giovedì 3 luglio 2014

Quando un Cavaliere intervista... Ernest risponde

Ora non vorrei annoiarvi troppo con le mie risposte ma se volete leggere qualcosa di mattina presto invece del solito quotidiano, al posto dell'editoriale preferito, al posto del fumetto o del giornale gratuito che tutti i giorni attendete al semaforo... appoggiate un attimo la tazzina del caffè e fate un salto sul sito del Cavaliere oscuro del web lì troverete una mia intervista. Tranquilli non me la sto tirando è che non so come altrimenti chiamarla. Come si suol dire... a domanda rispondo! Non sempre, a volte anche  Ernest fa finta di non sentire le domande specialmente quelle del tipo "perché non hai fatto la spesa?"... "hai buttato la spazzatura?".
Scherzi a parte, ringrazio molto il Cavaliere per lo spazio che mi ha concesso sul suo blog che è sempre ricco di spunti interessanti, come ho detto da lui queste sono occasioni per conoscerci meglio e discutere.

Ecco il link dell'intervista... http://websulblog.blogspot.it/2014/07/intervista-ernest-del-blog-i-diari.html#.U7UAW_l_tqU

24 commenti:

  1. Ciao Ernest, l'ho fatto ieri.
    Un salutone,
    aldo.

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  2. Andata e letto.
    Sono molto d'accordo con quello che tu dici, ma non è una novità.

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    1. Grazie gentilissima! Beh dai se ci impegnano tra qualche anno un po di movimento a sinistra lo possiamo creare :-)

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  3. Io sono un delegato Cgil e so benissimo che anche nel sindacato non si fa e non si è fatto abbastanza, so anche però che molte volte nelle piccole realtà ci sono donne e uomini che svolgono bene il lavoro di sindacalista. Purtroppo troppe volte abbiamo visto scelte fatte dai vertici dei sindacati incomprensibili.
    Ma ci sono anche alla base gente che ne approfitta. Penso ai permessi sindacali.

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    1. Vero Alberto come in tutti gli ambienti ci sono le schiene dritte... solo che in questo caso fanno ancora più arrabbiare perché in quella posizione dovrebbero starci solamente persone che realmente si vogliono occupare dei problemi veri

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  4. Commentato con piacere, fiera di conoscerti da tempo.
    Cristiana

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  5. Condivido tutto quello che hai scritto; mi ha colpito il passaggio:
    Quando vado ai cortei ormai conto sempre la solita gente, siamo praticamente diventati parenti..
    E' diventato un pensiero ricorrente; mi sembra di appartenere ad una "riserva indiana".

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    1. Che poi è la stessa sensazione che ho quando entro in libreria...

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  6. per un momento ho temuto che avessi fatto una gita ad Arcore.

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    1. Ah ah riesci ad immaginarmi mentre passeggio nei vialetti insieme al Cavaliere.... ahhhhh

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  7. Ti ringrazio per l'intervista e per le tue parole. Sicuramente in futuro ci saranno altre interviste e momenti per discutere su vari argomenti.
    Saluti a presto.

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  8. Intervista molto interessante per gli argomenti che ti sono stati proposti e che tu hai sviluppato, rispondendo alle domande. Hai accennato con nostalgia a Berlinguer, dopo aver visto alcune sue immagini. Non so se ti riferisci al film documentario di Veltroni "Quando c'era Berlinguer", proposto poche sere fa da Sky ma fa lo stesso. Io ho visto il film ed ho provato la tua stessa sensazione.

    In più di una risposta esprimi grande sconforto e sfiducia per la così detta classe lavoratrice o, più in generale, "opinione pubblica". Ecco, a tal proposito e sempre rifacendomi al film su Berlinguer, prima della visione dello stesso sono state proposte alcune interviste svolte per strada a gente comune e di diversa estrazione sociale. L'età media degli intervistati variava dai 16 ai 40 anni. Non saprei dirti se faceva parte del film oppure era un'iniziativa di Sky.

    L'intervistatore, mai inquadrato, domandava alla gente se sapeva chi fosse Berlinguer.

    Ernest, sembrava di guardare un film dell'orrore. A parte la gran quantità di gente che non lo sapeva e guardava la telecamera come un'ebete, alzando spallucce, si potevano ascoltare risposte tipo "è un politico francese?" oppure "è un calciatore". Delle decine di intervistati, solo due hanno risposto "è stato il segretario del PCI". L'impressione terribile la facevano i più giovani, completamente immersi nell'ignoranza totale.

    Questo sembra dovrà essere il mondo del futuro, un mondo senza memoria e di schiavi.

    Un saluto a te. Ciao.

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  9. Gran bel modo l'intervista per conoscerti.
    Chi invece ti segue da tempo sapeva cosa avrebbe trovato.
    E non ne sarà rimasto deluso.
    Ciao.

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  10. Bellissima, caro compagno, l'ho letta tutta d'un fiato.

    Purtroppo non mi lasciano scrivere un commento, mi chiedono l'iscrizione a googleplus o altre boiate del genere, cose arabe.

    Hasta
    Zac

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  11. forse i tempi sono cambiati, in peggio, ma sicuramente al mondo ci sono ancora delle brave persone... peccato che sono poche e quando le si incontrano si fa fatica a riconoscerle

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