
Ciao Ernest e buona serata! Saranno anche "illazioni" come qualcuno potrebbe obiettare ma a leggere il programma di "Propaganda due" non è possibile non notare che molto di ciò che oggi avviene, era previsto negli obiettivi di quella loggia massonica! A partire dall'oramai preistorico "Golpe Borghese" fino ad arrivare al controllo dei media che, oggi, sembrerebbe realizzato da un altro piduista... capo di governo!!
RispondiEliminaE l'esimio Gigi Bisignani, peraltro, ha forti legami con la prelatura vaticana che ha permesso quell'enorme scandalo, mai totalmente rivelato, che sono i fondi neri dello IOR dove, anche lì, girano personaggi come il "grande statista" Andreotti ma anche il degno rappresentante della purezza ed onestà nordica, Bossi padre!!
A leggere "Vaticano SpA", dove il Bisignani occupa pagine e pagine dell'intera inchiesta di ben 265 pagine totali, c'è di che farsi venire i brividi... e sono solo a metà del libro perché, pena la salute, va preso a piccole dosi!
La domanda che giustamente ti poni è: "ma com'è possibile che affidiamo la nostra vita a questa gente"??
Ultima impressione inquietante: la pagina di Wikipedia su Luigi Bisignani, non è vero che non esiste!! Il sistema, avverte che "Attenzione: stai per ricreare una pagina già cancellata in passato"!!
Minchia, "ricreare"?? Allora qualcosa c'era... ma qualcuno ha cancellato!!!
Alla faccia di tante spy-stories et similia,la realtà italiana supera la fantasia.
RispondiEliminaFarei una riflessione diversa...questa gente cosa si crede di comperare con tutti quei soldi? per carità a chi di noi non piacerebbe avere capitali favolosi, ma li impiegheremo per rimediare le ingiustizie, per alleviare le sofferenze, allora si che ci sarebbe soddisfazione. Un uomo costretto ad accumulare soldi, mi sembra prigioniero di un meccanismo perverso.
RispondiEliminainteressante, grazie.
RispondiEliminaMafia e mafiosi di casa nostra.
RispondiEliminaLa solita italietta..
Em minha jornada do aprimoramento do conhecimento, encontrei seu blog, que muito contribuiu.
RispondiEliminawww.vivendoteologia.blogspot.com