La morte di una persona, la scelta di morire non dovrebbe essere una questione da social network, ma un fatto privato, una decisione privata, una scelta appunto fatta nell'ambito di una legge dello Stato che dovrebbe aiutare invece di aggiungere ulteriori difficolta.
Invece come sempre qui tutto si fermerà a qualche polemica sui Facebook, con tanto di fazioni schierate e ancora una volta passerà tutto dopo pochi mesi. Qui dove esiste una legge che giace in parlamento da tre anni tra pochi giorni questa notizia sarà ancora dimenticata lasciando spazio all'argomento di turno. Questi dovrebbero essere temi da movimento di piazza, ora rientrano purtroppo nelle discussioni da commento sul web, qualche mi piace buttato qua e là e poi il silenzio. Abbiamo messo da parte la partecipazione, che costa fatica e impegno.
Il nostro è un paese fermo per tali questioni ancora bloccato da una presenza della chiesa cattolica e da un retaggio che influisce sulla maggior parte dei politici e non solo. E' una lotta infinita quella da fare contro chi vuole vietare tutto. Ora il pensiero va a quella famiglia che oggi ha dato addio al proprio caro, dovendo superare anche questa difficoltà.
Ognuno deve avere la libertà di scegliere, ma purtroppo l'ingerenza religiosa ferma tutte le leggi.
RispondiEliminaIl mio pensiero e cordoglio alla famiglia.
La cosa che più mi da fastidio è il silenzio delle persone che si fanno solamente sentire sui social, le piazze sono vuote. Le grandi conquiste in questo paese le abbiamo avute grazie ai movimenti di piazza che hanno costretto spesso i partiti a legiferare
EliminaE poi c'è l'ipocrisia di un paese dove comunque l'eutanasia viene comunemente praticata negli ospedali, naturalmente con il consenso dei parenti, quando il paziente è arrivato ormai alla fine. Anche da medici cattolici. L'ho visto fare tante volte e so che è una pratica comune, un atto di compassione a cui nessuno obietta, anzi.
RispondiEliminaSì, come sempre tutto dura il tempo di un hashtag, in italia.
RispondiEliminaVolutamente scritto con la lettera minuscola.
Moz-
Siamo ridotti a questo è la comodità della partecipazione 2.0
EliminaLa Chiesa cattolica impera e impone la sua moralità e lo stato,come sempre si "cala le braghe" La solita vergogna.
RispondiEliminaCiao fulvio
da sempre, da troppo direi
EliminaÈ triste che una persona per mettere fine alle proprie sofferenze legalmente, debba emigrare. Ed è forse ancora più assurdo che chi l'aiuta rischia il carcere fino a 12 anni. Neanche ai pedofili danno 12 anni!
RispondiEliminacredo sia una delle tante vergogne di questo paese
EliminaQuoto il Cavaliere ... che vuoi fare, se siamo vicini di casa de lo stato vaticano?
RispondiEliminapiù che vicini spesso sembriamo ospiti
EliminaLibertà di scelta e scegliere per essere liberi.
RispondiEliminalibertà che molti non riescono a concepire
Eliminaconcordo col fatto che una scelta del genere è personale ma devo anche dirti bhe il fatto mi ha procurato una profonda tristezza tale da starci male per tutta la giornata di ieri
RispondiEliminaSi sono cose che fanno riflettere e dovrebbero far riflettere di più chi ha la responsabilità di tutto ciò
EliminaGrazie Ernest
RispondiEliminaRicordo ancora le accese discussioni qua in rete quando, nel 2009, il padre di Luana Englaro ottenne dalla magistratura il permesso a sospendere il sostegno forzato e artificiale che teneva in vita la figlia. Allora, però, ricordo che ci furono anche partecipate manifestazioni di piazza, organizzate sia dai contrari sia dai favorevoli al così detto testamento biologico.
RispondiEliminaSono passati appena 8 anni e per un caso analogo ma peggiore, perché Fabo è dovuto andare in Svizzera per esaudire una sua volontà, silenzio assoluto da parte di un'opinione pubblica che sembra narcotizzata (a parte qualche sterile discussione in rete).
Che dire? Sconforto, amarezza... e parecchia rabbia. Ciao Ernest.
La cgiesa è il nostro ostacolo principale.
RispondiEliminaPETIZIONE
"Senato della Repubblica Italiana: NO al bavaglio dell'informazione on-line ! NO al DDL gambaro !".
Ecco il link:
https://www.change.org/p/senato-della-repubblica-italiana-no-al-bavaglio-dell-informazione-on-line-no-al-ddl-gambaro?utm_medium=email&utm_source=notification&utm_campaign=petition_signer_receipt&share_context=signature_receipt&recruiter=371500108
Ti invio questa, pensando che potrebbe interessarti.
Cristiana
Per un periodo ho trovato puramente scoopistiche certe manifestazioni di dramma annunciato, perché come dicevo nel mio post, so di drammi consumati nell'assoluta intimità e riservatezza, senza doversi appellare a nessuna caxxo di legge.
RispondiEliminaVero è che non dovrebbe essere così. Non dovresti solo poter appellare alla pietà e alla comprensione di questo o quel medico. Ma nutro dubbi su una risoluzione legislativa a breve termine. Se ne fregano di un territorio terremotato, figurati di un malato terminale.
Grande tristezza, per la vicenda umana, e grande rabbia contro la classe politica che non vuole affrontare la questione.
RispondiEliminaUno strazio in ogni caso povero ragazzo, povera famiglia!
RispondiEliminaQuesto spasmodico bisogno "cristiano" di decidere sempre cosa gli altri devono fare anche quando si tratta di qualcosa che non danneggia nessun altro (fine vita, matrimonio gay, ecc...)
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