mercoledì 9 maggio 2012

Quando dopo aver letto ti mandi a quel paese

Capita si capita spesso.
Ci lamentiamo, ci incazziamo come me qualche secondo fa. Pensi di essere stanco perchè hai avuto una giornata pesante, il capo che ti stressa, il lavoro che non va come vorresti, le persone ti sembrano tutte stronze, prepotenti e menefreghiste, ti lamenti per la schiena che col passare degli anni fa male quando ti alzi da letto, il conto del dentista, il tuo di conto che scende, il mutuo, la banca che vende non si sa perchè il tuo debito, la politica, le discussioni, il calcio con i risultati che non vengono, i dottori dell'ospedale che non ti cagano a meno che non conosci il primario, il tempo pesante, le corse a destra e a sinistra, la benzina che finisce sempre davanti al distributore più caro,  le lezioni ripetute alla nausea, amici che non senti più a cui dai sempre la colpa e poi leggi...


....era un operaio 51enne, con gravi problemi di salute.
E allora pensi che a volte diamo troppo peso a cose inutili, dimenticandone altre per le quali doremmo sentirci fortunatissimi. E allora ti prometti che la prossima volta che sentirai la tua voce lamentarsi ti manderai a fanculo.

19 commenti:

  1. Ma quante di queste situazioni stanno capitando?!?! è assurdo! Queste sono le vere tragedie. Io in questi casi penso alla famiglia, agli amici che restano..... un dolore insopportabile. Bel post. Anche se avrei preferito che non ci fosse stato il motivo per scriverlo. A presto.

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  2. Erne'anche se ho seri problemi di salute mi ci mando spesso. Fanculo aldo.

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  3. Ernest...mi ci sono mandata varie volte!!!!!

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  4. SI', molto condivisibile ciò che dici.
    Dovremmo scendere più spesso dal pero.
    Cristiana

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  5. Caro Ernest,siamo esseri umani,e in quanto tali fallaci.Pensiamo prima a noi stessi,istintivamente.Poi,magari,riflettiamo.Io mi lamento spesso,ma poi penso anche di essere un meraviglioso privilegiato e così mi faccio andar giù quotidianamente tanti bei cucchiaini di merda.

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  6. Lo so, carissimo, però non si può comandare al malessere personale pensando al "male peggiore". Non sto giustificando le lamentele inutili, è solo una valutazione della sensibilità personale.

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  7. Noi umani abbiamo sempre bisogno di intravedere la tragedia per sentirci un tantino fortunati... ma ci sta Ernest

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  8. Si. Lo faccio fin troppo spesso. Di mandarmi a fanculo. E' che siamo tanto presi dalle nostre vite che ci dimentichiamo quanta sofferenza ci è stata risparmiata. Almeno per il momento. Quindi ci meritiamo il vaffanculo. Però. Però tu che sei qui a parlarne, no.

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  9. Distante dal mio modo di pensare, prima di arrivare a quel gesto, ci scaravento altri nel vuoto, mi arrestano...dovranno prendersi cura di me...chiamalo cinismo, ma lo definisco inversione del problema, da me e basta, allo Stato con le conseguenze del caso.

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  10. Ho smesso da anni di lamentarmi, mi ritengo moooolto fortunata per quello che ho.

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  11. Io l'altro giorno ho mandato a fare in culo (praticamente) un mio cliente imprenditore dicendogli "pensate a gli operai"

    quanto a me, mi mando a quel paese praticamente ogni 20 minuti

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  12. Sì, penso che potrebbe servire intanto mi ci mando immediatamente.

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  13. Su consiglio di Tina ho scaricato Mozilla,

    RIESCO A COMMENTARE!!!!!!!!!!!!!!!!!

    finito un incubo.

    Hasta
    zac

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  14. A Modena si dice "ti lamenti del brodo grasso perché non hai mai mangiato quello magro"

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  15. Si tratta di evitare i piagnistei e le autocommiserazioni a vuoto, e di incanalare il disagio personale nella lotta collettiva (sentirsi fortunati, privilegiati o addirittura quasi in colpa per il fatto di trovarsi appena un gradino sopra sulla scala della miseria è un atteggiamento ben servile e indegno).

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  16. è proprio così Ernest... proprio così

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  17. Hai ragione.

    Diciamo anche che a volte bisogna pensare ai nostri di problemi, e non a quelli degli altri. Perché se si sta a vedere troveremo sempre qualcuno che sta peggio di noi.

    Però è anche vero che è utile la tua riflessione, per ridimensionare quelli che per noi potrebbero essere i peggiori problemi del mondo, e che invece sono oggettivamente cazzate...

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  18. Prevale in me, a fronte di questi suicidi, un senso di umana pietà!

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