giovedì 22 dicembre 2011

Quando sessantaquattro anni fa ci avvertirono

"L'Assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore"

Si era il 22 dicembre di 64 anni fa, precisamente il 1947. 
Queste parole sono di Umberto Terracini, politico del partito comunista, antifascista e presidente dell'Assemblea Costituente che approvò proprio oggi sessantaquattro anni fa la nostra Costituzione. La stessa carta dei diritti e doveri, sia chiaro, che da anni viene attaccata, da anni viene additata come una delle responsabili del disastro italiano. Invece proprio grazie a lei in questo periodo di oscurità mista a perbenismo, liberismo, affarismo e fascismo siamo rimasti a galla. 
Un punto fermo dove guardare nei momenti di paura, durante gli attacchi di panico di una democrazia sempre più lontana dai desideri di speranza di un popolo. Quello stesso popolo che però in questi anni si è fatto pilotare da personaggi che non dovrebbero sedere negli stessi scranni dove i costituenti si sono fatti in quattro per dare al paese una carta presa come esempio anche da altri poi. 
Le risposte sono li nei 139 articoli stampati nero su bianco, certo a volte ci sono cose che possono sembrare superate, ma fondamentali per una democrazia. Dal principio di laicità a quello pluralista, dal principio di uguaglianza a quello solidarista, dall'indivisibilità del paese al pacifismo, dal diritto allo studio alla libertà di parola, al diritto al lavoro sul quale la Repubblica dovrebbe fondarsi. Per arrivare poi alle disposizioni transitorie e finali. Su tutte una, la dodicesima... 

  "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista" 

 ...come se sapessero già che il fascismo potesse tornare sotto forme diverse, nuove, ma sempre pericolose. Lo sapevano, ci avevano avvertito. 
Forse in parte li abbiamo traditi. Ma il tempo per rimediare c'è sempre, teniamola stretta, leggiamola a chi non la conosce, ai nostri figli, ai nipoti, ai giovani a tutti. 
Per far si che ogni uomo non debba mai chiedere di essere libero ma esserlo.

14 commenti:

  1. fascismo e fascisti non tornano perché in realtà non ci hanno mai abbandonato, e infatti ne è pieno il parlamento.
    la penso come te, su tutto.

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  2. I fascisti hanno cambiato nome. Le idee, però, sono sempre le stesse.

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  3. E il bello è che ora se dici a un fascista che è uun fascista o a uno che ci va a braccetto, che lo sta legittimando, passi per un pazzo anarcoide assassino... qua siamo al delirio.

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  4. La cosiddetta "libertà" di cui ci illudiamo di conoscerne i più profondi e diversi significati, ce la dobbiamo conquistare giorno per giorno, altrimenti l'abbiamo persa!

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  5. sessantaquattro anni per ritrovarci peggio di com'eravamo, che tristezza... :-/

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  6. invece delle ore di religione, mi piacerebbe che a scuola si studiasse la costituzione.

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  7. Fu un gran bel dono di Natale....Ora è Natale ancora ma i doni son ben diffrenti.
    Per questo e non solo...i miei miglioro auguri di buone feste.

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  8. Son sempre gli stessi che tradiscono.
    Auguro a te e ai tuoi ragazzi tutto il bene del mondo.
    BUON 2012, e in alto i cuori.
    Cristiana

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  9. Cambiano i tempi e i nomi ma le persone, mai. Fortunatamente non tutte.

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  10. Per l'affermazione dell'antifascismo la Storia può essere sul serio maestra di vita!

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  11. La realtà è che son rimasti sempre qui con noi, ricordati la storia del MSI, fondato da ex repubblichini..

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  12. Guchi ha ragione.
    Insegnare la Costituzione (in maniera seria) è un passo indispensabile per il futuro di questa povera nazione.

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  13. Ciao...sono passato per lasciarti un semplice augurio per un sereno 2012!

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