mercoledì 25 marzo 2009

Il coraggio della solitudine


Che cosa è il coraggio se non quello che sto vedendo in questo momento su Rai tre. Roberto Saviano, qualche anno in più di me, sta parlando della "contaminazione che si è impossessata di questo paese".
Parla di cose, di persone che molto probabilmente la maggior parte dei nostri giornali non conoscono neppure. Anzi qualcuno ha in passato addirittura criticato l'autore di "Gomorra", arrivando a dire che sta facendo tutto per il successo. Uno fra i tanti...Emilio Fede che tiene il cartellino "Stampa" anche a casa altrimenti anche lui non si ricorderebbe più di essere un giornalista. Parole come queste "cè stata una solidarietà del comitato dei giornalisti, e va bene, lo condividiamo. Ma insomma mi pare che...no, nel senso non che ce l'abbia con Saviano ma lui si propone molto: c'è un film, un libro, che si vende, i diritti del libro e dei film che portano a casa tanti bei soldini. Che poi lui racconti che vive da scortato, ecco io potrei raccontarglielo meglio visto che vivo da scortato da più tempo ma non vado raccontando il perchè lo sono....", ogni commento direi che è superfluo.
Beh io in questo momento sto ancora ascoltando Roberto Saviano e l'unica cosa che mi viene in mente è GRAZIE, per la speranza che la sua presenza ci da, per la voglia di vivere e lottare che ci infonde, e SCUSE per tutti quelli che continuano a insultarlo, per tutti quelli che sanno solo dargli indifferenza, per tutti quelli che tacciono.
"Loro non hanno paura di me ma di tutti gli occhi che possono leggere quello che scrivo, io ho paura della delegittimazione, ho paura per le persone che potrebbero essere attaccate per questa battaglia, la mia vera paura è quella di stare in questa situazione di solitudine senza fine"...sta sera ci dovremmo sentire tutti un po' più piccoli.

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